Buongiorno. Ho da 4 anni un compagno separato legalmente da due anni e mezzo. La sua busta paga risulta essere di 9000 euro annui circa. In sentenza di separazione si è deciso di pagare per gli alimenti della figlia, adesso di 8 anni, 400 euro mensili. L’ex moglie lavora, anche se in nero e vive con la madre, avendo rinunciato alla casa che lui le aveva lasciato, essendo in affitto. Inoltre le sono stati lasciati sia la macchina che tutto l’arredamento che lei ha provveduto a vendere. Nella sentenza di separazione si parla anche di spese extra da dividere al 50% . Mi chiedo come facciamo io, il mio compagno e nostra figlia di due anni a vivere con quello che ci resta? Possiamo richiedere una riduzione degli alimenti? E se sì, in quale misura? (Stefania, via posta elettronica)
Il quesito posto dalla nostra lettrice è quanto mai attuale, dato che le famiglie allargate sono ormai una realtà nel nostro Paese.
Per quanto riguarda la casa coniugale, la macchina e l’arredamento lasciato alla moglie, direi che non riguardano il caso in questione poichè, da quel che mi pare di capire, nulla è versato a titolo di mantenimento della moglie.
L’assegno per la prima figlia effettivamente mi sembra un po’ alto per una bambina così piccola, soprattutto in una città come Messina che mi risulta essere meno cara rispetto alle città del nord. Questa cifra di solito si raggiunge quando i figli sono un po’ più grandi e quindi hanno esigenze e necessità maggiori.
Tuttavia, quando si va a chiedere, come nel caso in questione, la riduzione dell’assegno di mantenimento per il primo figlio, perchè sono nati altri figli, non bisogna tenere conto solo dello stipendio del padre – che chiede la riduzione – ma anche di quello della nuova compagna – e madre dei figli – obbligata in solido con il compagno a mantenere i figli, ovvero, nel caso in cui non lavori, della sua capacità lavorativa.
Mi spiego meglio.
Nel caso in questione non conta solo il reddito del compagno di Stefania ma anche il reddito di Stefania. Infatti, sia Stefania che il compagno devono mantenere i figli nati dalla loro relazione. Nel caso in cui Stefania non lavori, si dovrà tener conto della sua capacità lavorativa, della sua età e di ogni altro parametro riguardante la sua capacità lavorativa e le concrete possibilità di contribuire al bilancio famigliare.
Pertanto, alla luce del caso della nostra lettrice, posso dire che il suo compagno in sede di divorzio – gli consiglio di aspettare fino al divorzio per chiedere la riduzione dell’assegno – potrà sicuramente chiedere una riduzione dell’assegno di mantenimento per la prima figlia, tuttavia consiglierei di affrontare sin d’or la difesa dimostrando che anche Stefania contribuisce alla famiglia e che, nonostante i due redditi, c’è ugualmente la necessità di ridurre l’assegno di mantenimento.
Ovviamente, rimango a disposizione per fornire ulteriori chiarimenti.
53 risposte su “è possibile ridurre il mantenimento al primo figlio?”
Buonasera avvocato volevo chiedere un informazione. Io sono divorziata con mio marito e abbiamo una figlia di 13 anni ed è sempre vissuta con me. Lui versa solo il mantenimento a nostra figlia di euro 400, lui si è risposto e ha un figlio di 5banni elui è un militare e la moglie lavora come vigile ausiliare effettivo. Anche io mi sono risposta e il mio marito attuale ha anche lui una figlia con la sua exs e versa un mantenimento di euro 490 io lavoro in una ditta di pulizia par time . In tutto ciò volevo solo sapere ma il mio exs può richiedere una diminuzione dell’assegno di nostra figlia? Il giudice in tal caso può anche permettermelo… Visto ke io ho mio marito attuale che già da un. Mantenimento alla figlia e abbiamo altre spese. ..
Leggi la scheda sulla modifica condizioni.
Buona sera , vorrei sapere se il mio ex compagno con la quale ho avuto due bambini (mai sposati ) può togliermi il mantenimento o avere una riduzione ? E dato che la casa è stata affidata a me ma di sua proprietà può mandarmi via dato che aspetto un altro bambino dal mio attuale compagno il quale però Nn vive con me e Nn lavora . Grazie
Bisognerebbe per prima cosa vedere il provvedimento attuale che cosa prevede. Per la casa comunque non dovrebbero esserci problemi.
Abbiamo l’affidamento condiviso con le spese extra al 50% e lui da hai bambini 800€
Bisogna vedere tutte le altre circostanze, così non è sufficiente. Comunque rimane una valutazione equitativa.
salve volevo un parere ,guadagno 1300 euro al mese,la mia ex moglie ne guadagna + di me,ed ora e andata a convivere con un altro uomo e hanno comprato una casa,abbiamo una figlia di 14 annida sempre cioe anche quando la bambina era piccola le passo 350 euro di alimenti + le spese.posso fare qualcosa ridurre gli alimenti della figlia,visto che tra mutuo e rata della macchina nn riesco + a vivere?le spese extra nn dovrebbero essere comprese negli alimenti?.purtroppo x paura di nn vedere + la bambina all’epoca ha deciso tutto lei e ora mi trovo in difficolta grazie
Le spese extra sono sempre a parte, per la modifica delle condizioni potrebbero esserci i presupposti però il caso andrebbe approfondito molto meglio.
Salve,
vedo che da un po’ di tempo il blog non è più attivo ma spero possiate aiutarmi lo stesso…
Il mio compagno, che da anni era in cassa integrazione-disoccupato, ha sempre versato 300euro/mese (più vacanze, vestiti, spese mediche, ripetizioni eccetera) per il mantenimento della figlia avuta con l’ex-compagna. La bimba vive con la madre ma, non essendoci “giorni di visita obbligatori”, spesso resta per settimane a casa nostra.
Da due mesi il mio compagno è stato assunto con uno stipendio di 2mila euro e la ex ha subito fatto chiamare dall’avvocato per aumentare gli alimenti a 500 euro al mese (+ tutte le altre spese). Però lui ha già un mutuo da 300 euro al mese e un affitto da 1000 euro al mese, oltre a tutte le altre spese! Secondo lei possiamo contattare qualcuno per opporci a questo aumento o rischieremmo comunque di perdere?
Grazie in anticipo per la risposta,
A presto
Laura
Se un blog che pubblica due post nuovi tutti i giorni è inattivo hai ragione…
Per il resto, leggi la scheda sulla modifica condizioni, poi incarica un avvocato di riscontrare la lettera o quello che è arrivato dall’avv. della moglie precisando le vostre ragioni.
salve avvocato,il mio è un quesito simile a quelli letti qui,ma diverso,e non ho letto situazioni simili alla mia.sono divorziato da circa un’anno,ho 2 figli,10 e 17 anni,Io ho da quasi 3 anni aperto una attività in proprio come artigiano,dal mese di agosto di quest’anno,anche se sinceramente non ne avevo bisogno,ho preso a lavorare con me mio figlio di 17 anni e regolarmente messo in regola ovviamente non come dipendente ma come collaboratore famigliare.non volendo andare piu a scuola e con sacrificio fatto con piacere ora lavora con me,contributi versati e ovviamente visto che lavora anche retribuito.la mia ex moglie pretende lostesso la patre del mantenimento del 17’enne,premetto che lei lavora,si è riaccompagnata e ha avuto un’altro figlio,il suo stipendio gira intorno ai 2.500/2.600 euro mensili in piu percepisce anche un’affitto dalla vecchia casa coniugale lasciata a lei perche con il suo nuovo compagno anno comprato un’altra casa,piu 550 euro che gli do io per entrambi i figli piu le spese exra divise a metà.le sue entrate sono di gran lunga abbondatemente piu alte delle mie che,suddivisi in mensilità,si aggira intorno ai 1.200/1.300 massimo mensili,in piu sono in affitto.Sperando di averle fatto capire bene la mia situazione,la mia domanda è questa…visto che mio figlio adesso lavora con me,e sono sempre io a pagare anche i suoi contributi,ce la possibilità che almeno la metà del mantenimento che gli mando smetto di versarglieli?ovviamente lasciado in essere tutto il resto.io spero che almeno in questo la legge sia dalla mia parte…altrimenti quasi sicuramente sarò costretto a lasciarlo a casa mio figlio…la cosa mi dispiace un casino,ma non posso continuare a sostenere tutte queste uscite…fortunatamente ho una compagna che mi da una mano…ma prede 900 euro al mese…e i miracoli dicono che li faceva GESU’…io non sono in grado…vi rigrazio fin da ora se potete darmi una risposta a questa cosa…
C’è la possibilità sì, ma devi sempre fare il ricorso per la modifica delle condizioni, con tutti i rischi che comporta.
Buongiorno,
ho una figlia di 11 anni avuto con un uomo con il quale non mi sono sposata. Ho sempre avuto problemi con i pagamenti del mantenimento ( perchè non è mai puntuale, salta i mesi e fà quello che vuole) nonostante un accordo fatto tramite legali che però lui non ha mai firmato. La cifra ammonta a 350 euro al mese più le spese mediche, hobby e materiale scolastico di inizio scuola. L’accordo è da ritenersi valido anche se non lo ha firmato? Ora è da dicembre 2012 che è sparito, non accende più il cellulare ed è da 2 mesi che non mi paga più, posso denunciarlo anche se non ha firmato l’accordo?. nel frattempo sono venuta a conoscenza del fatto che ha avuto una figlia con la sua nuova compagna, e che non mi paga più perchè vuole che io vada da un avvocato in modo che lui possa chiedere una riduzione degli alimenti. Io nel frattempo mi sono sposata, ma sono disoccupata. C’è la possibilità che ottenga una riduzione? Inoltre lui è un libero professionista e dichiara 1000 euro al mese ( ma sappiamo tutti che non è vero, perchè lavora in nero e non lo dichiara) Se vado da un avvocato ho la possibilità di fare qualcosa per regolarizzare i pagamenti o spendo solo svariati soldi per nulla?
Devi andare da un avvocato e far normare la situazione dal Tribunale, il tuo errore è stato proprio di non averlo fatto prima, tant’è vero che adesso non hai niente (o poco) in mano per chiedergli di pagare il mantenimento. Almeno questo è il mio modo di vedere queste situazioni.
salve avvocato volevo solo sapere se è giusto che il mio ex covivente puo chiedere al suo avvocato di ridure il mantenimento di nostro figlio nato due anni fa e già lui e stato sposato e ora separata da 3 anni e a un figlio con la sua prima moglie e lui le da 450 euro al mese e a me ne dava 300 e ora ne passa 250 a nostro figlio di due anni vorrei solo sapere se tutto questo e possibile …grazie mille
Le condizioni si può chiedere di cambiarle in qualsiasi momento per legge, poi bisogna vedere se ci sono i presupposti o meno, ma per quello bisognerebbe vedere la situazione e le carte molto più approfonditamente.
Salve a da 4 anni ke sto con il mio ragazzo e attuale compagno ke separato e a presto avranno il divorzio…..
Lui prende 1000 al mese anke meno a volte e io purtrpp sono rimasta senza lavoro ma anke quando lavoravo riuscivamo a mantenerci astento….al mese fra debbiti mantenimento casa e tutto cio ke ci vuole dentro una casa paghiamo piu d 900 euro mensili in pratica ogni volta ke prende lo stipendio rimaniamo cn 50 euro e se nn fosse x mia madre nn potremmo nemmeno mangiare(da presumere ke mia madre e sola senza marito e deve mantenere mia sorella e mio fratello, quindi le lascio immaginare le condizioni)…..non solo….abitiamo al nord xke il mio compagno ha trovato lavoro qui, e la vita e piu costasa……..
Lui di mantenimento da 220 mensili x il figlio di 7 anni…io nn sn contraria cke e giusto ke lui collabbori ma posso mai credere ke un bimbo al mese costi 440 al mese?visto ke abbiamo una nipote ke ha cresciuto mia madre e tutti questi soldi nn ce costata nemmeno oggi ke ha 5anni…
Non capisco perche i papa sono quelli ha pagare magiormente anche quando subiscono e tutti i problemi ricadono su di loro,…..non dica no perche ho milioni di casi ke posso porgli davanti…,mentre noi mamme ne usciamo sempre di bella e senza problemi…
Allora loro si sono lasciati xke lei disse ke non lo amava piu e la messo fuori la porta dp due mesi lei ha riferito al mio compagno ke aveva una relazione cn un uomo cn cui sarebbe andata a convivere e cs e stato(quindi si suppone ke ce stata il tradimento, ma essento ke nn aveva prove il mio compagno non ha potuto dire nulla xke lei ha studiato tutto a suo favore);lei gli disse di non dire l avvocat ke l aveva lasciato xke nn l amava piu e ke gia stava con un altro ma doveva dire ke si erano lasciati per incomprensioni ..una volta ke il mio ragaha affermato cio ecco ke inizia l incubo in cui lei minaccia inzulta e hanno pure pikkiato il mio raga e hanno una denuncia….
Voglio sapere il xke lei non vuole ke il mio compagno dica ke e stato lasciato xke lei non lo amava piu e dopo due mesi gli ha ftt conoscere il nuovo uomo ?
E se era possibile ridurre il mantenimento visto ke lei lavora sia a casa ke fuori e non ha spese da pagare xke sta in casa di proprieta del padre assieme al padre e il fratello …..?noi vorremmo sposarci avere un bimbo ma in queste condizioni e impossibile…..
Nb..lui e stato pure costretto a fare questo bambino ,perche il mio raga non lo voleva ,aveva appena 18 anni ,lei essendo piu grande e. Abitando con i genitori di lei lui per paura a acconsentito;so ke nonvuol dire niente (forse) xo dietro ci sn molte altre cose ke non basterebbe un gg per raccontarle…..
La ringrazio per la sua attenzione
Prego, la prossima volta però se riesci scrivi in Italiano, senza k e tante altre cose che rendono difficoltosa la lettura. 200€ è considerato pressoché da tutti i giudici il minimo sindacale per un figlio. Del resto, se anche ottenessi una diminuzione, potresti arrivare al massimo a 150€/mese, con il ché non avresti comunque risolto nessuno dei tuoi problemi. Direi che quella sia una spesa relativamente alla quale fareste meglio a metter via l’idea di intervenire, ovviamente è solo la mia opinione.
Salve,
forse qualcuno mi può dare un consiglio? Ho un figlio dal primo matrimonio, ha 15 anni, pago ogni mese 300 E per il suo mantenimento, somma decisa 4 anni fa al divorzio e mai aumentata. Lui vive con sua madre a Catania. Io vivo con la mia nuova compagna a Milano. Guadagno 2500 E netti ogni mese, pago affitto di 900 E. La mia ex moglie guadagna 3000E netti mensile e ha la casa di proprieta. La mia nuova compagna guadagna 400E netti mensile, lavora part time. Abbiamo 2 figli (1 anno e 2 anni), di cui uno malato cronico. La mia nuova compagna è nuovamente incinta. Fra poco aspettiamo il terzo bambino. Possiamo ridurre il assegno di mantenimento al mio primo figlio, visto che dal divorzio sono nati (fra poco) 3 figli, di cui uno malato?
La nascita di un nuovo figlio non è mai considerata presupposto idoneo per ridurre il mantenimento dei figli che ci sono già, in quanto la procreazione è considerata frutto di una scelta volontaria e responsabile dove si teve tener conto anche dei figli già esistenti e da mantenere. Potrebbero esserci i presupposti per altri motivi, ma non per questo.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da Mac http://ts.solignani.it
~ book http://bit.ly/gwjT6c, ebook: http://bit.ly/ie8rvv
Se io e mio marito avessimo dovuto tener conto del figlio che ha già avuto dal precedente matrimonio e dei costi che ne conseguono, allora non avremmo potuto scegliere di avere un figlio nostro…non si puo' generalizzare,se non ci si rende conto che ogni situazione va considerata a se'… nel nostro caso, per esempio, mio marito guadagna 1200 € mensili, di cui 200€ vanno spesi solo di benzina per andare al lavoro, 400 € fissi di mantenimento, poi tutte le spese extra, tra scuola, farmacia, sport, gite, dentista, cartoleria…fiumi e fiumi di scontrini un continuo chiedere soldi da un ex moglie che ha un'attività in proprio, e che guadagna forse 20.000 € al mese… inoltre ci sono gli impegni di finanziamenti che lui ha fatto per pagare il divorzio, acquistare una casa che poi ha venduto e non ha potuto guadagnarci nulla (ci ha perso anche i soldi dei mobili ecc ecc) e, giustamente, la legge prevede che in questa circostanza, di agio per un soggetto e di difficoltà per un altro, entrambi gli ex coniugi provvedano al figlio in egual misura… quindi caro Signore, secondo lei, se il marito offre 400 e mensili piu' tutto il resto, presupposto che la ex moglie, debba offire a pari livello l'altro 50%, ritiene che oggi giorno per un solo figlio non siano sufficienti 1000€ mensili???????? allora per questo le nascite sono in calo.. santo cielo con 1000€ al mese ci campano famiglie di 4 persone!!!! apriamo gli occhi, questo Stato avvantaggia ad occhi chiusi le ex mogli dispettose e presuntuose.. e non sono di parte lo giuro… è una realtà dei fatti… quanti padri sono sotto i ponti? ma non tutti tra loro, meritano di starci.. ne sono sicura…
Stefania sono daccordissimo con te ….perche mi trovo nella stessa condozione e x giunta il mio compagno ha subito il torto e continua a subire …..io non capisco xke la legge deve essere cs xmissiva con noi mamme ed ex mogli
e la ex ne è anke consapevole, infatti va dicendo ke nn va a lavorare xke altrimenti l'ex marito le toglie il mantenimento e poi rompe le scatole dicendo ke fa i sacrifici? i sacrifici li facciamo io e il mio compagno ke lavoriamo! io mi alzo 3 volte a settimana alle4.30 x lavorare ai mercati generali e guadagnare qualcosa x sfamare mia figlia, visto ke lui riesce solo a portare i soldi dell'affitto e poi devo vedere ke lei si fa passare tutti gli sfizi, ha le mani bucate e nn deve nemmeno andare a lavorare? e nn le possiamo nemmeno abbassare il mantenimento! ma ci rendiamo conto ke il mio compagno le passa 700 € al mese e lei vive in un appartamento dove paga un affitto di 900 € mensili + 30€ di condominio al mese e non lavora, noi ke paghiamo 500 € al mese di fitto lavoriamo entrambi e nn ce la facciamo a vivere! e mi venite anke a dire ke dovevo precludermi la gioia di avere un figlio! io lascio mia figlia alle 4 del mattino e mia figlia ha solo 3 anni e lei ke potrebbe benissimo lavorare di mattina, invece va a divertirsi e noi dobbiamo pagare! nn è giusto! ma come si fanno ste leggi!
Gentile avvocato
potrebbe chiarirmi questo punto? La signora Mary dice che nei 700 euro che il compagno passa alla ex è compreso anche il mantenimento della stessa ex. Se non sbaglio la giurisprudenza è incline ad abbassare od annullare l'assegno alla ex (non quello destinato ai figli di primo letto dunque), qualora all'obbligato sia nato un altro figlio (dunque ci è stata una sostanziale modifica delle condizioni iniziali, condizione imprescindibile per chiedere una modifica degli accordi presi in sede di separazione).
Quindi mi chiedo se il compagno della signora Mary può quantomeno chiedere di togliere la parte di assegno destinata alla ex moglie (facendo ben presente il fatto che non si impegna a cercarsi lavoro pur avendo i figli grandicelli).
Che ne pensa?
In caso contrario significherebbe che la "giustizia" italiana preferisce tutelare una che ci marcia sopra a fare la parassita piuttosto che tutelare un minore (che, mi ripeto, una volta nato non mi pare giusto debba pagare per l'eventuale superficialità dei genitori quindi quanto meno sarebbe giusto prevedere pari condizioni per tutti i fratelli, primo e secondo letto).
salve, io sn una donna ke vive cn un uomo separato da circa 2 anni, separazione consensuale e il mio compagno versa 700 € mensili x i due figli ( uno di 13 anni e l'altra di 7) e x la moglie. Abbiamo una bambina di 3 anni, conviviamo, io lavoravo ma ho perso il lavoroe finora mi arrangiavo coi soldi della disoccupazione, lavoro a nero saltuariamente presso una ditta ortofrutticola, nn ce la facciamo +, il mio compagno può kiedere una riduzione del mantenimento visto ke paghiamo un fitto della casa di € 550 e lui prende uno stipendio di 1300 mensili?
Ci può provare, ma non è così facile quando si tratta del mantenimento dei figli, specialmente considerando che il reddito del tuo compagno, a quanto pare, non è diminuito.
nn è diminuito però le sue spese sono aumentate e lei non va a lavorare perchè sa ke può perdere il mantenimento del marito e questo non lo reputo giusto, anke lei deve trovarsi un lavoro, tenendo conto ke percepisce dal mio compagno 700 € mensili x lei e i figli e ne paga 900 € di affitto, come fa non lo so visto ke noi, in 2 e nn ce la facciamo
e x di + andando i bimbi a scuola può benissimo trovarsi un lavoro partime e poi loro dividono anke le spese extra al 50%, cosa ke avviene molto spesso in quanto la signora kiede sempre rimborsi x il divorzio ci vuole ancora un anno abbondante xke a novembre saranno 2 anni ke sn separati, nn possiamo proprio far nulla?
Il discorso non è che non ci si può far nulla ma che, come detto in diversi altri post sempre sul tema, c'è una giurisprudenza abbastanza costante volta a ritenere che se una persona decide di fare un altro figlio lo fa con la consapevolezza che ci sono altri figli da mantenere, quindi, in parole molto povere, il discorso è 'fai un altro figlio solo se te lo puoi permettere'.
Un ricorso per la modifica si può fare, non diciamo di no, però bisogna sempre studiarlo molto bene ed essere coscienti del fatto che il Giudice può ritenere non sufficienti i problemi del ricorrente volti a ridurre il mantenimento.
Il mio compagno , appena inviate le carte, sarà in fase di divorzio da una donna che stà continuando a fare la lotta per più soldi possibili.
Ha 2 figli una 7 e uno 5 anni e paga come mantenimento 712 euro mensili.
l'ex moglie lavora e ad oggi guadagna più o meno 1800 euro + nero al mese.
Noi .. io semplice impiegata percepisco 700 euro al mese mentre il mio compagno rappresentate percepisce sui 1200 / 1400 euro al mese.
L'ex moglie ha vissuto fin'ora nella casa cogniugale del padre del mio compagno a gratis e ora si è trasferita sulla casa che lei e il mio compagno stavano costruendo.
Le dico che il mio compagno non ha voluto indietro dalla ex moglie i soldi per la costruzione della casa.
Ora , noi non ci possiamo permettere un mutuo , quindi siamo in affitto..
Un affitto di 600 euro al mese e abbiamo un bimbo di quasi 2 anni che deve per forza andare al nido 380 euro al mese , 712 euro per mantenimento..
Fanno esattamente1692 euro mensili..sommate ai nostri due stipendi non ci resta più nulla per vivere e non ce la facciamo più.
Mi chiedevo se lui poteva chiedere un abbassamento del mantenimento e che documenti servono per il nostro caso.
Essendo lìex moglie molto cattiva le dico anche che sono ben due anni che non permette ai bambini di vedere il padre , noi siamo andati da una psicologa infantile per cercare di capire anche come fare con nostro figlio che , al contrario di loro non sà nulla dei due bambini.
La psicologa ci aveva detto che avevamo pieno diritto a far conoscere il nostro bimbo ai due bimbi che sanno già tutto … ma lei non ne vuole sapere (lei ha affidamento esclusivo)
Volevo appunto chiederle anche su questo fattore se in via di divorzio , il mio compagno potrà chiedere che almeno una volta a settimana i due bimbi vengano in casa nostra a conoscere il nostro bimbo così da farli giocare insieme e non creare traumi futuri a nessuno dei tre bimbi.
I procedimenti di modifica delle condizioni sono sempre molto discrezionali, nel senso che variano molto a seconda di come li vede il giudice del caso concreto.
I presupposti, nel vostro caso, potrebbero esserci, ma naturalmente non c'è la sicurezza, si può solo provare, dopo aver tentato, ovviamente, di negoziare.
Per quanto riguarda le visite, il padre dei due bambini dovrebbe attivarsi, quello di frequentare i propri figli non è solo un diritto, ma anche un dovere, è importante per loro.
Credo che ci sia molta carne al fuoco, dovete rivolgervi quanto prima ad un legale di fiducia, se non avete disponibilità economica potere chiedere l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato.
In bocca al lupo.
ts
Mi scusi avvocato Solignani.
Mi pare assurdo, alla luce della Costituzione, che i giudici possano affermare qualcosa di così aberrante? Cosa significa che l'ulteriore procreazione è un atto volontario? Una volta che il figlio di secondo letto nasce si tratta di un essere umano che ha dei diritti alla pari dei suoi fratelli di primo letto e non vedo perchè dovrebbe pagare il minore di una scelta, magari anche superficiale o disattenta, che hanno compiuto i genitori? Ma davvero si può dire questo figlio è frutto di una libera scelta dunque non merita di essere mantenuto così come suo fratello di primo letto? Cosa facciamo un rampollo cui non si può negare nulla e un altro che deve vivere di stenti eprchè frutto di una scelta?
A me pare una discriminazione bella e buona da prepararci su un mega ricorso alla Corte Costituzionale altrochè,. sarebbe bello che un giudice scrivesse nero su bianco delle aberrazioni simili, sarebbe forse la volta buona che si scardina tutta questa ipocrisia buonista che aleggia sulle separazioni. Da un lato si consente di divorziare, a parole, dall'altro non lo si rende possibile con i fatti considerato che gli uomini spesso e volentieri vengono costretti a mantenere vita natural durante non solo i figli (il che è sacrosanto e indiscutibile) ma pure ex mogli grandi e grosse ed abili al lavoro.
Che schifo e poi non sorprendiamoci di tutti questi delitti in famiglia.
Non hai tutti i torti, comunque la giurisprudenza di Cassazione e anche delle Cda è proprio in questo senso, magari in futuro cambierà
Siccome questa notizia mi ha allarmata nonchè indignata ho fatto una rapida ricerca in rete dove mi è sembrato di capire che la Cassazione ha già cambiato questo orientamento (come mi pare pacifico e il minimo della decenza e della giustizia). Copio incollo quanto trovato
CORTE DI CASSAZIONE; sezione I civile; sentenza 12 ottobre 2006, n. 21919; Pres. LUCCIOLI; Est. SALVAGO, P.M. GOLIA (concl. conf.), G. (Avv. PANSINI) c. D. (intimato). Conferma App. Palermo 20 maggio 2002.
«In tema di assegno divorzile, allorquando il coniuge divorziato si sia formato una nuova famiglia, nei cui confronti è pur sempre legato da impegni riconosciuti dalla legge, occorre temperare la misura dell’assegno di divorzio a favore dei membri della prima famiglia nei limiti in cui, questo temperamento, non si risolva in una situazione deteriore rispetto a quella goduta dai componenti della seconda famiglia»
(1) La sentenza in rassegna affronta la questione interpretativa della rilevanza da attribuire alla formazione di una nuova famiglia da parte dell’ex coniuge obbligato al pagamento dell’assegno divorzile, ai fini della sua esatta quantificazione.
In passato, sebbene in fattispecie relativa all’obbligo di mantenimento della prole, la S.C. aveva affermato il principio di diritto secondo cui: «la formazione di una nuova famiglia non legittima di per sé una diminuzione del contributo per il mantenimento dei figli nati in precedenza, in quanto costituisce espressione di una scelta e non di una necessità e lascia inalterata la consistenza degli obblighi nei confronti della prole» (Cass. 22 novembre 2000, n. 15065, in Fam. e dir., 2001, 34, con nota critica di DE MARZO).
Deve essere rilevato, tuttavia, che, ancora recentemente, si esprimeva in tal senso Trib. Bari 30 ottobre 2006, n. 2681, est. De Simone, ined., secondo cui: «il nuovo dovere di solidarietà coniugale gravante sul convenuto non lo esime certo da quello verso la famiglia originaria, specie da quello derivante dal rapporto di filiazione». La medesima pronuncia rilevava che la nuova situazione di vita del convenuto gli consentiva di realizzare delle economie, ad es., per la locazione di una casa e tutte quelle ad esse consequenziali (luce, gas, acqua, telefono, etc.).
Alla luce della pronuncia in rassegna, può ritenersi che tale orientamento giurisprudenziale sia stato definitivamente superato.
(….)
Ciò posto, deve rilevarsi che secondo i giudici di legittimità, tra gli oneri economici che possono gravare su uno dei coniugi e che devono essere tenuti in considerazione ai fini della quantificazione dell’assegno divorzile, va incluso anche l’obbligo di mantenimento dei figli naturali avuti da un’altra unione; in tal senso, vedi Cass. 16 maggio 2005, n, 10197, in Foro it., Rep., 2005, voce Separazione dei coniugi, n. 14; nonché Cass. 16 dicembre 2005, n. 27879,
sono divorziato. dal precedente matrimonio ho l'obbligo di mantenimento di 365 euro per mio figlio 18enne e non autosufficente, anche se qualche lavoro lo svolge saltuariamente. attualmente concvivo con la mia compagna dalla quale ho avuto un bambino, di 3 mesi a oggi. vorrei sapere se è possibile diminuire il mantenimento in virtu della nascita del mio secondo figlio o se perlomeno sia legittimo fare una richiesta di modifica. se è possibile vorrei sapere se c'è la necessita dell'assistenza di un legale per questo tipo di pratiche. abito a monza. vi ringrazio.
L'assistenza del legale è necessaria.
Di solito, la nascita di un nuovo figlio non è considerata dai giudici motivo di revisione delle condizioni con riguardo ai figli precedentemente titolari di un assegno. Come spiego nel mio libro (/libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/), i giudici considerano che la ulteriore procreazione è frutto di un atto volontario e che il genitore che già sa che deve mantenere un figlio già in vita deve farci i conti prima, sostanzialmente.
Non avremmo problemi a seguirti su Monza,, dove abbiamo già diverse cause, ma a mio giudizio non ci sono sufficienti basi legali per procedere.
avvocato buongiorno. le volevo kiedere … il mio compagno è separato da circa 3 anni, fatto la consensuale..e a 1 figlia di 8 anni. gli da 1 assegno di mantenimento di 500 £ …e in + la sua exs moglie..ha kiesto l’annullamento del matrimonio . può lui kiedere 1 diminuzione del mantenimento???? grazie
Leggi la scheda sulla modifica condizioni.
Ciao voglio iniziare una convivenza con mia fidanzata separata dal marito con un figlio minorenne.
Vorremmo convivere insieme nella casa famigliare che è di sua proprietà, la domanda è questa, la mia eventuale convivenza con questa donna pùo determinare da parte del ex-marito un presupposto per poter pretendere una riduzione dell'assegno di mantenimento che versa mensilmente al figlio? (l'ex moglie non prende nussun assegno di mantenimento a suo nome solo a nome del figlio)
No
I legali del mio ex marito hanno chiesto la riduzione dell’assegno di mantenimento che lui versa per mio figlio sostenendo che la mia nuova relazione comporti un aumento del mio reddito, cosa inveritiera, tra l’altro…..
In bocca al lupo, che ti devo dire? Non sottovalutare la cosa, rivolgiti ad un buon avvocato per predisporre una difesa valida.
salve,io sn divorziato ormai da 10 anni è ho sempre pagato il mantenimento di mio filglio che ora ha 11 anni,con la mia nuova relaz anche questa andata male è nata mia figlia di ora 2 anni volevo sapere se era possibile chiedere una riduz dell'assegno di mio figlio
Impossibile rispondere qui: devi rivolgerTi ad un legale.
gentile avv.
il mio compagno percepisce crca 1300 euro mnsil (pensionato) , ne versa 700 alla sua ex mogle e figlio 18enne. l'anno scoso abbiamo avuto una bambina e ora io sono incinta di nuovo…. si puo' richiedere l'anullamento o riduzione assegno ex moglie visto che lei convive (nella casa coniugale lasciata dal mio compago) e lavora in nero ?
Potrebbe chiedere una riduzione del mantenimento ma non certo l'annullamento dell'assegno essendoci comunque un figlio non ancora autosufficiente.
Inoltre, bisogna anche tener conto del fatto che il mantenimento dei vostri figli grava anche su di Te quindi bisogna tener conto del Tuo reddito nell'eventuale richiesta di riduzione.
Se vuoi un preventivo per la Tua posizione Te lo possiamo senz'altro fare.
Sì, visto che devi anche chiedere il divorzio puoi cogliere l'occasione per chiedere queste modifiche, legittimate dai fatti nuovi consistente nel nuovo lavoro della tua ex moglie, nella nasciata delle due bambine e così via.
Vediti, per ulteriori approfondimenti, la nostra scheda:
https://blog.solignani.it/schede-pratiche/modifica…
Salve, a Settembre scadranno i tre anni di separazione e fino ad oggi ho versato mensilmente 250,00 euro per mio figlio e 200,00 per la mia ex moglie. Premetto che ai tempi della separazione, consensuale, la mia ex non lavorava. Già da circa due anni Lei lavora percependo circa 800, euro al mese (dipendente a tempo indeterminato, partime) ed io ho continuato a versare la stessa cifra = 450,00 euro mensili. Ad oggi io ho altre due bimbe e la mia attuale compagna fortunatamente lavora. Inoltre, dopo la separazione ho donato il 50% della casa che avevamo in comune, a nostro figlio.
L'affidamento, richiesto da Lei e da me accolto, è suo.
E' possibile diminuire gli alimenti o perlomeno azzerare quelli destinati a Lei?
Grazie.
Anche io mi trovo nella stessa situazione. Mio marito assunto cocopro riceve in busta 1.800 euro al mese, di questi ne versa 250 + spese= 450 alla figlia nata dal precedente matrimonio. Gli rimangono 600 euro di finanziarie delle sue macchine da pagare, spende 350 euro di benzina per andare al lavoro, altri 300 gli servono per mangiare, fare sport, ecc. Ed io seconda moglie che guadagno 1250 euro al mese devo pagare tutte le spese di casa, luce, telefono (anche il suo cellulare 350 euro a bimestre), telefono fisso, babysitter (abbiamo un bimbo di un anno), gasolio, spesa alimentare. E' corretto che lui non provveda minimamente al mantenimento di questa famiglia? Tralatro mi si è rovinata la macchina e non posso permettermi di comprarne una nuova, neanche con la finanziaria!!
Se Tuo marito vuole chiedere la riduzione per il mantenimento del primo figlio deve fare un ricorso al Tribunale chiedendo la modifica delle condizioni di divorzio.
Tuttavia, a mio parere, non conta solo il reddito di Tuo marito ma anche la Tua potenziale capacità lavorativa e, quindi, di produrre reddito.
Mi spiego meglio: il fatto che Tu non lavori e lavora solo Tuo marito non è condizine sufficiente affinchè lui abbia automaticamente diritto alla riduzione del mantenimento nei confronti del primo figlio in quanto anche Tu sei tenuta a mantenere i due figli nati dalla Vostra relazione per cui dovreste dimostrare altresì che Tu non puoi lavorare per determinati motivi.
io sto con un uomo de oto anni ma de un anno me sono sposata lui era separato com un figlio 16 anni adesso .io cio 2 bambinecon lui,borrei sapere si lui puo diminuire il mantenimento dal primo figlio. la quale sono 450euro mensile piu il extra la quale superano il 600 euro. io non lavoro sto con le bambine lui e il quelo che mantiene la nostra famiglia,la sua ex lavora cia un stipendio fisso en piu le e rimasta la casa per il figlio la cuale ano presso ensieme.lui guadagna 1300euro al mese .me chiedo como faciamo com quello che resta io ele mie bambine de 3 anni i la altra de 7anni en piu el mutuo che doviamo pagare.como puo lui diminuire el mantenimento del figlio?
Dipende.
E' difficile dare una risposta senza che si siano verificata la situazione concreta e senza 'conti alla mano'!
L'unica cosa che posso dirti è che, a grandi linee, si può fare tutto, poi però bisogna studiare il caso concreto.
Se deciderete di valutare concretamente la cosa, sappi che il nostro studio fa preventivi gratuiti e collaboriamo con studi legale in molte città!
Vivo anch'io con un uomo separato con due figli e volevo sapere se quando avremo un figlio nostro potremmo chiedere una diminuzione del mantenimento dei suoi figli. Inoltre nella loro separazione ci sono specificate molte cose ma niente riguardo ai soldi che passa anche quando i bimbi li tiene lui nel periodo estivo, 15 giorni al mese per 3 mesi. E' possibile ridurli della metà per i 3 mesi??Grazie per l'attenzione complimenti per il sito.