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figli naturali e figli legittimi nella successione per rappresentazione

Quale differenza c’è in termini di eredità fra figli naturali, come ad esempio il mio, nato da una convivenza, e legittimi, come quelli di mia sorella, nati dal matrimonio? Sono interessata soprattutto a quello che lasceranno – mi auguro il più tardi possibile – i miei genitori.  Se io venissi a mancare prima dei miei genitori, mio figlio avrebbe poi gli stessi diritti dei cugini (figli di mia sorella, nati da matrimonio) sul patrimonio dei nonni materni, oppure no? La prego, mi dica di si, che per l’eredità dei nonni nessuna limitazione grava sui figli che sono, purtroppo, definiti naturali e non legittimi! (Francesca, via posta elettronica)

I figli legittimi sono quelli nati all’interno di un matrimonio; quelli naturali sono i figli nati al di fuori del matrimonio che possono essere o non essere riconosciuti dai genitori o da uno di essi.

La situazione dei figli nati fuori del matrimonio si diversifica da quella dei figli legittimi per diversi aspetti; uno di questi è che non hanno rapporti ‘giuridici’ con i parenti del loro genitore a eccezione degli ascendenti, cioè nonni e bisnonni. Ciò significa, ad esempio, che non acquisiscono legalmente ‘zii’ o ‘cugini’. Questa situazione è stata confermata anche da Corte cost., 07/11/1994, n.377, secondo cui “I diritti accordati dall’art. 30 comma 3 cost. ai figli naturali riconosciuti sono limitati ai rapporti del figlio con il genitore, dal quale è stato riconosciuto, mentre, nei rapporti con gli altri parenti del genitore, può desumersi dal citato articolo solo una direttiva tendente al miglioramento del trattamento giuridico dei figli naturali, la cui attuazione, con opportuna gradualità, è rimessa alla discrezionalità del legislatore; pertanto, è inammissibile la questione di legittimità costituzionale degli art. 565, 572, e in linea subordinata dell’art. 468 c.c., sollevata con riferimento agli art. 3 e 30 cost., nella parte in cui rispettivamente non prevedono la successione dei fratelli e sorelle naturali del “de cuius”, in mancanza di discendenti, ascendenti, fratelli e sorelle legittimi, con precedenza sulla vocazione dei parenti collaterali dal terzo al sesto grado nonchè nella parte in cui non ammette i discendenti di sorelle o fratelli naturali del “de cuius” a rappresentare il genitore che non può o non vuole accettare l’eredità”.

Ad ogni modo, e venendo a quello che interessa a te, nel caso di una Tua prematura scomparsa rispetto ai Tuoi genitori, Tuo figlio – e gli altri Tuoi figli che potresTi in futuro avere – subentrerà a Te nella successione legittima e quindi avrà diritto alla Tua quota di eredità. Si applica, infatti, in tale caso l’istituto della rappresentazione previsto dall’art. 467 cod. civ. che esplicitamente ammette, a partire dal nuovo testo entrato in vigore con la riforma del diritto di famiglia del 1975, l’applicazione appunto della rappresentazione anche a favore di discendenti “naturali”.

Nel caso ovviamente in cui, invece, siano i Tuoi genitori a lasciarvi per primi nè Tuo figlio nè i Tuoi nipoti hanno diritti ereditari in quanto siete eredi legittimi solamente Tu eTua sorella. Tuo figlio e i Tuoi nipoti sarebbero eredi solo su esplicita volontà testamentaria dei nonni.

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Di Antinisca Sammarchi

Avvocato tra Casalecchio di Reno (dove vivo) e Vignola. Convivo e abbiamo la fortuna di avere la compagnia di due splendide gatte europee, Triplette e Mimì.

98 risposte su “figli naturali e figli legittimi nella successione per rappresentazione”

Mio fratello ha avuto un figlio che non ha mai riconosciuto.Mio fratello muore. Non essendo sposato i suoi beni -una casetta- vanno in successione fra me -che sono la sorella- e i genitori. Poi muore nostro padre e i suoi beni vengono suddivisi fra me e mia madre. Dopo anni il figlio naturale di mio fratello chiede di essere riconosciuto. Sarà erede insieme a me dei beni che lascerà mia madre: penso di sì. Ma sopratutto, ha dei diritti sulle altre due successioni aperte prima che fosse riconosciuto figlio? E in che modo può esercitarli, visto che la casa che io e mia madre abbiamo ereditato da mio padre l’abbiamo da tempo venduta?

Bisognerebbe in primo luogo vedere quanti anni sono passati. Poi la partecipazione, in ipotesi, sarebbe ovviamente non in natura ma «per imputazione», dandosi luogo ad una specie di ri-frazionamento dell’asse ricostituito solo in astratto, sulla carta, per determinare le quote che poi al figlio intervenuto in seguito andranno per forza liquidate in denaro.

Salve,
ho un figlio naturale di 5 anni nato durante una relazione con una donna con cui da tempo abbiamo terminato la nostra relazione. Nostro figlio vive ora con la mamma.
Attualmente vivo con una compagna in una casa che è per 2/3 di mia proprietà e per 1/3 di proprietà di mia madre. Sto pagando il mutuo per una quota restante pari a circa la metà del valore dell’immobile.
Nel frattempo ho intrapreso una nuova relazione con un’altra donna con cui convivo nella suddetta casa.
Cosa succederebbe nel caso in cui io morissi? So che la mia attuale compagna, fintanto che non ci sposeremo, non avrebbe alcun diritto sulla casa.
A chi andrebbe? Quale quota andrebbe a mio figlio? Mi domando se poi la sua madre potrebbe in qualche modo intervenire sulla casa.

E se io facessi un testamento, cercando di tutelare anche la mia attuale compagna, cosa consigliate di fare? Voglio dire, non credo sia giusto che alla mia compagna andasse la proprietà di un immobile in cui vive da meno di due anni, ma non vorrei che di colpo si ritrovasse ad essere sbattuta fuori quando la proprietà dovesse passare a mia madre e a mio figlio (da qui i dubbi sul ruolo della mia ex compagna).
La mia attuale compagna partecipa alle spese, paga metà della quota mio mutuo, quindi come minimo le vorrei garantire la restituzione di quanto ha versato, come forma di cortesia. Purtroppo, visti i costi proibitivi degli atti notarili, al momento non credo convenga modificare le quote di proprietà della casa.
Le possibili soluzioni che mi vengono in mente sono:
1. ci sposiamo (ok, non ci sposeremmo solo per questioni del genere) E in tal caso cosa accadrebbe in caso di mio decesso?
2. Faccio testamento olografo, in cui le lascio una quota da definire come “buonuscita” fintanto che saremo coppia di fatto.
3. Cambiamo casa, vendendo questa e prendendone un’altra: in tal caso nelle nuove quote di proprietà lei figurerebbe di certo. La criticità in questo caso è di nuovo squisitamente economica.

Credo di aver fatto troppe domande..

Sì, sono un po’ troppe domande, calcola che io rispondo ai commenti nel poco tempo libero di cui dispongo, per cui se uno mi sottopone in sintesi un aspetto o due riesco a farcela, a dare qualche spunto o suggerimento utile, se uno mi sommerge con una congerie di domande come questa, peraltro riguardanti aspetti diversi tra loro, ognuno dei quali richiederebbe un discorso a parte, non riesco a dare risposta, pur con tutta la buona volontà. Però ti posso dire che queste tematiche sono molto importanti, per cui secondo me sarebbe il caso per te di «rompere il ghiaccio» con un avvocato, spendere 100 euro (almeno noi al momento chiediamo questo, verifica prima chiedendo un preventivo), sederti un’ora con lui dopo aver acquistato il suo tempo e fargli tutte le domande che ti «tormentano». Le domande saranno quasi sempre sbagliate, ma se prendi un avvocato bravo saprà capire i tuoi veri disagi di fondo e darti le risposte che pur non avendone coscienza sono quelle che ti servono davvero. Spero che tu mi capisca, in bocca al lupo per tutto.

Credevo che i figli naturali riconosciuti averro gli stessi diritti ereditari dei figli legittimi. Mi sembra poi che in questi giorni siano intervenute delle novità sul piano giurudico. La domanda SONO QUESTE: 1)IL FIGLIO NATURALE RICONOSCIUTO HA GLI STESSI DIRITTI DEL FIGLIO LEGITTIMO ? 2) SE IL MATRIMONIO AVVIENE DOPO LA NASCITA IL FIGLIO NATURALE RICONOSCIUTO PUO’ DIVENTARE LEGITTIMO E SE SI QUALE PROCEDURA SEGUIRE ?
NEL RINGRAZIARE PORGO DISTINTI SALUTI E SPERO IN UNA E MAI DI RISPOSTA- SE POSSIBILE ANCHE CON RIFERIMENTI NORMATIVI.
GRAZIE

Sì, la Camera ha approvato in via definitiva un disegno di legge che rivoluzione tutta la materia, anche terminologicamente. Sto valutando se scrivere un istant book su questa legge piuttosto importante, ad uso però più che altro degli avvocati questa volta, non tanto degli utenti finali.
Ovviamente, non è che tutte le volte che esce una legge nuova andiamo ad aggiornare tutti gli articoli del blog, che sono quasi 3000 ad oggi… C’è anche una specifica avvertenza, che fa carico all’utente di verificare volta per volta l’attualità delle informazioni riportate.
E naturalmente non invio nessuna email privata, tantomeno con dovizia di riferimenti normativi – mancherebbero quelli giurisprudenziali e poi … la colazione a letto ;-), quella è una forma di corrispondenza che teniamo con i nostri clienti, qui scriviamo per passione e a vantaggio di tutti quelli che leggono il blog.
Venendo alle domande:
1) leggi la nuova legge, che sarà pubblicata tra breve, ora non ha più senso discuterne secondo il vecchio quadro normativo
2) la nuova legge abroga il capo del codice civile in materia di legittimazione proprio perchè non ce n’è più bisogno
Buona giornata.

Il mio compagno è separato da circa dieci anni dalla sua ex moglie con la quale ha avuto un figlio. Anche noi abbiamo fatto un figlio insieme. Noi tre (io, il mio compagno e nostro figlio) abitiamo insieme, sotto lo stesso tetto. Io convivo con il mio compagno da sette anni. Vorrei sapere se io ho gli stessi diritti ereditari (quota di leggittima) della sua ex moglie (anche se so che sarà ex solo quando divorzierenno).
Grazie

La mia situazione è questa: Il mio compagno è separato da sua moglie da circa 18 anni con la quale ha avuto un figlio legittimo. Io convivo con lui da sette anni ed abbiamo avuto un figlio insieme riconosciuto da lui. So che il mio figlio naturale ha gli stessi diritti ereditari del primo figlio leggittimo del mio compagno; Ma alla sua ex moglie, anche se non sono divorziati, cosa spetta in termini ereditari?

salve
volevo farle una domanda son sposata con mio marito da 3 anni e abbiamo un figlio di due le volevo chiedere mio marito a una figlia da una relazione precedente andata male la bambina e ricosciuta ma loro non si son mai sposati…quindi la mia domanda e questa venendo a mancare mio marito come funzionerebbe la situazione dell'eredità quanti diritti avrebbe la figlia sulle nostre cose oppure su ciò abbiamo messo da parte essendo io sua moglie non andrebbe tutto a me finchè sono in vita?

Salve,
convivo con una ragazza rumena che ha avuto un figlio da una precedente relazione in romania senza essere sposata. Il mio quesito e' il seguente. In caso di nostro matrimonio con nascita di un figlio, il figlio naturale di lei che e' in romania partecipera' comunque alla successione? Puo' essere escluso tramite testamento? Grazie per l'attenzione
Dario

Alla successione di chi?

Il figlio parteciperà alla successione della madre (salvo che leggi rumene, che ovviamente non conosco, possano evitarlo anche se bisogna tenere presente l'art. 46 – e i seguenti – della legge 218/1995) ma non alla tua in quanto non è tuo erede, salvo che tu decida di lasciargli la quota disponibile.

Nel '92 mi sono sposata e dopo 10 anni ho avuto due figli. Da un anno sono in fase di separazione giudiziale. A distanza di 8 mesi dalla prima udienza il mio ex-marito ha avuto una bambina con la donna per cui ha chiesto la separazione. Mi chiedo: i miei figli erediteranno in parti uguale alla sorellina, dai beni dei nonni paterni e dal padre?. Premetto che il mio ex ha due fratelli, il più grande ha un figlio maggiorenne che ha già ricevuto una donazione dal nonno e il fratello più piccolo ha due figli minori come i miei.

Bisognerà vedere la situazione che ci sarà al momento in cui si aprirà la successione del tuo ex, in quel momento lui potrebbe essere diventato, dopo aver divorziato da te, il marito della nuova donna e la figlia così sarebbe legittimata per susseguente matrimonio. Inoltre ci potrebbero essere altri figli. Non ha senso fare approfondimenti di questo genere adesso, non molto almeno.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6

Buongiorno,
Il mio caso è questo: mio padre si sposa in giovane età con una donna americana che dopo otto mesi l’abbandona, in seguito mio padre ha due figli dalla mia prima mamma, la donna con cui convive, nei primi anni ’70 io e mia sorella otteniamo il cognome di nostro padre. In seguito mio padre sposa un’altra donna che diviene di fatto la mia seconda mamma, io e mia sorella andiamo a vivere con lui. 30 anni dopo mio padre divorzia. La mia seconda mamma è venuta a mancare. Volevo sapere se io e mia sorella abbiamo diritto all’eredità della nostra seconda mamma e come si divide rispetto a nostro padre e alle due sorelle della nostra seconda mamma. Grazie.

Grazie per la risposta.
Provo a chiarire meglio il caso. Dopo il primo matrimonio mio padre inizia una convivenza. Da questo rapporto nasciamo io e mia sorella. In seguito mio padre si sposa con una terza donna (che noi consideriamo la nostra seconda mamma). Io e mia sorella andiamo a vivere con loro. Dopo diversi anni mio padre divorzia e si sposa con una quarta donna. La terza donna di mio padre (nostra seconda mamma) viene a mancare. Volevo sapere se io e mia sorella abbiamo diritto all’eredità della nostra seconda mamma e come si divide rispetto a nostro padre e alle due sorelle della nostra seconda mamma. Grazie.

Salve, le espongo di seguito il mio quesito: Dalla convivenza mia e del mio compagno(figlio unico) è nata mia figlia di anni 5 da lui riconosciuta e quindi figlia naturale.
il mio compagno che è deceduto era separato con 1 figlio( legittimo). In caso di morte dei suoi genitori, tutt'ora in vita, mia figlia avrebbe diritto all'eredità loro in concorso con il figlio legittimo o non le spetta nulla?
Oggi il mio avvocato mi ha detto che i nonni dovrebbero far testamento altrimenti non le spetta nulla. Da quello che ho letto in precedenza non mi sembra così, non ci capisco nulla, mi aiuta a capire per favore? Grazie.

È il problema della validità della parentela naturale, non prevista direttamente dal codice civile, problema costantemente in evoluzione e che probabilmente nei prossimi anni troverà una sua regolamentazione, c'è un progetto di legge al riguardo di cui abbiamo parlato anche nel blog. Per sicurezza, frattanto, meglio fare formale testamento.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
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ebook http://goo.gl/pUJx6

Buongiorno. Le espongo di seguito il mio quesito: madre e padre sposati regolarmente con due figli divorziano. Il padre si rifà una vita con un'altra donna e con cui ha poi avuto un figlio naturale in quanto non sposati. Il padre non ha beni immobili solo un conto corrente ed una attività aziendale di cui è unico proprietario. La compagna del padre però gestisce il conto corrente che è cointestato e la parte amministrativa dell'azienda. In caso di morte del padre, in quale modo i figli (naturali o legittimi che siano) possono pretendere la somma di denaro depositata in banca (non ho idea a quanto possa ammontare in quanto non tengono al corrente nessuno dei figli suoi loro "affari")? Per quanto riguarda invece l'attività del padre, in caso di morte del padre stesso, deve essere chiusa oppure viene ereditata dai figli? Nel caso in cui invece ci fossero solo passività (ripeto i figli non sanno niente perchè il padre e la compagna li tengono allo scuro di tutto) e gravi debiti con l'erario (di cui sospetto fortemente) i figli sono obbligati al pagamento anche se l'attivo è inesistente (l'azienda è di tipo artigiana e oltre a qualche attrezzo da lavoro non c'e altro nè capannoni, nè uffici, nè magazzino, nè automezzi, niente)? Se invece il padre dovesse vivere (ora gode di una buona salute) ma in condizioni economiche di forte disagio (lo prevedo perchè non si è mai pagato nè una pensione all'Inps nè un'assicurazione) i figli sono obbligati al suo mantenimento? In tutta questa faccenda la compagna può raccogliere solo gli onori e non gli oneri? Spero di essere stata chiara. La ringrazio e le auguro Buona Pasqua.

Il quesito è abbastanza chiaro, e ringrazio per gli auguri di Buona Pasqua che contraccambio di cuore, ma per rispondere ad una serie così numerosa e approfondita di quesiti mi ci vorrebbe un'ora e mezza, cosa che non posso fare in questa sede di «commenti», dove interveniamo sempre a tempo perso per dare solo qualche spunto. Vista la complessità, ma soprattutto l'importanza della materia alla tua attenzione, ti consiglierei di acquistare al più presto una consulenza, da noi http://consulenze.solignani.it o da qualsiasi altro legale di tua maggior fiducia o comodità, solo in questo modo, credo, potrai approfondire adeguatamente questi importanti profili in modo da avere qualche criterio anche per come muoverti meglio. Se non hai urgenza di avere una risposta, puoi provare a mandare la tua domanda alla redazione, da questo form https://blog.solignani.it/info/contatti/, se ritenuta di interesse generale sarà pubblicata con una risposta, la cosa naturalmente è del tutto gratuita.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
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Ho una figlia di 2 anni che vive con la madre ,l'ho riconosciuto e porta il mio cognome(dopo 5 anni di convivenza senza sposarsi).ho comprato casa intestata soltante a me stesso e senza garante.
In caso di mio decesso a chi spetta la mia casa?Ho i gneitori in vita (e in forma)euna sorella maggiorenne.Ringrazio in anticipo.

Salve.
Vorrei porre una domanda, che mi disturba tanto…

Mio marito tanti anni fa avuto un figlio fuori matrimonio, che non è stato mai riconosciuto.
Da un anno abbiamo iniziato a conoscerci, ma io non ho tanta fiducia su onesta del ragazzo.
Se indomani questo figlio di mio marito verra a pretendere eredità, come potrei protegere mia figlia riconosciuta e nata dal matrimonio, che ha 10 anni?
Tante grazie.

Se questa persona è figlio biologico di tuo marito può chiedere ed ottenere l'accertamento giudiziale della paternità, con tutti i diritti, anche successori, che ne conseguono e questo è ovviamente un diritto che non può essere limitato o compresso a favore di altri figli, avendo tutti i figli gli stessi diritti.


cordialmente,

tiziano solignani, da Mac

~ book, ebook 

Vorrei porre una domanda… preventiva.

I rapporti fra me mia madre e mio fratello sono pessimi e inesistenti, e temo che in caso di morte di mia madre mio fratello non m'informerebbe del fatto.
C'è un qualche obbligo, da parte di mio fratello di informare anche me?
Cioè, in quanto avente diritto alla quota di riserva (legittima?) chi avrebbe il dovere di informarmi della morte di mia madre?
Grazie per la risposta

Roberto

salve vorrei un consiglio..sn rimasta vedova cn 2 figli nati dal matrimonio oggi maggiorenni ma ke vivono cn me casa di mio marito comprata dopo il matrimonio. oggi convivo cn il mio compagno e aspetto un bambino.i miei figli credono ke.. il babi ke nascera'fara' parte di qst casa?nn voglio ke abbiano problemi in futuro essendo la casa di loro padre credo ke sia giusto ke appartenga a loro x il loro futuro. vorrei fare un atto di propieta' cosa mi consiglia?attendo risposta grazzie

e allora che cosa vuol dire la risposta che ha dato Antinisca Sammarchi patrocinatore legale di questo forum nel primo messaggio ?
Dovreste correggere la risposta che ha dato a quella povera Francesca che ora non sà………..

Salve, oggi sono stato da un legale matrimonialista che ci ha messo dei dubbi sull'effettiva possibilità di ereditare dai nonni paterni in caso di mia morte prematura.
Cerco di spiegare meglio:
Siamo una coppia non sposata che ha avuto 2 figli, regolarmente riconosciuti, ma non siamo sposati.
Leggendo su vari giornali e riviste ci è venuto un dubbio, e se io padre venissi a mancare, magari per un incidente, ai miei figli spetterebbe oltre alla MIA eredità, anche quella dei miei genitori (i nonni) ?
Questo avvocato ci ha detto che non ci sono legami di parentela fra i miei figli e i nonni, e che l'asse ereditario si fermerebbe a me, a meno che i nonni, non facciano testamento in vita in cui dichiarino che in caso di mia morte prematura, la LORO eredità debba passare ai miei figli, altrimenti i miei figli non vedrebbero nulla, ma l'eredità verrebbe divisa in parti uguali agli altri 2 fratelli che ho (siamo 3 figli).
Ora mi chiedo, leggendo tutti i commenti che avete scritto, c'è un articolo del codice civile che sancisce questa ugualianza fra figli legittimi e naturali in caso di eredità dei nonni ? Io non ci sto capendo più nulla…. Vi pregherei di farmi luce e mostrarmi quali articoli del C.C. possano essere inerenti l'eredità dei nonni verso i nipoti "naturali".
Grazie mille e scusate se sono stato troppo prolisso.

Ha ragione il legale che avete consultato ed è francamente una ingiustizia, una ferita che oggigiorno, che ci sono sempre più figli naturali, si apre sempre più. Il Governo ha licenziato una riforma al riguardo che tuttavia dovrà poi essere approvata dalle Camere. Tra qualche giorno scriverò qualcosa in merito sul blog.


cordialmente,

tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/

~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/

Scusate se insisto nei confronti di uno zio defunto che non ha fatto testamento, non ha figli , ne coniuge, i nipoti naturali sono equiparati a quelli legittimi sul piano ereditario? Il ddl del marzo 2007 presentato dal ministro bindi che scopo aveva?
Aiutatemi è veramente importante per me.Grazie

Salve
Sono in attesa che il giudice emetta la sentenza di riconoscimento di paternità (il dna è risultato positivo).Purtroppo mio padre ora è in rianimazione e versa in gravissime condizioni. Le mie sorellastre già si stanno muovendo per "nascondere quanto piu possibile" e si stanno comportando come se mio padre fosse già morto. Ho letto che quando c'è una causa di riconoscimento in corso la successione all'eredita viene sospesa.Ma chi avverte ,il notaio incaricato della successione ,dell'esistenza di tale causa di riconoscimento di paternità? devo informare gli eredi legittimi della causa in corso? Se i figli legittimi nascondono la mia esistenza ed ereditano, io sono obbligato ad intentare un altra causa per subentrare all'eredita?

Vi ringrazio immensamente qualora vogliate rispondermi.

Caso interessante. Non necessariamente la successione sarà gestita da un notaio, specialmente se non esiste testamente non è certo obbligatorio andarci. Per il resto, ti consiglierei di mandare una lettera di diffida agli altri coeredi a voler disporre dei beni che in futuro potranno far parte dell'asse, anche se una simile iniziativa ha qualche dubbio di fondo abbastanza considerevole dal momento che tu non hai ancora diritti sull'asse stesso, non tanto per il fatto che non è ancora stata emessa la sentenza di accertamento del rapporto di filiazione, quanto per il fatto che la successione non si è ancora aperta perchè tuo padre è ancora in vita. Forse si può valutare un sequestro di tipo cautelare, ma è una cosa che va studiata molto bene, può anche darsi che, appunto perchè la successione non si è ancora aperta, non sia nemmeno ammissibile in diritto. Ti consiglio di parlarne a fondo con il legale che ti sta seguendo la causa di accertamento della paternità o, se non ti dà fiducia, con un altro esperto di successioni e/o diritto di famiglia.


cordialmente,

tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/

~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/

Mi sono dimenticata di dire che che il defunto non ha fatto testamento.E' vero che i nipoti " naturali" possono,al pari dei figli naturali, essere liquidati dagli altri eredi con una somma in denaro? Mi aiuti a capirci qualcosa.Grazie

Potete aiutarmi a capire a chi spetta l'eredità di tizio deceduto lo scorso anno che non ha figli nè coniuge nè ascendenti,ma ha una sorella, 2 nipoti figli legittimi di un fratello premorto 20 anni fa e altri 2 nipoti figli naturali riconosciuti di un altro fratello premorto 50 anni fa.Per questi ultimi 2 nipoti chiamiamoli naturali
opera l'istituto della rappresentanza o sono esclusi dall'eredità in quanto non parenti per legge del defunto?
Grazie per qualsiasi informazione .

vorrei porre un quesito: mio zio deceduto, vedovo senza figli legittimi, ha lasciato tutti i suoi beni alla figlia naturale che porta il cognome di quello che almeno anagraficamente risulta essere il padre.
La sorella ed i nipoti consanguinei del defunto hanno dei diritti sul patrimonio che ha ereditato " la figlia " naturale ?
Grazie se vorrà rispondermi.

Vorrei sapere una cosa molti anni fa circa sei anni fa ho conosciuto un uomo abbiamo vissuto insieme per tre anni poi litigando ci siamo lasciati ma io sono rimasta in cinta ho avuto una bimba . Ora ha sei anni . Mia figlia non ha il cognome del vero padre ma del mio attuale marito . Circa due anni fa ho saputo che e morto il vero padre che a sempre dato circa duecento euro per la bimba a nero alcuni suoi amici e sua mamma deceduta dopo due anni lo sapevano che mia figlia era di suo figlio ora io chiedo ce qualcosa chemposso fare visto che il padre e deceduto con un aliante e la mamma del padre sono deceduti per malattia e l'unica eerede sarebbe mia figlia non riconosciuta ma con testimoni che sapevano dalla sua presenza che posso fare ?

Se la bambina porta il cognome del tuo attuale marito significa che adesso ha lo status di sua figlia quindi non puoi fare la causa per l'accertamento della paternità naturale, ma bisogna prima fare il disconoscimento di quello che attualmente figura come padre. Una situazione molto complessa ti consiglio di parlarne adeguatamente con un legale di fiducia, non trascurare la cosa.

Scusate se insisto nella domanda; la madre dei figli di primo letto non ancora divorziata in base a quali motivazioni, se sono necessarie motivazioni, può opporsi alla procedura di legittimazione dei figli naturali avuti dallex marito con un'altra donna? E' tenuta a portare argomenti forti e convincenti o le basta dire: no perchè sennò i miei figli perdono qualcosa?

Anche perchè gentile avvocato, è vero che i figli naturali ereditano come i legittimi però primo, come ho già detto, non ereditano da eventuali fratelli, cugini, zii (e talvolta non sono cose da poco) del genitore secondo poi ( e le chiedo conferma) mi pare di aver sentito che se il padre lascia in eredità ad esempio case e beni strumentali i figli legittimi possono scegliere, unilateralmente, se liquidare i fratelli unilaterali in denaro in caso vogliano tenersi i beni solidi. E anche questa, almeno affettivamente, può non essere una cosa da poco.

(Vorrei in pratica capire fino a che punto si spinge la discriminazione ipocrita di sapore disgustosamente cattolico, tra figli, visto che la barzelletta che raccontano è quella che oramai, alleluja la legge voluta da Bindi equiparava le due posizioni cosa assolutamente falsa a quanto sta emergendo anche da questo dibattito).

Certo, ma se venisse legittimato sarebbe erede anche dei fratelli del padre che, se fossero senza coniuge e figli e con , ad esempio, proprietà immobiliari, lascerebbero le sostanze in eredità, qualora il fratello/padre morisse prima, solo ai nipoti legittimi e non ai naturali.
Dunque la domanda rimane: a Sempronia è sufficiente dire no non sono d'accordo alla legittimazione dei figli del mio ex oppure deve portare dei motivi seri e soprattutto oggettivi (non legati dunque solo alla sua avidità/presunto desiderio di tutela dei suoi figli?) per opporvisi?

Scrivo qua una domanda che mi ha suscitato la lettura della vostra scheda.
Si dice che nella procedura di legittimazione dei figli naturali se esiste una Sempronia che ha avuto precedentemente (supponiamo in un precedente matrimonio) dei figli quindi legittimi da Caio che adesso vuole legittimare (non potendosi sposare perchè non ancora trascorsi i tre anni della separazione e quindi non potendo chiedere il divorzio) insieme a Tizia i figli avuti dalla loro unione, la Sempronia di turno si può opporre.
Ora. Parlando con semplice e quasi indubbio realismo: una donna che ha avuto dei figli dall'ex marito è quasi certo che si opporrebbe ad una procedura che in buona sostanza "toglierebbe" qualcosa ai suoi figli, in favore dei figli di un'altra donna. Mi chiedo dunque, di fronte a questo tipo di obiezioni (praticamente certe e che perciò mi fanno sospettare una certa ipocrisia nella procedura in questione) come si comportano di solito i Tribunali? Voglio dire, è sufficiente che Sempronia dica: no io mi oppongo alla legittimazione dei figli naturali del mio ex marito perchè non voglio che sia intaccata l'eredità dei miei figli per sbarrare la strada o la Sempronia in questione deve portare degli ottimi motivi a sostegno del suo eventuale diniego?

qualche mese fa moriva quella che abbiamo sempre ritenuto essere la nipote (in quanto figlia della sorella) di mio nonno. non avendo nè figli, nè coniuge, l'eredità è stata ripartita tra i parenti esistenti, compresa mia madre ed i miei zii (cioè i figli di mio nonno, defunto, zio della oggi defunta). ora, nelle more, è stato scoperto che mio nonno in realtà non nacque dal matrimonio, ma da madre sconosciuta, mentre il padre lo riconobbe alla nascita; padre che era lo stesso della madre della oggi defunta.
mi chiedo: mia madre ed i miei zii avevano diritto a partecipare all'eredità?
ho letto di un disegno di legge del 13 marzo 2007 circa l'equiparazione tra "parentela legittima" e "parentela naturale". ha qualche rilevanza?
grazie

Sto cercando di analizzare una situazione che sembra non avere via d'uscita.
Per farla breve la situazione è questa:
Il signor A. divorziato con due figli, ha convissuto dopo il divorzio con un'altra donna (deceduta ance lei) dalla quale ha avuto altri 2 figli, che ha riconosciuto.
Uno di questi due è deceduto.
L'eredità a chi va devoluta? ereditano anche i figli legittimi che ha avuto dal precedente matrimonio in quanto "fratelli unilaterali"?
P.S. anche la signora con la quale conviveva era divorziata con un figlio legittimo.

Si scusami hai perfettamente ragione….
Mi riferisco all'eredita del figlio naturale riconosciuto deceduto prematuramente…
Ti prego aiutami…è importante

La soluzione è presto trovata: art. 570 cod. civ..

"Art. 570 Successione dei fratelli e delle sorelle

A colui che muore senza lasciare prole, né genitori, ne altri ascendenti, succedono (459) i fratelli e le sorelle in parti uguali.

I fratelli e le sorelle unilaterali conseguono però la metà della quota che conseguono i germani."

I fratelli e le sorelle unilaterali sono quelli che hanno in comune un solo genitore. Quelli germani sono quelli che hanno in comune entrambi i genitori.

1) Quindi secondo te, il fratello del defunto, nonostante sia un "figlio naturale" (non essendoci stato sposalizio tra i genitori) riveste COMUNQUE e senza alcun dubbio la posizione di "Fratello unilaterale" dei figli legittimi che il padre ebbe con il precedente matrimonio?Affinchè si crei questa "parentela", non si necessita che il padre si risposi?
2) E quindi, visto il caso concreto, non ti sembra paradossale,- se è vero che l'eredità segue quello che affermi tu – che il fratello del defunto percepisca un quota di eredità inferiore a quanto percepiscono gli altri fratelli unilaterali che per quanto sia, sono totalmente estranei al nucleo familiare del de cuius?
Mi spiego meglio….la divisione dunque sarebbe secondo l'art. 571:
1/2 al padre
2/5 al fratello germano
e 1/5 ciascuno i tre fratelli unilaterali (2 del padre e 1 della madre), che insieme dunque percepirebbero i 3/5, ovvero piu del fratello germano….mi sembra un po assurdo…
anche perchè nell'ipotesi inversa, nel caso di morte dei figli legittimi, non spetterebbe alcunchè ai naturali….
Intanto grazie della risposta

1. A mio avviso il fratello unilaterale eredita comunque anche perchè legittimo o naturale, sempre fratello unilaterale è.

2. Beh, se i fratelli unilaterali sono 3 e quello germano solo 1 mi sembra ovvio che erediti meno.
Però: chi è il de cuius (purtroppo tendi a non essere chiaro sul punto): il figlio legittimo di A. o il figlio naturale avuto dalla compagna?
Se è il figlio legittimo, il figlio della compagna (quello legittimo) non eredita alcunchè non avendo alcun vincolo di parentela.

Quanto all'ultima frase non ho capito cosa vuoi dire: capisco che tu vivi la situazione, ma devi comprendere che io non vivo la tua situazione e per poterti rispondere devo essere messa nella condizioni di poter capire bene!

Scusa ancora…
Il de cuius è il figlio naturale che "A" ha avuto dalla compagna, purtroppo morta anche lei.
Un ultima cosa dopodichè smetto di assillarti:
Quindi il figlio legittimo, in generale è privilegiato rispetto al figlio naturale giusto?
Perchè se è vero che concorre alla suddivisione dell'asse ereditario lasciato dal fratello unilaterale (il nostro decuius), non è invece vero il contrario, ovvero, come dicevo prima, il caso in cui il de cuius fosse invece il figlio legittimo( e nel nostro caso possiamo scegliere i 2 che ha avuto il padre "A" e quell'unico che ebbe la sua convivente). In questo caso, il figlio naturale non concorrerebbe alla spartizione dell'asse…giusto? non c'è dunque una disparità?

Ciao, scusa se ti disturbo ancora ma ho un altro quesito.
Sai per caso se il figlio naturale subentra per "rappresentazione" alla madre defunta?
Il caso è questo:
Antonio e Liviana convivono.
Liviana è divorziata ed ha avuto un figlio (legittimo) dal precedente matrimonio.
Mettono al mondo due figli naturali che riconoscono.
Liviana muore.
Muore anche uno dei figli naturali.
Chi eredita l'eredita di quest'ultimo?(quest'ultimo non ha figli)
Solo Antonio o, per rappresentazione alla defunta madre ,anche la sorella?

Se antonio e liviana si fossero sposati, l'eredità del figlio spetterebbe per il 50% al
padre e 50% alla sorella, ma dal momento che hanno solo convissuto come si procede?

La successione di quest'ultimo che di regola deve essere devoluta 50 al padre

Mia figlia convive con il suo compagno e da questa unione è nata quattro anni fa una bimba che è stata regolarmente registrata alla nascita con il cognome del padre. E' vero che in caso (speriamo ciò non avvenga mai ) di decesso del padre, la bimba non ha alcun diritto nell'asse ereditario? E nel caso di decesso dei nonni paterni e del padre, non ha diritto da parte dei fratelli del padre, ad alcunché? La ringrazio e cordialmente la saluto.

buongiorno avvocato,
ho trovato quasi tutte le risposte sulla successione per i filgi naturali.
ho visto che per quanto riguarda i nonni non vi è alcuna differenza. la mia domanda è sugli zii. mia figlia, nata da una convivenza e regolarmente riconosciuta, ha delle zie sia da parte di padre che di madre (cioè sorelle dei propri genitori). mentre mia sorella ha figli e quindi non si pongono problemi di successione, dalla parte del mio compagno ci sono 2 sorelle nubili e senza figli, proprietarie di case. visto che gli zii non sono riconosciuti per i figli naturali, secondo lei dobbiamo e possiamo fare un atto dal tribunale che permetta a mia figlia, unica nipote della famiglia paterna, di non avere problemi per eventuali eredità delle zie? grazie

Mi scusi ma entrambi sono rimandate alla procedura di legittimazione, quando invece leggo nei post che i figli sono già riconosciuti.
Il problema è capire come renderli "nipoti legittimi" degli zii scapoli e senza loro figli….
scusate se lo sottolineo ma interessa anche a me.
grazie

Gent. Avvocato,
recentemente ho letto qualcosa circa la legittimazione dei figli naturali, che potrebbero essere resi tali o a seguito di matrimonio tra i due genitori oppure attraverso decisione del Giudice su richiesta dei genitori. Potrebbe cortesemente chiarirmi quando e come si potrebbe ricorrere a questa seconda soluzione?

Grazie per la cortese disponibilità.

Donatella

I miei zii non hanno figli, ma hanno entrambi sorelle e fratelli.
In caso di mia scomparsa prematura mio figlio nato fuori dal matrimonio ma riconosciuto, credo che non abbia alcun diritto ereditario in mia vece, vero?
Se no come si può sanare questa situazione: con un atto notarile?

Tu non sei erede legittima pertanto non lo è nemmeno tuo figlio.

I tuoi zii, se vorranno, potranno decidere di lasciare a te o a tuo figlio dei beni per testamento, ma non sono in alcun modo obbligati a farlo.

Eredi legittimi sono solo coniuge e figli.

Mio fratello è sposato ed ha un figlio, io ne ho uno (riconosciuto) nato da una convivenza. Se dovessero mancare i miei genitori mio figlio avrebbe gli stessi diritti di mio nipote che è legittimo?
Grazie

In realtà nè tuo figlio nè i cuginetti hanno alcun diritto successorio, salvo che i nonni decidano di lasciare loro qualcosa per testamento, ma in tal caso non hanno diritto ad alcuna quota legittima.

I figli subentrano quali legittimari dei nonni solo se i loro genitori muoiono prima dei nonni.

In parole povere:

-> i tuoi genitori muoiono, siete eredi legittimi tu e tuo fratello.

-> muori o tu o tuo fratello, poi muoiono i vostri genitori, in tal caso i vostri figli subentrano pro-quota a voi genitori morti prematuramente.

Gentile Avvocato,

le scrivo per sottoporle una situazione un po' complicata. Il mio compagno ha un matrimonio alle spalle con due figlie e un figlio naturale da un'altra donna da cui si è separato tre anni fa. Questa donna vive a parigi e il tribunale di parigi ha stabilito in via amichevole che il mantenimento per il figlio naturale ammonta a 1.500 euro mensili. Con già a il mantenimento di una famiglia il mio compagno spesso non arriva a fine mese (contando che i viaggi per il bimbo anche se non stabilito ufficialmente sono a carico suo). Una sua amica avvocatessa gli aveva consigliato di proporre alla madre uno scambio: una riduzione della mensilità e lui avrebbe inserito il figlio (naturale e riconosciuto) nell'asse ereditario, previo consenso dei membri della famiglia legittima. Io ho dei dubbi, pur non essendo esperta in materia. Avrebbe senso? O il bambino è già automaticamente erede e questo scambio è fasullo?
Grazie per la disponibilità

Per il nostro ordinamento i figli sono sempre eredi (fatto salvo l'art. 463 cod. civ.).

Però è anche vero che il figlio in questione risiede in Francia e io posso solo presumere che Voi vivete in Italia non avendo Tu specificato nulla al riguardo.

Considera che se il de cuius è italiano la successione segue le regole del nostro ordinamento, mentre se è straniero residente in Italia valgono le regole stabilite dall'art. 46 Legge 218/1995.

L'unica cosa che mi sento di consigliare è di rivolgerVi ad un legale francese che Vi possa consigliare come ridurre questo mantneimento francamente molto alto, almeno per i nostri standard.

Salve, avrei un quesito da porre. Mio fretello conviveva con una donna, hanno avuto due figli nati fuori dal matrimonio che sono stati riconosciuti. Mio fratello è deceduto. La mia domanda è la seguente, qualora i miei genitori venissero a mancare entrambi oppure uno solo l'eredità loro andrà divisa tra me, che sono figlia leggittima dei miei genitori ed i figli di mio fratello? L'eredità andrà divisa in quote uguali? Grazie per la cortese risposta

Purtroppo ho anche io una domanda e non ho trovato la risposta leggendo le sue cortesi note precedenti.

Io ho due figli naturali.
Il mio compagno (che non ha altri figli) ha uno zio, a sua volta sposato ma senza figli, con diversi beni che adora i miei figli come un nonno. Sua moglie ha un nipote e un pro-nipote legittimo.

In caso di decesso del mio compagno prima e dello zio dopo, i miei figli avrebbero diritto a qualche cosa? sono equiparati agli altri nipoti o pro-nipoti dello zio in questione?:
– senza testamento:
– con testamento (e nominati in tale atto)?

le tasse sarebbero diverse nei due casi o se si fosse trattato di pronipoti legittimi?

Di può fare un atto notarile per sanare eventuali differenze di trattamento?

La ringazio in anticipo.

salve, ho una domanda da fare. Io ho due fratelli solo da parte di padre, uno col cognome di mio padre e l'altro no. Nella successione a cosa hanno diritto data che la casa è cointestata con mia madre? Se mio padre fa la donazione si può aggirare dato che questi figli quando era malato non hanno nulla per lui?
grazie

I tuoi fratelli hanno diritto alla legittima, eventualmente Tuo papà può fare testamente lasciando a tutti la quota di legittima spettante per legge e ad altre persone (Tu, Tua mamma, un amico, …) la cd. quota disponibile.

In caso di eventuale donazione a Te o Tua mamma questa sarà soggetta a collazione (artt. 724 e 737 cod. civ.) ovvero anche la donazione dovrà essere divisa con gli altri eredi.

Salve mi chiamo Monica, mio padre S. (n.1939)con mia zia L. (n.1947) sono nati dal primo matrimonio di mio nonno G., rimasto poi vedovo nel 1950, nel 1951 si è risposato con quella che io ho conosciuto come mia nonna C., sono nati 3 figli. Mio nonno G. è morto 10 anni fa e mio padre ha ereditato 2/30 del "patrimonio",mio padre è mancato nel 2006 si è aperta la successione , mia mamma mia sorella e io abbiamo ereditato i 2/30 dell'eredità del nonno g., ad agosto è deceduta anche mia nonna C..La mia domanda è questa: mia zia L. (ancora in vita), mia sorella ed io abbiamo diritto di ereditare da mia nonna in rappresentanza di mio padre? Premetto che mia nonna C. ha sempre detto che voleva che i beni venissero divisi in parte uguale per i 5 figli (3 suoi e 2 precedenti nozze del marito) ma senza scrivere un testamento…
Grazie per l'attenzione e La ringrazio
Monica P.

Buongiorno.
Avrei un quesito da porVi.
Nel caso di ritrovamento di un testamento di una signora vedova e senza figli la quale abbia istituito erede, tra gli altri, un suo zio, nell'ipotesi in cui muoia lo zio, i figli dello zio possono succedere allo zio stesso?
grazie.

Ho due bambini avuti con il mio compagno. Nel caso in cui il mio compagno venga a mancare prima dei sui genitori, è vero che, in mancanza di un testamento, la sua eredità viene divisa tra i suoi genitori e i suoi due figli naturali?

Molte grazie per la risposta, mi consola sapere che il qualunque caso mio figlio un domani potrà richiedere la sua quota (anche se spero che non sia necessario).

Prestate veramente un servizio utile e competente!

Di nuovo grazie

Maria Suatoni

Non è necessario far testamento in quanto comunque, in assenza id testamente, si potrà reclamare la quota di legittima.

Se, invece, il testamento violerà la quota di legittima potrà essere impugnato.

In ogni caso ti indico le quote (tieni presente che la situazione va sempre analizzata nel concreto, quindi prendile con il dovuto beneficio del dubbio):

-> senza testamento:
2/3 al coniuge
1/3 ai genitori, fratelli e sorelle (o loro eredi)

-> con testamento:
50% al coniuge
25% ai genitori, fratelli o sorelle (o loro eredi)
25% quota disponibile.

Ha ragione, mi scuso!
Lo zio è sposato, ma non ha figli (e non ha intenziona di averne).
Non credo abbia fatto testamento e non è al corrente di questa "diseguaglianza" tra i suoi nipoti (entrambi figli del fratello defunto).

Se ho capito bene l'unica cosa da fare sarebbe chiedere allo zio di segnare anche questo nipote in un testamento?

Grazie molte
Maria Suatoni

Mi spiace ma è impossibile rispondere alla domanda in quanto non dici la cosa più importante: lo zio in questione ha degli eredi? Coniuge, figli, ….

In ogni caso, si potrà rispondere adeguatamente alla Tua domanda solo quando lo zio verrà a mancare e verificare anche la presenza di un eventuale testamento.

Anche io avrei un problema inerente alla questione: ho un figlio legittimo riconosciuto che attualmente ha 21 anni. Io e suo padre ci siamo lsciati quando era piccolo e lui si è risposato e ha avuto un altro filgio. Purtroppo il padre è morto prematuramente lo scorso anno. Chiaramente mio figlio eredita al pari del figlio avuto dal matrimonio, ma anche la nonna e lo zio paterni hanno dei beni (e non ci sono altri eredi oltre al fratello di mio figlio, quello nato nel successivo matrimonio). Se ho capito bene mio figlio erediterà dalla nonna (il nonno è morto da molto tempo), ma non dallo zio.
C'è qualcosa che si può fare perchè mio figlio abbia ciò che gli spetta? Non volgio che venga rubato nulla, ma suo padre lo adorava e certamente non avrebbe voluto per nulla al mondo che questo figlio fosse discriminato.

Grazie per la risposta e per questo servizio molto importante che rendete

Maria Suatoni

Gentilissimo Avv. Solignani,
grazie mille per la sua onesta intellettuale: avere il coraggio di dare un parere e di ammettere eventuali errori è molto più professionale di non esporsi mai come fanno tanti "professionisti".
Ancora grazie per il servizio gratuito che offrite tramite questo sito.
Cordiali saluti.

Vengo a rispondere dopo alcune vicende tortuose di questo thread, copmreso un tizio che si è divertito a pubblicare un commento a nome di un altro e un errore da parte mia – ho imparato qualcosa anche io in questo caso.

Allora, per Pasquale, la soluzione potrebbe essere chiedere una autorizzazione del giudice tutelare, esponendo la situazione e l'assurdità, come dici tu, della differenziazione tra cugini legittimi e naturali.

Al di là dell'autorizzazione per compiere queste operazioni, comunque tu non sarai successore di tuo cugino, per legge.

Scusa del ritardo e degli errori.

Conosco questa situazione in Italia. Qualcuno è in grado di dirmi se la legge francese prevede la stessa cosa, ossia che il figlio naturale non acquisisce parenti dai genitori, in particolare non acquisisce i cugini?
Grazie

Mio cugino , figlio naturale della sorella di mio padre, che viveva solo a Roma, è morto da solo in casa, ed il cadavere è stato scoperto qualche giorno dopo, per l'intervento dei colleghi d'ufficio allarmati dalla sua prolungata assenza. Venuto a conoscenza del decesso attraverso la televisione, mi sono attivato per organizzargli i funerali, ovviamente a mie spese, per un dovere morale. So che la legge non riconosce come parenti i "cugini" dei "figli naturali", per cui non so se, d'accordo con gli altri cugini, esiste un qualche modo per poter entrare nell'abitazione del defunto, alla ricerca di un eventuale testamento a favore di chicchessia, e/o recuperare ricordi di famiglia (fotografie, scritti etc) che so il defunto conservava con affetto. In poche parole esiste una via legale per superare questa assurdità che non riconosce nessun rapporto di sangue così stretto solo perchè questo poveretto era nato da una made nubile? La ringrazio per la risposta che potrà darmi. P Dellisanti

Se leggi bene il post vedrai che i nonni non devono far alcun testamento a favore del nipote in caso di prematura morte del figlio.

Diverso è il discorso, affrontato ugualmente nel post, nel caso in cui il nonno voglia lasciare qualcosa al nipote anche se il figlio è in vita: in tal caso deve sempre fare testamento – sia in caso di nipote legittimo che naturale – perchè il nipote non è mai erede del nonno (se non, come detto, in caso di morte prematura del genitore).

Per quanto riguarda le tasse di successione Ti devi rivolgere ad un commercialista e comunque sono cose che cambiano sempre molto rapidamente per cui non è detto che ciò che vale oggi valga tra un anno.

Io non capisco perchè allora viene detto che i figli naturali non hanno altri parenti che i genitori per quanto riguarda i diritti di successione. In caso di morte dei genitori i nonni per poterli far diventare eredi devono stilare un testamento in loro favore?Ed in tal caso le tasse relative sono superiori a quelle di un nipote legittimo?

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