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spese ordinarie e straordinarie

Separato da un anno in regime di affidamento condiviso, mi ritrovo a dover fornire alla mia ex moglie oltre ad un assegno per i figli la partecipazione alle (cito le parole dell’atto) “spese straordinarie mediche e scolastiche in ragione del 50%”. Vorrei sapere se esiste una tale distinzione e se i libri scolastici sono da considerarsi una spesa ordinaria o straordinaria. In occasione dell’apparecchio hai denti ho partecipato senza far polemiche ad una spesa che era evidentemente straordinaria, ma mia moglio ogni spesa la ritiene straordinaria, mentre a me sembra che i libri scolastici facciano parte del corredoe e quindi siano da considerare ordinari. Esiste qualche sentenza di cassazione al proposito. Avete consigli? (Giovanni, via posta elettronica)

Non capisco a cosa Ti riferisci quando dici “vorrei sapere se esiste una tale distinzione” per cui nel caso in cui la mia risposta non Ti risulti chiara lascia un commento qui sotto.

Per quanto riguarda i libri di testo, tale spesa rientra sicuramentenel novero delle spese straordinarie.

Le spese ordinarie sono quelle che devono essere affrontate quotidianamente o quasi per i figli, mentre sono straordinarie quelle che eccedono l’ordinaria amministrazione.

I libri scolastici, dovendo essere acquistati all’inzio dell’anno scolastico, rientrano nelle spese straordinarie proprio perchè non fanno parte dell’ordinaria amministrazione.

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Di Antinisca Sammarchi

Avvocato tra Casalecchio di Reno (dove vivo) e Vignola. Convivo e abbiamo la fortuna di avere la compagnia di due splendide gatte europee, Triplette e Mimì.

17 risposte su “spese ordinarie e straordinarie”

buona sera volevo un chiarimento se è possibile sono separata con 2 figli percepisco un assegno di 400 euro x tutti e 2 i figli anche se il tribunale ne ha decisi 600 più le spese extra.volevo sapere se le spese x la mensa scolastica rientrano nelle spese extra o no.grazie

Sono legalmente separata da quattro anni con affido condiviso, ma mio marito spesso e volentieri non esercita il suo diritto di visita, quando i bambini sono ammalati non se ne prende mai ura e quest'anno ha ottenuto dall'amministrazione dell'Aeronautica Militare per la quale lavora, di partecipare ad una missione di in Afganistan che lo ha tenuto lontano da casa per sette mesi.
Naturalmente in tutte queste occasioni ho dovuto fare spesso ricorso all'ausilio di una baby sitter alla cui spesa però mio marito si rifiuta di partecipare. Vorrei sapere se ha ragione.
Grazie

Bisognerebbe conoscere anche l'importo del mantenimento ordinario, il costo mensile della baby sitter e così via per dare un giudizio più preciso, però, in linea di principio, i giudici tendono a ritenere che il diritto di visita che spetta al genitore non affidatario o collocatario, cioè tuo marito in questo caso, sia anche un dovere nei confronti dell'altro genitore, in mancanza di ottemperanza al quale lo stesso altro genitore può chiedere il risarcimento del danno ai sensi dell'art. 709 ter cpc, c'è una sentenza del Tribunale di Reggio Emilia relativa ad un caso in cui un figlio portatore di handicap era stato lasciato gravare interamente sulla madre, ne parlo nel mio libro /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/.


cordialmente,

tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/

~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/

Mio marito passa un assegno di mantenimento di € 600,00 a fronte di un suo stipendio di €2200,00 ca. e un mio stipendio di € 1200,00 ca.
La babysitter costa € 9,00 all'ora, ma non è possibile stabilire un incidenza media mensile, visto che me ne avvalgo solo al bisogno.
Nello specifico durante il periodo di vacanza scolastica che i bambini hanno trascorso nell'estate 2010 (cioè quando il papà era in Afganistan) i bambini hanno frequentato i centri estivi anche nelle tre settimane che secondo la sentenza di separazione avrebbero dovuto trascorrere con il padre. In particolare per una di queste tre settimane, essendo i bambini molto stanchi visto che anche al centro estivo dovevo accompagnarli in tempo utile per potermi recare al lavoro, mi sono avvalsa dell'ausilio della babysitter per consentire ai miei figli di riposare un po'.
Per queste tre settimane ho chiesto il rimborso dell'intero importo sostenuto (circa € 250,00 settimanali, complessivi per i due bambini), lui invece sostiene di non dovere nulla per babysitter e pretende di fare a metà anche per i centri delle altre due settimane.
Faccio presente che nel primo anno di separazione, il mio secondogenito aveva circa un anno e mezzo e di comune accordo col padre (prima che ci separassimo) si era optato per la babysitter in luogo del nido, giacchè non avendo NESSUN PARENTE che potesse darci una mano nei casi di emergenza (vedi malattie del bimbo, che peraltro a quell'età frequentando il nido sono assai frequenti) ci saremmo trovati in seria difficoltà. Ciononostante questo costo (€ 850,00 mensili) ricadde interamente su di me. Ero io che dovevo andare a lavorare ed avevo bisogno di servirmene!!! (ma anche lui andava a lavorare)
Le sarei grata se potese aiutarmi a fare chiarezza e anche a capire a cosa serva avere addirittura un Ministero per le "pari opportunità"
Grazie.
Cordiali saluti

Mi potete chiarire se nelle spese straordinarie per un bimbo di 4 anni è contemplata anche la retta mensile della scuola materna
Grazie

ho due figli 12 e 16 anni, volevo sapere se è giusto chiedere il 50%al coniuge delle spese dei libri d'istruzione ( testi scolastici) e delle lezioni private di recupero.
grazie

Nel protocollo spese straordinarie adottato dai Tribunali di Bergamo e Brescia le spese per il libri di testo e corredo scolastico di inizio anno SONO spese straordinarie e sono da corrispondere, purché documentate, anche se non concordate.
Quanto alla baby sitter, è considerata spesa straordinaria e va ripartita al 50% ma solo se concordata.

Ciao a tutti, mi trovo in una situazione difficile e vorrei sentire un parere più esperto in queste situazioni. Vivo da più di un anno con ilo compagno il quale ha un figlio avuto dalla predente relazione di convivenza durata due anni, ormai lei se ne è andata da circa 8 anni. dalla loro relazione è nato un figlio che ora ha 11 anni. il mio compagno ha versato all'inizio un assegno di mantenimento di 250€ poi il bimbo è cresciuto lei non lavorava e gli ha mandato una lettera da un avvocato per una richiesta delle spese "straordinarie" che lei aveva fatto (asilo, libri, pulmino, mensa sclastica, acquisto medicinali di tutti i giorni… )insomma una lista di spese con finale una cifra che si aggirava sui 3.000€ lui si è lamentato perchè erano troppi e secondo lui presentavono voci che non erano straordinarie quali la manse scolastica l'iscrizione alla squadra calcio le medicine tipo tachipirina ecc.. ne è uscito che lei insieme all'avvocato gli hanno chiesto un assegno di 500€ mensili che versa ormai da 5 anni (preciso che percepisce una paga di 1.400€ mensili)… ora però anche questo non le basta più e gli continua a mandare tramite foglietti anonimi portati dal figlio quando sale, richieste di rimborso per il CRE, per la mensa scolastica per la persona che lo aiuta a fare il compito ecc… ora lei convive con un'altro dal quale ha avuto un'altro figlio e ha iniziato a lavorare, è giusto che continui a chiedere sempre di più? sono mesi che ormai che fra assegno e ltre richieste le versa più di 600€ mensili e non le basta. Questo tenendo conto che comunque se noi vorremmo rifarci una vita e pensare di avere un figlio o comprarci casa ci rende la cosa impossibile, anche io sono separata e con una figlia ma a parte le spese dentistiche e scolastiche (acquisto libri e scuolabus) non ho mai chiesto altro ai 300€ che il mio ex marito mi versa per la figli e l'ho sempre trovato giusto così siamo due operai e la paga è quella che è per entrambe… Secondo voi cosa dovrebbe fare il mio compagno per evitare di farsi scoppiare il fegato ogni volta che vede un foglietto in mano al figlio? tenuto conto che una sentenza del giudice non c'è mai stata come è più corretto comportarsi?

A mio giudizio non sono spese straordinarie, tant'è vero che sono da "sostenere durante tutto l'anno", ma semmai una buona, molto buona motivazione, se adeguatamente documentata e comprovata, per richiedere la revisione delle condizioni e quindi un ammontare più alto del contributo mensile.

E invece cosa mi dite a proposito delle spese di baby sitter da sostenere durante tutto l'anno?
I bambini sono affidata in maniera congiunta ad entrambi i genitori, ma vivono con me.
Io purtroppo lavoro tutto il giorno e dovrei cercare una baby sitter che mi ritiri il piccolo a scuola e poi prepari il pranzo a tutti e tre.
Ciò mi costerebbe non meno di 500/600 euro. Credete che questa spesa possa essere ragionevolmente sostenuta da entrambi e genitori nella misura del 50%?
Grazie.

A mio avviso sono spese ordinarie.

Mi spiego meglio: ciascun genitore è responsabile del figlio durante il periodo che il figlio passa con lui, pertanto se durante il periodo che Tuo figlio è con Te sei costretta ad assumere una baby sitter questa è a Tuo carito.

Inoltre, se Tuo marito nelle giornate che passa con vostro figlio avesse necessità di chiamare una baby sitter perchè impossibilitato a stare con il figlio e non avendo altre soluzioni, Tu gli daresti il 50% di questa spesa?

Vorrei sapere se le spese di baby sitter quando la scuola è chiusa per periodo estivo, natalizio, sciopero o altro sono da considerarsi fra spese ordinarie o straordinarie, se non specificate nella sentenza di separazione. Grazie (eva) risposta posta elettronica

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