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mantenimento tra figli legittimi e naturali

Gentili avvocati, il mio quesito riguarda il mantenimento della figlia del mio compagno. Premesso che il mio compagno percepisce uno stipendio di 1.200€, ogni mese versa 400€ più la metà delle spese medico-ricreative alla madre della bambina (per un totale in media di 500€ mensili). Questo fu stabilito due anni fa presso il Tribunale dei minori di XXX quando le condizioni economiche del mio compagno lo permettevano in quanto l’intero stipendio era pulito dalle spese di vita ordinaria. Allo stato attuale questa cifra è diventata insostenibile, nel mese di febbraio del corrente anno è nato un nuovo figlio dalla nostra unione (interamente mantenuto dalla scrivente), non abbiamo la possibilità di vivere insieme perchè economicamente non ce la facciamo nè a contrarre un mutuo nè un affitto, il padre del mio compagno si è trasferito in un’altra città quindi non provvede più alle spese ordinarie della casa in cui vive il mio compagno (bollette, spesa alimentare, ecc) ed in più deve provvedere alle spese mediche della nonna anziana e malata (senza considerare comunque le spese di percorrenza necessarie per andare a lavorare che ammontano sui 200€ mensili). Chiedo pertanto se è possibile una riduzione di tale assegno di mantenimento alla figlia avuta dalla precedente unione perchè sta rendendo la situazione pressochè invivibile dal momento che ci obbliga a vivere in case separate e conseguentemente obbliga il padre a vedere una volta la settimana il nuovo figlio. Dopo diversi colloqui con la madre della precedente figlia non si è arrivati ad alcuna soluzione, non accetta in nessun modo una riduzione della quota e minaccia di chiedere un aumento. Si rende noto che viviamo del nostro solo stipendio e non abbiamo aiuti economici da parenti o genitori. Ringrazio anticipatamente per la cortese risposta. Cordiali saluti. (Francesca, via posta elettronica)

Premetto che in parte trova applicazione quanto detto qui in quanto senza un quadro d’insieme è difficile poter dire se è una cosa realmente fattibile.

Detto ciò, se effettivamente le condizioni economiche del Tuo compagno sono mutate sostanzialmente potrebbe aver titolo per chiedere una riduzione dell’assegno di mantenimento.

Tuttavia, non è detto che il Giudice consenta la modifica in quanto la bambina  nel frattempo è cresciuta e le sue esigenze sono aumentate.

Inoltre, non bisogna sottovalutare le ripercussione che una tale richiesta potrebbe avere sulla bambina: il padre e la madre si sono separati, è nato un altro figlio e il padre chiede una riduzione dell’assegno per lei.

Quello che il Tuo compagno potrebbe ragionevolmente ottenere, se non già previsto, è la concordarietà delle spese straordinarie: in sostanza entrambi i genitori devono essere d’accordo sulle spese straordinarie da sostenere (fatta eccezione per le spese mediche che sono sempre necessarie).

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Di Antinisca Sammarchi

Avvocato tra Casalecchio di Reno (dove vivo) e Vignola. Convivo e abbiamo la fortuna di avere la compagnia di due splendide gatte europee, Triplette e Mimì.

19 risposte su “mantenimento tra figli legittimi e naturali”

sono contenta che ci sono papa che pensano ai loro primi figli perche i figli non si abbandonano perche quello che state chiedendo voi a questo avvocato gli state dicendo che il primo figlio si puo accontentare con poco perche ce il secondo ma il primo figlio chi lo pensa che non a piu l’amore del padre quando viene da lavoro o pure quando va a letto pèr un bacino o quando lo accompagna a scuola per me sono pochi 600 euro perche non copre tutto l’amore che non gli puo dare perche stara a casa con i vostri figli mentre l’altro piano piano non esiste piu pensate prima di parlare vorrei vedere voi al posto di quel bambino che nasce un altro e viene buttato perche l’altra moglie chiede i soldi per il poprio figlio ma vergogna

Ho letto attentamente questo articolo e le seguenti repliche. Capisco al meglio la situazione di Francesca, e trovo anche io ingiusto che ci rimetta in questo caso il secondo figlio. Poiché è una situazione che bene o male mi riguarda, al momento no ma in futuro probabilmente sì, mi sento in diritto di pronunciarmi…
Non è giusto togliere all'altra bambina, ma neanche al secondo, così come non è giusto che molte donne che, come me, vivono con uomini che hanno avuto figli da precedenti relazioni, non possano coronare il sogno d'avere un figlio assieme perché le spese per gli alimenti non lo permettono. Non è giusto togliere all'altro, ma è forse giusto costringere il padre a vedere il figlio una volta alla settimana perché non possono vivere assieme?
Premetto di essere molto giovane e di dovermi ancora documentare a riguardo, ma lo trovo ingiusto. E lo trovo ingiusto soprattutto perché molte madri ne approfittano, pretendendo alimenti sempre maggiori quando non lavorano oppure sono…benestanti e/o impiegate statali figlie, per giunta, di famiglie molte ricche.
E' insostenibile che nuove coppie non possano crearsi una propria famiglia quando la ex può permettersi questi ed altri sfizi con i soldi del padre! Almeno, così è nel mio caso.

cari lettori, sono sollevata dal fatto che ci sono molte donne nelle mie situazioni. sono in attesa di un bambino che nascerà tra qualche settimana. il papà, con cui convivo, è separato da 3 anni ed ha due figlie una di 13 e l'altra di 11 anni. versa un mantenimente relativamente basso (250 per entrambe più gli assegni familiari e il 50% degli extra). il fatto è che la mamma guadagna un pò di più di lui, vive in un appartamento dei genitori che è in comodato gratuito, ha la casa a mare di proprietà… e ha appena comprato i mobili nuovi della casa!!). noi invece viviamo quasi interamente con il mio stipendio perchè il suo è destinato a coprire i debiti che si è dovuto fare per sostenere tutte le spese dei tre anni di separazione. Ora che aspettiamo un bimbo la mamma ha chiesto l'aumento dell'assegno di mantenimento… vuole 300 euri a figlio più il 50% delle spese!!!!
allora mi chiedo: perchè si fa un gran parlare di questi poveri padri afflitti dalle sentenze di separazione e non si riesce ad arginare il fenomeno delle ex mogli invidiose!!?
quando si sono separati lei aveva un altro e pur di ottenere la separazione senza addebito si è accollata tutte le spese e ha proposto lei tutte le condizioni che lui (ai tempi ancora innamorato) ha accettato pedissequamente.
ora che è divorata dall'invidia vuole una rinegoziazione delle condizioni senza che sia stato un evento che abbia migliorato le condizioni economiche di lui.
la mia domanda è: lo può ottenere!!??
ps.
non l'ho detto, ma "naturalmente" lui non possiede niente (neanche una macchina!) fuorchè una lunga lista di debiti (che in parte pago io!!!).
silvia

IO e il mio compagno abbiamo deciso di separarci,abbiamo due bambini molto piccoli…come donna e madre sono molto spaventata a come meglio poter riorganizzare la mia vita e quella dei miei figli,garantendo loro serenita'psicologica ed economica….ma di tanti pensieri che sto facendo,mai mi preoccupo di quanti soldi il mio ex dovra'sborsare.Penso che quando finisce una relazione importante,dalla quale nascono anche dei bambini,l'insegnamento piu'grande e'il valore e la dignita',di come si riesce a far vivere ai propri figli una situazione cosi'dolorosa…..Le uniche preghiere, che faccio al mio ex ,sono proprio quelle dettate dal desiderio di evitare qualsiasi guerra….altrimenti oltre ad essere falliti come coppia,falliremmo anche come genitori….e questo non avrebbe prezzo sulla pelle dei miei figli.
…..io ho uno stipendio veramente ridicolo,il mio compagno ha potenziali di guadagno decisamente superiori,se lui vorra'spontaneamente offrire un contributo economico a sostegno x la crescita'dei nostri figli,lo accettero',diversamente non ho nessuna intenzione di trascinarlo in tribunali con il tentativo di volergli strappare chissa'quanti euro.Io so gia'che( al di la'del suo aiuto o meno.)… faro'di tutto ,affinche'ai miei figli non manchi nulla….ma soprattutto faro'di tutto per offrire a loro quella serenita'che non abbiamo mai avuto prima….vivere con i miei figli per sempre,non ha prezzo.

….io non sono un avvocato, ma mi permetto di
lasciare un commento alle sue affermazioni.
Lei a centrato perfettamente quello che dovrebbe essere : " la sindrome della madre malevole". Nel mio caso, stò solamente cominciando a vivere questo calvario, ma credo di avere molti compagni di viaggio. Non racconto il mio caso, e non ho voglia di fare la vittima, però sto pian piano perdendo mio
figlio e purtroppo ho la senzazione che i tribunali, a parte favorire sempre le madri, non
siano in grado di capire le sofferenze di molti
papà che non chiedono altro che di stare vicino
il più possibile ai loro figli. Penso che l' unica strada per uscire da questo tunnel sia quella
di uscire dai tribunali e capire che i bambini
non hanno bisogno di quella stabilità legata allo stesso ambiente ( inteso come casa ),
come i gatti. Se mi consente il paragone, sono più come i cagnolini che si adattano a diversi ambienti ma hanno bisogno sempre di
un punto di riferimento forte, che non sono ne
la stanzetta, ne l' asilo, e neanche la scuola.
Questa e stata la mia esperienza nei miei 2 ultimi due anni di separazione.

Quando si capirà questo, e finalmente i tribunali concederanno ai padri di esserlo,
anche i conflitti, alimentati senz' altro in molti casi ad arte ( come nel mio ), per la maggior parte, andranno ad affievolirsi, perchè se a tutte queste " madri malevoli", ( e credo in italia c' e ne siano tante ) si applicasse l' affido alternato, con doppia residenza ( sembra una condanna ! ) i bambini ne gioverebbero senz' altro. L' italia purtroppo non aiuta i bambini
come altri stati europei.

Probabilmente a molte madri malevoli è legato anche un avvocato, che se non malevolo, fà di
quello che dovrebbe essere la deontologia, una
cosa piuttosto personale, e magari non solo a scopo di lucro……. ma l' italia è così.

Mi fà comunque immenso piacere che lei si accorga di come molte donne mercifichino
i propri figli non rendendosi conto dei danni
che alla fine provocano.

cordialmente

Gentili Avvocati, sono passati diversi mesi dal mio commento e non ho ricevuto nessun riscontro nè positivo nè negativo.
Devo pensare che in fondo non ho poi così torto?
Forse difronte a quelle parole si rimane in silenzio perchè non si può replicare?
Credo che anche Voi avvocati al momento della definizione di tali mantenimenti dovreste far ragionare un po queste madri avide e meschine…
Cordiali saluti.
Ing. Cristina Lodi.

Gentili Lettori ed Avvocati, buonasera a tutti.
Mi chiamo Cristina, sono mamma, lavoro come ingegnere libero professionista non meno di 12 ore al giorno e sono separata (per volere mio).
A mio giudizio, tante donne separate (con figli naturamente) sono solo un insulto all'universo femminile!!!!!
Chiedono cifre impressionanti per mantenere i figli con l'unico scopo di veder strisciare il proprio ex e con lo scopo di impedirgli di rifarsi una vita solo perchè sono donne meschine!!!
Credo che invece di passare le loro giornate a far shopping ed a fare la bella vita (tanto paga l'ex) dovrebbero cominciare a lavorare ed a pensare in prima persona al futuro dei propri figli!!!
Donne che fanno vedere i figli al padre solo dopo l'avvenuto bonifico… Donne che danno un prezzo ai loro figli!
Ma in che mondo viviamo!!!!
E' giusto che i padri vivano in macchina perchè non riescono a mantenersi a seguito di questi esosi mantenimenti e le madri non si scomodano per niente?????
Il mio ex è operaio metalmeccanico, in cassa integrazione, con che coraggio posso chiedergli 500 euro di mantenimento per il bambino????? Con cosa vivrebbe poi??? Con cosa darebbe da mangiare al bambino nato con la nuova compagna????
Ma siamo pazzi??? Come possiamo gurdare negli occhi i nostri figli quando facciamo del male volutamente ai loro padri costringendoli a dormire in macchina ed a utilizzare i bagni pubblici???
Credo che il problema non siano le leggi, il prblema sono le donne frustrate ed insoddisfatte della loro vita!!!!
Credo che queste donne siano un insulto enorme nei confronti di tutte quelle che invece si danno da fare e lavorano per dare ai figli una vita serena.
Scusate lo sfogo ma non sopprto che venga attribuito un prezzo ai piccoli.
Cordialmente, Cristina.

Gentilissima avvocato

nelle mie ricerche in Internet per cercare di capire come funzionano queste cose visto che sono innamorata di un uomo in procinto di separarsi ho trovato questa recente sentenza della cassazione che forse può aiutare Francesca sezione I civile; sentenza 24 gennaio 2008, n. 1595 che dice "I sopravvenuti, giustificati, motivi a sostegno della richiesta di revisione delle condizioni patrimoniali del divorzio possono riguardare anche i nuovi oneri familiari dell’obbligato, derivanti dalla nascita di un figlio, generato dalla successiva unione, sempre che detta insorgenza, considerate tutte le circostanze del caso concreto, abbia determinato un reale ed effettivo depauperamento delle sostanze o della capacità patrimoniale dell’obbligato stesso, apprezzato all’esito di una rinnovata valutazione comparativa della situazione delle parti. A tal fine, occorre tenere conto che il nuovo dovere di mantenimento dell’obbligato va valutato anche alla stregua delle potenzialità economiche della nuova famiglia in cui il bambino è stato generato, e quindi avendo riguardo pure alla condizione dell’altro genitore". Nonchè In senso conforme Cass. 16 maggio 2005, n. 10197, secondo cui: «I figli hanno tutti uguali diritti, sicché è onere dei genitori provvedere al loro mantenimento. Da ciò consegue che il giudice della separazione chiamato a determinare l'assegno di mantenimento dovuto per i figli nati in costanza di matrimonio deve considerare che dal patrimonio del genitore onerato deve detrarsi quanto necessario per il mantenimento del figlio naturale» che ne pensa abbiamo qualche speranza noi donne che vorremmo costruire un futuro con un uomo separato? Perchè alle donne mamme separate questo non è precluso è talmente una palese ingiustizia!!
Grazie mille

Anche sul mantenimento da 600€ non mi sento di dirTi che è senz'altro da ridurre poichè o fattori da valutare sono tanti.

Senz'altro chi corrisponde 600€ ha più possibilità di vedere ridotto l'assegno di chi versa 250€ al mese.

Progetti di legge al momento non dovrebbero essercene però anche il fatto che ce ne possano essere non vuol dire che vengano approvati in tempi rapidi.

Buonasera avvocato

non possiamo però negare che spesso i mantenimenti attribuiti ai figli di separati e, guarda caso, sempre sulle spalle dei padri sono oggettivamente esagerati ad esempio non è infrequente (se il padre è benestante) vedere che per un figlio di 4 anni alla gentil signora separata venga attribuito per il mantenimento del figlio un assegno di 600 euro pagato dal padre, oltre gli extra of course. Considerato che i figli vanno mantenuti a metà nessuno può sostenere secondo me che un bambino di 4 anni costa 1200 euro al mese. Mi sembrerebbe assurdo non diminuire assegni di questo tipo che sono francamente esosi e non ancorati alla realtà delle spese quotidiane. Detto questo bisogna anche considerare che anche quando una coppia non si separa se nasce un secondo figlio si stringerà la cinghia anche per quanto riguarda il primo o no? E allora perchè non dovrebbe valere lo stesso per un figlio nato da una relazione fuori dal matrimonio. Il figlio di separati vedrà ridursi il mantenimento perchè gli è nato un fratello cosa c'entra se il fratello è nato fuori o dentro il matrimonio???
Non so lei ne saprà più di me ma si sta nmuovendo qualcosa che lei sappia dal punto di vista legislativo per rendere le separazioni meno onerose ai padri???(mi viene da ridere poi quando leggo entrambi i coniugi hanno il diritto di mantenere lo stesso tenore di vita ahahah con una moglie che vive magari in una casa non sua non pagando niente e il marito che dorme in macchina, forse è proprio su questa frase che nascono gli abomini della nostra legge di famiglia è ovvio che se ci si separa il tenore cambierà per entrambi solo che in Italia deve cambiare solo per i padri).
grazie mille

Non sono d'accordo con Te Francesca.

Il discorso, a mio avviso, è che non si può pensare di fare un secondo figlio pensando di poter ridurre il mantenimento del primo figlio.

E' ingiusto e scorretto nei confronti del primo figlio che già vive con dolore la separazione dei genitori e in più rischia di sentirsi un peso per il padre che vuole ridurgli il mantenimento….

Io dico che prima bisogna pensarci bene anche, perchè no, da un punto di vista economico.

Scusatemi, ma sono davvero schifata da quelle che sono le leggi italiane!
Il succo del discorso è: evita come la peste un uomo separato perchè se ti balza l'idea di innamorarti e di farci un figlio il povero piccolo (per i nostri cari avvocati e giudici) sarà un infelice e non avrà diritto di vivere decorosamente come il fratellastri….
Cordiali saluti!
p.s. E pensare che mia madre è pure avvocato!!!!

E' abbastanza difficile cha accada ciò che Tu descrivi poichè nel momento in cui Tizio si costituisce in giudizio dirà che il suo stipendio ammonta ad X e che deve dare la somma Y al figlio. Quindi il nuovo assegno terrà conto della somma Y.

Nel momento in cui il Giudice stabilirà che Tizio deve la somma W al secondo figlio, Tizio potrebbe rivolgersi al Giudice per ottenere la riduzione della somma Y per il primo figlio.

Però, come Ti dicevo, io sono sempre molto restia nel consigliare di rivolgersi al Giudice per ridurre il mantenimento dei figli, casomai punto sulla concordarietà delle spese.

Cpmunque, soprattutto di questi tempi fatti di difficoltà economiche e famiglie allargate, ritengo che sia molto vero ciò che dici all'inizio del Tuo commento: che bisogna pensarci molto bene prima di mettere al mondo un altro figlio perchè poi non ci si può limitare a dire 'diminuisco l'assegno per il primo figlio'.

Buongiorno avvocato,
grazie per la risposta. In poche parole (mi corregga se sbaglio) lei vuole dire che in pratica un uomo prima di mettere al mondo un figlio con una nuova compagna deve calcolare se riuscirà a mantenerlo senza per questo abbassare il mantenimento ai figlio avuto dalla precedente unione. Della serie pensaci prima e non dopo chiedendo la diminuzione dell'assegno.
E cosa succederebbe poniamo se un giudice dei Minori attribuisce un assegno al figlio naturale che sommato a quello che deve ai figli legittimi supera nel totale l'ammontare dello stipendio dell'obbligato??
Grazie

La madre, se non convivente, potrebbe anche rivolgersi al Tribunale dei Minorenni per chiedere un mantenimento per il figlio nato dalla relazione e lo potrebbe anche ottenere, però questo nuovo mantenimento non fa automaticamente ridurre o cessare il precedente.

Quindi, se lo scopo è ridurre l'assegno precedente bisogna comunque instaurare un contenzione con l'ex moglie per la riduzione dell'assegno.

Personalmente, sono a favore della riduzione dell'assegno nei confronti dell'ex moglie (per come la penso io, tranne rari casi, non dovrebbe mai essere dovuto) ma sono altrettanto contraria, sempre salvo rari casi, alla riduzione dell'assegno di mantenimento dei figli.

Buongiorno avvocato,

forse questa cosa potrebbe essere d'aiuto alle forumiste che hanno scritto. E' vero che una compagna di un uomo separato che ha avuto da lui un bambino che però deve mantenere da sola perchè il padre non può contribuire a causa di assegni di mantenimento stabiliti in precedenza, potrebbe intentargli una causa per pretendere che mantenga anche il loro nuovo figlio? Vale a dire usare la stessa legge (i padri devono garantire il mantenimento ai figli legittimi o naturali che siano) per far valere i propri diritti di nuova compagna intentando quindi una causa affinchè al compagno sia data la possibilità di mantenere anche il nuovo figlio? Grazie

Non è vero che un nuovo figlio non conta, ma è altrettanto vero che il primo figlio non può fare le spese della separazione dei genitori.

Mettiti un attimo nei panni della prima moglie: credo che anche Tu -come la maggior parte delle persone, spesso giustamente- faticheresti ad accettare una riduzione dell'assegno di mantenimento per vostra figlia, considerato che le esigenze aumentano e la vita è cara.

Tra l'altro spesso -troppo spesso, purtroppo- è vero il contrario: tutto al secondo figlio e del primo ci si scorda, limitandosi a telefonata di auguri per il compleanno e Natale.

Ciao Francesca
sono Silvia!!Anche io mi trovo piu o meno nella tua situazione,il mio ragazzo e separato da 3anni e deve ogni mese la stessa cifra ke deve il tuo compagno all ex x il mantenimento del figlio!!!!Pienamente d accordo,del fatto ke il padre debba prendersi le sue responsabilità,ma son del tutto in disaccordo con il fatto ke l ex moglie non lavori nonostante la possibilità,e ancora,ke l ex moglie prenda delle decisioni all insaputa del padre,e ke poi il padre ne venga a conoscenza solo nel momento in cui bisogna sborsare!!!!Anke io vorrei la fortuna e la possibilità di creare una famiglia con lui,ma al momento non e possibile xke il mio ragazzo non puo mantenere economicamente un altro bambino,anke con tutta la mia buona volontà non è possibile!!!!In bocca al lupo x la tua famiglia……ti auguro kr lr cose si sistemino

La ringrazio per la cortese risposta e capisco che la situazione non è facile dal momento che i genitori erano in accordo sulla quota del mantenimento stabilita allora.
Mi sento comunque di dire che a questo punto un "nuovo" figlio non conta proprio nulla!
Se questo bambino vivesse nella miseria e non avesse la possibilità nemmeno di vestirsi non importerebbe nulla ad un tribunale! Credo che sia assolutamente ingiusto "tutto" al primo figlio e niente al secondo!
Il mio è un parere personale e con il tale non intendo assolutamente offendere chi si occupa di codeste problematiche.
Codiali saluti, Francesca.

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