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quando uno dei genitori del bambino rende la vita impossibile al’ex convivente

Un consiglio, se potete , grazie … si conoscono al mare (Casalvelino SA ) , si frequentano , rimane incinta , litigano … si rimettono insieme perche Lui promette di cambiare e Lei ormai aspetta il Bambino … ( 2007 non prende la pillola … serata in disco … mangiata -bevuta e Lui ha poi detto a me che non sapeva come fare a tenerla con se a fine estate … ) mette su casa vvelocemente anche se in affitto qui vicino alla madre (prov. VR ) per portare avanti la gravidanza … la massacra di botte , senza denuncia al 3. mese di gravidanza quando è tornata giu ( esiste un rapporto pronto soccorso doppio- 5 gg prognosi ecc. ) ,,,… si mantiene .. perchè lui è spesso senza soldi .. poi passa di nuovo per un bravo futuro padre per qualche mese .. l’ aiuta .. la assiste … poi finalmente tra su e giu e liti e riappacificazioni e promesse che non avrebbe piu tirato di coca … nasce il Bimbo … bello sano ecc. … appena in grado di viaggiare ( 40-41 giorni ) porta giu il Bimbo dai Nonni Paterni … poi resta giu perche deve aprire l albergo e vuole stargli vicino … e tra su è giu son passati 17 mesi dalla nascita … alla 2. estate … lei magrissima tenta di aiutare all albergo di lui … ma la maltratta sempre , davanti anche alla gente e ai famigliari e le da sempre piu spesso della prostituta e che non fa la madre e che lascia il figlio in giro … e che non è capace di far niente … per fortuna stesso luogo a ca 3 km arriva a trascorrere l estate anche la Bisnonna materna … giovanile … che almeno le aiuta col bimbo e l appoggia … stanno in una piccola casa in collina fuori dal caos del tipico ambiente meridionale e di mare in pieno periodo caldo .. pieno di gente e di rumore ( per qualche mese il 2. anno Lui ha preso un piccolo appart. in affitto vicino all albergo … ma er a un posto solo per dormire non per vivere … piccolo e caldo e in mezzo al paese pieno zeppo di gente ) anche lui portava il bimbo dalla bisnonna ecc. finche l ennessima lite , l ennesima volta che la prende a botte e la butta fuori di casa di notte … lei lo denuncia per maltrattamenti … e allora lui la denuncia per sottrazione di minore mandando gli assistenti sociali , il gg. dopo , a casa dei bisnonni mentre era in spiaggia col bimbo e con parenti di lui … corrono su a casa a vedere che succede … si fa controllare lei il bimbo e la casa dei bisnonni … e quando vanno via gli assistenti lei parte per verona col bimbo… e non ha nemmeno piu vestiti e gioielli .. passato qualche tempo il Padre ha il ” diritto ” di vedere il figlio e allora lo ospita la nonna/suocera /madre della ragazza … ma lui non vuole stare dallla nonna vuole entrare in casa della ragazza e vedere il figlio nella casa che anche lui ha contribuito ad arredare ( ha comprato la camera ) e dopo 4-5 gg. lunghissimi di visista per 4-5 volte ( ogni 15 gg. ) è partito nuovamente per fare denunce ai Carabinieri , facendo scappare anche la Signora che ci aiutava con i lavori ( io lavoro 10 ore al giorno ) …per tutto , contro di lei … se non risponde al telefono …dopo 10 tentativi chiama la madre , il convivente della madre , la nonna e i vicini … non riesce nemmeno a lavorare con tutto questo avanti e indietro e il bimbo ,,, riempito di trattori enormi , piscine enormi e tutte robe enormi … e la ragazza che ha fatto fuori tutti i suoi risparmi …e lui avrà anche pagato per un paio d anni l affitto …ma il resto ? e lui dice che farà tutto per toglierle il figlio e obbligarla ad andarlo a trovare al sud … ma cosa si intende per convivenza … e il bimbo cosa dovrebbe rispondere al padre al telefono ( che secondo lui ha il diritto di “sentire tutti i gg. ” ( ora ha 20 mesi e NON parla ancora … a parte mamma, papà , nonna ecc. ) quando lui gli chiede se è ancora con la mamma in mezzo alla strada ? e fino a che punto è giusto che questo individuo che tra minacce ecc. ci sta torturando tutti psicologicamente ( soprattutto perche ci fa pena il bimbo … e non riusciamo a capire quale futuro avrà se il Padre ha tutti questi diritti … ) e il bimbo non ha il diritto di vivere tranquillo e spensierato la sua infanzia e ai casini comincerà a pensarci da grande … ? La mamma del bimbo non si è mai drogata con le canne e si trova una denuncia per uso di droga , perdita della realta e del controllo e uso di alcolici ???? ma fino a che punto puo permettersi di arrivare un cocainomane stupido … e che sta solo facendo di tutto per distruggerla .. . se ancora resta qualcosa da distruggere … lei sta tentando di tirarsi su ..ma con tutte ste denunce , visite , paure che si presenti ora e porti via il bimbo …. ho paura che scoppi veramente ed io non so se fidarmi solo degli avvocati … e un bimbetto di 20 mesi da molto da fare ,,, mi creda ..bisogna guardarlo talmente tanto che non resta molto tempo per fare anche un mestiere semplice come quello piu vecchio del mondo … va bè sono stata un pò lunga … se non mi risponde La capisco … non si preoccupi …… anzi non sò nemmeno quale sia esattamente la domanda …

Il caso che mi prospetti è molto complesso, quindi è difficile aiutarti in modo esaustivo, anche perchè non menzioni argomenti che sono fondamentali in questi casi, come ad esempio se c’è o meno un affidamento condiviso del bimbo e quali sono, se ci sono, le disposizoioni del giudice. Tuttavia cercherò di farlo, per quanto mi è possibile.

 Punto primo, i genitori del bambino da quanto racconti non sembrano essere sposati, tuttavia permane comunque nei confroti del padre un obbligo di mantenimento nei confronti del figlio. Questo obbligo deve essere chiesto in via giudiziale al giudice e potrebbe essere un primo buon aiuto per la mamma. In secondo luogo, sempre in via giudiziale,  mediante l’aiuto di un legale, potresti far istanza contro le abitudini violente del padre, il suo essere dedito a vizi come l’alcolismo e le sostanze stupefacenti e così chiedere l’affidamento unico del bimbo, che ci siano dei limiti alle visite e/o che queste avvengano alla presenza della mamma o dei servizi sociali. In ogni caso è fondamentale che la madre tenga sempre un comportamento conforme alla legge, che trovi appena possibile un lavoro stabile ed un’abitazione adeguata. Sò che non è semplice ma ciò che è fondamentale per il bambino è avere stabilità

E’ chiaro che per fare tutto ciò è necessario che la madre si avvalga dell’ausilio di un avvocato che l’aiuti e la sostenga in questo difficile percorso. Spesso munirsi di un avvocato è costoso e non tutti se lo possono permettere. Così se la madre ha un reddito relativo all’anno precedente, non superiore ad Euro 9.723,84 annui, può avvalersi dell’istituto del gratuito patrocinio, ovvero di un avvocato di sua scelta, iscritto nelle apposite liste, che verrà totalmente retribuito dallo Stao.

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