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il patto di quota lite con l’avvocato:i limiti

Nel patto di quota lite esiste un limite massimo, seppure teorico, per il quale il palmario pattuito può considerarsi comunque sproporzionato rispetto all’attività svolta? E’ valido il limite massimo previsto dell’art. 13 della tariffa civile che l’onorario non può superare complessivamente il 3% del valore della controversia? Come si può regolamentare l’eventuale evenienza di un esito favorevole in una sentenza di primo grado, a seguito della quale spetterebbe al difensore “un palmario”, però appellata dalla controparte con buona probabilità di restituire tutto o parte delle somme incassate?

L’art. 2, comma 2 bis del d.l. 4 luglio 2006, n. 233 (c.d. decreto Bersani), definitivamente convertito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, ha modificato l’art. 2233, terzo comma, c.c., il quale adesso stabilisce che “sono nulli, se non redatti in forma scritta, i patti conclusi tra gli avvocati ed i praticanti abilitati con i loro clienti che stabiliscono i compensi professionali”. A sua volta il Consiglio Nazionale Forense ha provveduto a modificare l’art. 45 del codice deontologico.  Quindi condizione essenziale, è che il patto sia redatto in forma scritta e sottoscritto.

Per quanto riguarda la percentuale, non esiste un tetto fissato algebricamente.  L’unico parametro è posto in materia del codice deontologico degli avvocati che stabilisce, a tutela dell’utente, che la percentuale deve essere proporzionata “all’attività svolta“. Va tuttavia evidenziato che non è solo l’importo o il valore della pratica che deve essere considerato, ma anche la rischiosità della stessa, le probabilità di esito positivo finale e, tutto sommato, il lavoro necessario per portarla a conclusione.

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4 risposte su “il patto di quota lite con l’avvocato:i limiti”

buongiorno io sono doi roma e volevo fare una causa di risarcimento danni ua una coppia di coniugi che mi hanno cacciato via da un negozio dove lavoravo come commesso, il negozio era di propietà del suocero di lui la coppia è venuta in negozio e mi hanno cacciato via nel 2005, ho perduto gia 2 cause di lavoro, adesso è in atto una causa di revoca dell'atto di copravendita che è stata fatta dal suocero nei confronti del genero quando il suocero era in vita e dopo che mi hanno cacciato via, il mese dopo la mia vertenza, hanno fatto la distrazione dei beni, la prossima udienza c'è l'8 novembre 2011, a roma, o prposto all'avvocato di fare causa per danni, chances perdute e quant'altro ma mi ha detto che ci penserà , ma io invece voglio subito farla, per paura che passi troppo tempo, e decaca la possibilità, solo di coteggi sindacal la somma che devo prendere è di eur 80.000,00 con i danni arriverò a molti di più, lei può aiutarmi? facendo tutto con la quota lite? grazie claudi d'agostino.tel3470080317

Non credo che ci siano le possibilità per accettare, da parte nostra, un mandato con la quota lite, considerando che in due casi l'esito dei procedimenti da te intentati è stato negativo. Per adottare questo tipo di sistema tariffario, infatti, è assolutamente indispensabile che anche il legale valuti positivamente le possibilità di vittoria nel procedimento, dal momento che in caso contrario rischia di lavorare gratuitamente ed anzi addirittura in perdita. Naturalmente, il caso si potrebbe studiare più a fondo per capire come stanno veramente le cose, se vuoi comunque una valutazione, e magari un preventivo anche con un altro sistema tariffario, puoi compilare questo modulo /assistenza-legale/richiesta-preventivo/. In ogni caso grazie per averci interpellato e in bocca al lupo.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

Buongiorno Egr. Avvocato
Le chiedo cortesemente se puo' indicarmi un buon avvocato disposto ad assistermi per una causa di
successione di cui io sono un erede legittimo presso la sede di Monza.
Tramite " Patto di quota lite " purtroppo non ho mezzi economici sufficienti dato che sono anche separato.

La ringrazio, cordiali saluti.
Locatelli Maurizio

Le cause di successione, generalmente, non si prestano particolarmente bene ad essere tariffate con la quota lite, anche se dipende sempre da caso a caso.

Se credi, puoi sottoporci la tua situazione, da qui https://blog.solignani.it/info/contatti/, ti faremo una proposta, se possibile, per la gestione con la quota lite, abbiamo diverse cause su Monza e non è un problema seguire anche la tua.

Se non hai risorse economiche, comunque, puoi valutare anche di chiedere l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, vedi l'apposita scheda nel blog ed eventualmente compila il form per fare la valutazione.

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