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Come si dividono le spese tra proprietario e titolare del diritto di servitù?

Nel 2000 ho acquistato, con rogito, una servitù di passaggio su una strada privata sterrata (dimensioni totali della strada 40×5 mt. circa). La servitù riguarda una porzione iniziale di strada di 10×3 mt. Comunque, tale porzione, è regolarmente percorsa anche dal proprietario e da un altro titolare di servitù. Quest’anno, il proprietario ha asfaltato la strada, senza nemmeno informarmi, e mi ha addebitato, in proporzione algebrica, le spese. Il comportamento del proprietario è stato corretto?

Vertenze di questo genere sono molto comuni. Molto spesso si rende necessario eseguire opere o anche solo fare spese di normale gestione su beni che sono oggetto di una situazione giuridica più complessa del solito, nel senso che c’è un proprietario ma anche un titolare di un diritto di servitù che, insieme al proprietario, trae vantaggio da questo bene.

L’esempio classico è quello della strada gravata da servitù di passaggio, come quello che ti interessa, dove la strada è appunto utilizzata sia dal proprietario che dal titolare del passaggio, anche se nel primo caso in modo più intenso e nel secondo, rispettivamente, più debole, perché il proprietario sulla sua strada può anche, ad esempio, parcheggiare l’auto, mentre il titolare del passaggio può invece solo limitarsi a passare.

Da ciò deriva, comunque, che in caso sia necessario affrontare spese per la gestione del bene oggetto di servitù è giusto che vi contribuiscano tutti i soggetti che da quel bene traggono in qualche modo utilità, in proporzione dei vantaggi che ne ricavano.

Le spese non sono solo quelle per interventi, lavori ed opere, come ad esempio l’asfaltatura del tuo caso, ma anche quelle di gestione ordinarie, come si potrebbero avere in un condominio (ed in effetti la situazione in cui si ha sia la proprietà che una servitù assomiglia ad un condominio), come ad esempio la spalatura o rimozione della neve – operazione che tra l’altro sulla base di molte ordinanze comunali è un vero e proprio onere di chi ha diritti sulla strada, che potrebbe essere chiamato a rispondere dei danni subiti da eventuali passanti a causa di neve, ghiaccio, e c.

La legge al riguardo detta un principio fondamentale, valevole non solo per la servitù di passaggio, ma per tutte le servitù.

Purtroppo, come molto più spesso di quel che si pensa generalmente accade, il mondo del diritto fornisce criteri generalissimi, per niente agevoli da tradurre in indicazioni concrete e applicare nella pratica, e così avviene anche questa volta.

La disposizione di riferimento è l’art. 1069  del codice civile, secondo cui le spese per le opere effettuate sul fondo servente (ovvero in questo caso sulla strada) devono essere sostenute dal proprietario del fondo dominante (ovvero da te in quanto titolare della servitù), salvo il caso in cui le opere medesime siano di utilità anche al fondo servente, ovvero al proprietario della strada medesima.

Ora, nel caso da te descritto, si ricade sicuramente nell’ipotesi in cui le migliorie apportate creano vantaggio sia a te che all’altro titolare di servitù che, infine, anche al proprietario stesso, in quanto la strada viene utilizzata da tutti e tre i soggetti.

Si applica, pertanto, il comma 3 del medesimo art. 1069 c.c. ai sensi del quale le spese debbono essere ripartite in proporzione dei rispettivi vantaggi.

Per quanto riguarda il fatto che il proprietario abbia eseguito i lavori senza neppure consultarti e per stabilire quale sia, in particolare, la quota delle spese che ti potrebbe essere addebitata, sarebbe necessario studiare più a fondo il tuo caso specifico, verificando anche cosa è previsto nell’atto pubblico che a suo tempo è stato firmato dal notaio e se le opere eseguite erano assolutamente necessarie o meno.

Ma è evidente che un approccio analitico in una materia di questo genere e con norme giuridiche così generiche non ti porterebbe da nessuna parte, mentre è evidente che la soluzione del problema deve essere per quanto più possibile di tipo negoziale.

Una buona idea potrebbe essere fare una trattativa, magari con l’ausilio di un tecnico (geometra, architetto, ingegnere civile) e un avvocato, per stabilire tra voi tre una volta per tutte quale può essere il criterio di ripartizione delle spese.

È chiaro che in mancanza di accordo la valutazione di congruità circa la distribuzione delle spese la fa un giudice all’interno di una causa, ma non si può onestamente avere nessuna fiducia sull’equità di una decisione del genere, spesso presa nella pratica un po’ a caso dividendo in parti uguali o cose del genere, mentre una soluzione consensuale e negoziale come sempre sarebbe preferibile.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

22 risposte su “Come si dividono le spese tra proprietario e titolare del diritto di servitù?”

avrei un problema da risolvere. La casa in montagna ha l’entrata in una via privata appartenente ad un condominio laterale. La strada in questione è in comune per una certa parte. Ho tentato di trovare un accordo per dividere le spese per lo sgombero neve con mezzi dotati di pala ma non vogliono partecipare. Per farmi dispetto mi dicono anche che un eventuale mezzo non può fare manovra sul piazzale di loro proprietà e che la neve non può essere accantonata da nessuna parte. L’unico modo per togliere la neve sarebbe con la pala a mano e trasporto con camioncino. Costi molto alti. Ho qualche diritto?

Salve, avrei un quesito da porre. Ho ereditato metà di una bifamiliare di mio padre ( l’ altra metà a mia sorella). Nella causa divisionale non è stato tenuto conto che gli scarichi delle acque chiare e quelle scure del complesso transitano nella mia porzione, o meglio, la cucina dell’ altro appartamento è collegata al mio impianto di scarico mentre gli scarichi delle 2 fosse biologiche si congiungono sempre nella mia proprietà per poi finire in un vecchio fossato. Premetto che la divisione interessa anche un ettaro di terreno e che cè tutto lo spazio necessario per separare gli impianti. Il punto è che noi siamo molto attenti a non intasare gli scarichi ma mia sorella no costringendomi a intervenire più volte in un anno a ripulire e ripristinare il funzionamento. Stufo di questa situazione ho intenzione di creare una fossa imoff per i miei impianti alla quale non vorrei dover collegare anche quelli di mia sorella che potrebbe fare altrettanto. Cè un modo legale per imporlo?

Condominio composto da 6 appartamenti con garage +5 garage costruiti nel cortile staccati dal condominio di proprietà di esterni con diritto di servitù di passaggio.Per il cedimento del cortile del condominio bisogna tombinare un fosso confinante con condominio,come dividere le spese.

Ho il diritto di passaggio dove abito L’abitazione si trova all’interno di un cortile situato in corte comune. Inoltre sono proprietario di un garage esistente da oltre 40 anni all’ingresso della strada di accesso alla predetta corte comune (preciso che la strada privata è di proprietà di 4 persone). Ho necessità di eseguire dei lavori di miglioria all’interno del mio garage e ho necessità di “sforare” di circa 40 centimetri ove già esiste una striscia di cemento che raccoglie l’acqua piovana per poi defluire nel tombino. Ho necessità di far rimuovere dai muratori questo pezzo di cemento. Uno dei proprietari si oppone. Vi è un articolo di legge specifico in materia. Col consenso degli altri tre posso eseguire i lavori???

Come proprietaria del terrazzo (di copertura del palazzo) soprastante il mio appartamento, ho pagato 1/3 delle spese di rifacimento del lastrico solare. Una area di questo terrazzo, intorno al torrino degli ascensori, è in servitù ai condomini per posizionamento di antenne e radio. La ripartizione di quella Zona, comprensiva di una vasca condominiale, mi è stata ugualmente presentata come 1/3 + millesimi relativi ai 2/3. Si tratta, oltre a guaina, piastrellatura , zocollatura anche intonaco e pitturazione della torretta degli ascensori!
Posso richiedere , per questa zona comune una ripartizione solamente millesimale?
Grazie

Quindi posso fare la richiesta, ma non è evidente che venga accolta! Per la pitturazione del torrino dell’ascensore, mi rifiuto di pagare 1/3….per la restante parte di servitù condominiale… mi conviene pagare e sorridere…
Aprirò comunque un contenzioso, per altre voci :
es : considerati1700 Euro di “sfrido” su piastrelle e zoccoli! (di cui mi tocca pagare 1/3) !!
considerati 830 Euro di teloni, conci di tufo, tavole di legno- materiali che restano all’impresa (e poi importi gonfiati!)
Mi potrebbe dare un parer, anche se queste voci non c’entrano con l’argomento “servitù”
GRAZIE

Salve Avvocato,
ho venduto parte del mio terreno ad una impresa edile, la parte rimanente è divenuta un fondo dominante, servitù costituita con atto notarile. Sul terreno venduto sono state edificate 6 villette , la strada di accesso è oggetto di servitù di passo . Il proprietario si rifiuta di consegnarmi le chiavi del cancello se prima non firmo un contratto con il quale mi accollo il 10% delle spese di manutenzione di strada, cancello , energia elettrica e tassa su passo carrabile.
Mi sembra un sopruso, va bene partecipare alle spese ma non può essere correlato alla consegna delle chiavi.

grazie millle

Pare anche a me, anche se bisognerebbe vedere l’atto costitutivo del titolo per sicurezza. Comunque ti suggerirei di inviargli una diffida. Se vuoi un preventivo, compila il modulo in alto. Benvenuto nel blog.

Salve Avv. Solignani,

espongo la mia situazione. Sono proprietario di un appartamento in una palazzina di 2 piani. Oltre a me, nella palazzina ci sono altri 2 proprietari. All’ingresso c’è un cancelletto e poi un portone per accedere alle scale degli appartamenti. Per l’ingresso io ho solo il diritto di accesso e non ne sono proprietario. Il proprietario, dell’accesso, vuole ristrutturare questo ingresso, cancello e portone.
Vorrei sapere se io devo partecipare alle spese nella stessa percentuale degli altri proprietari oppure se no in quale percentuale?

Salve, il quesito che vorrei porle è questo. La mia proprietà costituita da
casa e giardino,è situata in un interno il cui accesso avviene per mezzo di quello di un condominio. Vi è ascritta regolare servitù di passaggio ( a carico del condominio) ed a mio vantaggio (fondo dominante). Devo contribuire alle spese ordinarie? Tipo illuminazione del fondo, pulizia dello stesso, carraio etc.. pur non facendo parte del condominio. E in che misura? Pur già facendolo mi sembra scorretto, sia per la cifra con cui concorro, sia perchè decisa unilateralmente dall’amministratore del condominio.

Grazie mille
Klaus

Un condominio per recarsi nelle sue autorimesse ha servitù di passaggio attraverso i box di un altro condominio. Ora il condominio servente deve fare lavori di adeguamento alla prevenzione incendio con una spesa consistente. Il condominio dominante, pur utilizzando solo la strada di passaggio che attraversa l’autorimessa, deve partecipare a tutta la spesa di messa a norma dell’autorimessa del condominio servente? Perché ci dicono che se non si mettono a norma l’entrata viene chiusa e noi non possiamo più usufruirne.
Ringrazio per la risposta.

È giusto che partecipi, il punto è accordarsi sulla percentuale di partecipazione. Qui potremmo discuterne per ore perché la legge non fornisce che un criterio di massimo, per cui il consiglio più onesto che si possa dare al riguardo è quello di cercare di accordarsi bonariamente.

La ringrazio per la cortese risposta e, se posso chiederLe un’ ulteriore precisazione, Le specifico che la superficie del cortile e dell’autorimessa del fondo servente sono molto ampi, circa 1800 metri (ci sono 70 box), ma il diritto di passaggio viene esercitato solo su circa 300 metri, la legge precisa se dobbiamo partecipare alle spese su tutto o solo per l’area su cui passiamo?
Spero di non chiederLe troppo…. grazie

Salve, avrei da porre un quesito.
Vivo in un condominio di otto unità e stiamo facendo lavori di rifacimento parcheggi, muro perimetrale e viottolo che porta al portone d’ingresso. Due delle otto unità, avendo gli ingressi privati su strada, hanno la servitù di passaggio sul viottolo che porta al portone, in quanto all’interno del vano scala ci sono i contatori della luce di tutte le unità.
In base a quanto detto, in che misura devono partecipare alle spese legate al viottolo???
Spero di esser stato chiaro, ringrazio in anticipo per la risposta, spero chiarificatrice.
LucaL.

La domanda è chiarissima, ma come sempre succede nel mondo giuridico la risposta è invece molto complicata. Il codice, come si illustra nel testo, contiene solo un criterio di massima. Questo significa che dovete accordarvi tra di voi, in mancanza deciderà un giudice che tuttavia godrà di ampia discrezionalità e la cui decisione non sarebbe facilmente prevedibile. Vi consiglierei di chiedere all’amministratore di elaborare una proposta oppure di rivolgervi ad un legale che possa dare dei criteri più precisi dopo aver studiato il caso nei suoi dettagli.

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