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roba per giuristi

iOS e Android per i professionisti del diritto

Con questo post, inauguriamo un nuovo prodotto editoriale del nostro blog, i focus su temi specifici. Questi focus saranno in realtà dei «match» o, più semplicemente, confronti, svolti tramite il blog, tra due esperti di … soluzioni diverse o aspetti diversi di uno stesso tema. Oggi, ad esempio, iniziamo a parlare dell’utilizzo delle periferiche iOS (iPhone e iPad) e di quelle Android da parte di avvocati e altri professionisti del diritto. I panni dell’ «esperto» iOS li vestirò io stesso, mentre quelli dell’utente avanzato Android il collega, e amico, Juri Rudi, del mio stesso foro di Modena. Insomma, una specie di sfida a capire, onestamente, quale piattaforma ha implementato meglio le soluzioni che servono agli avvocati (scrivere, annotare, avere un calendario, consultare una banca dati, ecc.). Tematiche come queste nascondono sempre sotto l’orgoglio per le proprie scelte, e la possibilità che nascano guerre di religione; questo lo sappiamo e abbiamo deciso che non sia necessariamente un male, ma che possa dare un po’ di pepe alla discussione e, in ogni caso, siamo seriamente intenzionati a non prendere niente troppo sul serio.

Naturalmente il focus è aperto anche agli utenti. La discussione tra me e Juri si svolgerà tramite commenti a questo stesso post, enucleando volta per volta singoli aspetti specifici. Siamo sicuri che là fuori ci sono colleghi o comunque persone che ne sanno più di noi e avremmo piacere se queste persone intervenissero, con un loro commento, a integrare o anche correggere quello che abbiamo sostenuto, in modo da formare un «documento» il più completo possibile.

Ogni commento che verrà pubblicato sarà automaticamente passato per il mio account twitter, in modo che tutti i miei follower su twitter e amici su facebook possano seguire in «tempo reale» il dibattito; se siete interessati a partecipare in questa forma, perchè, come me, la trovate più comoda, vi invito a seguirmi.

L’iniziativa è collegata, dal lato mac, al gruppo di discussione Legalmac e comunque a quello, più generale, anche per giuristi che non utilizzano Apple, Legalit; se siete colleghi, siete invitati anche ad iscrivervi ed a partecipare a questi due gruppi di discussione.

Andiamo a incominciare. Naturalmente, tutti, oltre che intervenire su temi già posti, possono proporre nuovi temi da approfondire. Buon divertimento.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

28 risposte su “iOS e Android per i professionisti del diritto”

Oggetto: Applicazioni utili per la professione.
Dopo questo breve confronto sui "massimi sistemi" (operativi), se Tiziano non ha nulla in contrario, continuerei a provare sul campo i due OS ricordando (a chi lo sa già) o suggerendo (a chi non lo sa ancora) quelle applicazioni che possono risultare utili per la professione.
Dopo g-docs, un'app abbastanza comoda e soprattutto utile nella professione è Scan2PDF (http://goo.gl/yerw5): installata sullo smartphone è ad esempio possibile scannerizzare o comunque "fotocopiare" in formato pdf, senza dover fare al fila alle macchine fotocopiatrici del tribunale, ad esempio i documenti appena depositati da controparte, o i verbali di udienza, ecc.
Una volta acquisiti (in formato pdf), possono essere spediti alla propria mail di studio e quindi stampati o magari archiviati direttamente nel proprio fascicolo digitale.
Ovviamente, una volta che il documento acquisito in tal modo (formato pdf) ha diversi vantaggi il rispetto ad una acquisizione meramente fotografica (ad esempio; il minor peso del pdf rispetto ai vari formati immagini; la possibilità di avere in un unico file pdf più immagini fotocopiate di uno stesso documento anziché un file per ciascun foglio, ecc.).

Ciò detto, esistono diversi programmi che fanno ciò che fa Scan2PDF, quindi il suggerimento di tale app è puramente indicativa.
E, ovviamente, app analoghe esistono anche per iOS (come Tiziano certamente ci dirà).
Ciò che, secondo me, Android ha in più -FORSE- rispetto ad iOS è la "solita" integrazione con i servizi Google: una volta acquisito il pdf, infatti, questo potrà essere caricato su g-docs tramite l'omonima app e google provvederà al relativo riconoscimento carattere (si pensi a quanto può essere comodo "fotocopiare" l'atto di costituzione avversario e poi ritrovarsi il testo digitale, cioè il contenuto, di quella stessa comparsa). Tale risultato, peraltro, è possibile ottenerlo direttamente tramite l'app di google.

Ecco un esempio pratico:
– "scansione" in pdf tramite app: http://dl.dropbox.com/u/802417/PDF_003.pdf
– "riconoscimento carattere" tramite g-docs: http://goo.gl/TfnNF

Ma figurati, anzi proponi assolutamente tutto quello che vuoi, non spetta a me vagliare gli argomenti, il focus è aperto a tutto e tutti.

Le mie osservazioni in materia.

Anche io uso iPhone per fare copia di documenti. In realtà uso anche iPad, ma come ho già avuto occasione di dire con la fotocamera della 2 generazione Apple ha toppato, mettendo un dispositivo di qualità insufficiente per usi professionali, cioè copie di documenti con la necessaria qualità. Quindi, quando posso utilizzo iPhone 4, che ha una fotocamera molto buona e con la quale i documenti vengono molto bene, direi sorprendentemente bene.

Anche per iOS esistono applicazioni come Scan2PDF, io ne ho da anni (da quando avevo il 3g) installata una che si chiama JotNotPro (http://goo.gl/30naT), ma non la uso quasi mai, perchè a me non piace particolarmente questo tipo di applicazioni. Anche JotNot "scansiona" in pdf ed è perfettamente integrata con google docs, puoi fare l'upload del pdf ottenuto sull'iPhone o come immagine o come OCR, anche in questo caso.

Però tutto sommato io preferisco scattare con la fotocamera, mandare tutto su dropbox e lavorare sull'immagine una volta che sono tornato alla scrivania, dove converto in pdf, unisco i fogli che devono unire in un unico documento (con una procedura di Automator di OS X), denomino il documento secondo le mie convenzioni e metto dentro al gestionale (manymoon).

Ancora una volta, questione di gusti, ma è giusto sapere quali possibilità ci sono.

Buona giornata a tutti.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

Il tuo post mi sembra ispirato ad oggettività, quindi mi limito a condividerlo (in gergo: quotarlo), anche nella parte relativa ad Android.
Le attuali "pecche" di Android rispetto ad iOS (forse non solo di tipo quantitativo) sono più che altro dovute al fatto che l'OS di Google è un sistema operativo più giovane (se proprio non vogliamo misurare in anni la loro differenza d'età, si provi a confrontare il numero delle rispettive versioni). Ma ci sono anche altre ragioni, tra cui quella del maggior appeal di cui gode Apple presso (utenti e) sviluppatori: molti di questi, infatti, programmano solo per la Mela, quindi non tutto ciò che è presente sull'app store si trova (o troverà) sull'android market.
Nel futuro qualcosa forse cambierà, ma mi limiterei ad esaminare il presente, che è già abbastanza complicato di suo.
Quanto a evernote, l'ho installata a suo tempo, ma a dire il vero la uso poco: molte delle sue funzionalità, sono presenti in g-app, che preferisco perché perfettamente e meglio integrate con l'ecosistema Google (da g-docs a g-cal, per non dire del nuovo nato GOOGLE PLUS, che sto testando giusto in queste ore, essendo uno dei "pochi" -si fa per dire- fortunati che ha ricevuto il tanto agognato invito).

L'oggettività è il mio «difetto», la mia forma mentis evidentemente mi spinge comunque a vedere le cose da più lati, mettendomi sempre nei panni di tutti. Questo sta rendendo questo focus un po' noioso perchè stanno mancando le contrapposizioni tipiche di quando due mondi si mettono a confronto, ma dovrei fare violenza sulla mia personalità per farlo. Io non fondo non prendo paga da Apple, quindi non capisco perchè dovrei difenderla a spada tratta.

Come dicevo nell'introduzione, l'unica azienda per cui provo davvero affetto è la Nintendo, per le ore di simpatico divertimento che mi ha regalato e regala tuttora, quindi al massimo potrei essere fanboy della stessa, se mai dovessi esserlo. Non ti nascondo che in questi giorni, stimolato dalle varie discussioni, sono andato anche ad informarmi sulle periferiche Android per prendermene una, così da poterle confrontare oggettivamente, e ci sto ancora guardando.

Insomma, sono un irriducibile a-partigiano, anche se, una volta che mi convinco di una cosa, so essere abbastanza testone, ma mi rendo conto che tante differenze si riducono a questioni di gusti e che nessuno può pretendere che ciò che è buono per lui lo sia per tutti.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

oggetto: applicazioni disponibili per i vari sistemi

Sappiamo che il successo delle iDevices è dovuto al fatto di aver costruito un intero «ecosistema» intorno a loro fatto di applicazioni, soluzioni per la musica e i film, accessori. Android, da questo punto di vista, sembra leggermente ancora un po' indietro, ma si sta sviluppando ad un forte ritmo e probabilmente tra poco si assisterà all'arrivo ad un punto di pareggio, anche se, ad esempio, la disponibilità di applicazioni non dovrà essere valutata solo ad un punto di vista quantitativo ma anche qualitativo (sotto questo profilo, ho avuto occasione di constatare personalmente che per entrambi i sistemi ci sono tante applicazioni veramente inutili e assurde), più che altro sotto il profilo della rifinitura generale del sistema.

Generalmente, si tende a ritenere che le applicazioni per Android siano più «indietro» di quelle per iOS, sia come numero che come funzionalità. In realtà, ho l'impressione che almeno non sempre sia così. Un caso lo abbiamo visto su un tema centrale come quello dell'editing dei documenti di google docs, ma ce ne sono altri. Ad esempio, un'applicazione a mio giudizio chiave come Evernote per la raccolta, organizzazione e gestione di note di tutti i generi quindi anche contenenti files e appunti vocali o immagini, si presenta molto più avanzata nella versione Android che in quella iOS. In Android, infatti, l'utente può accedere a taccuini condivisi, una funzionalità fondamentale di Evernote, che consente la collaborazione tra utenti; in iOS, l'app. nativa non consente ancora di accedere ai taccuini condivisi.

Io uso moltissimo Evernote nella professione. Quando ricevo un cliente in appuntamento, apro una nuova nota e scrivo gli appunti del caso. Se il cliente mi mostra dei documenti, li fotografo (con l'iPad2, che da questo lato purtroppo lascia un pochino a desiderare, Apple avrebbe dovuto tutto sommato inserire una fotocamera di qualità superiore, proprio per questi usi professionali) e li inserisco nella stessa nota di evernote, così che quella nota costituisce per tutto lo studio il primo nucleo informativo della pratica, da cui poi verranno prese le informazioni e i documenti per poter inserire tutto nel gestionale (che, nel mio caso, è manymoon); naturalmente, quindi, questa nota la metto in un taccuino condiviso, cui accedono anche mia moglie, contitolare dello studio, e gli altri collaboratori. Purtroppo, però, ad oggi per lei è impossibile vedere queste note dalle sue iDevices e deve per forza mettersi ad un mac per potervi accedere. Assurdo, specialmente quando gli utenti Android possono farlo 🙂

Naturalmente il mio non è tanto fair play, ma semplicemente il fatto di parlare delle differenze che più conosco perchè sono quelle che mi hanno fatto più incavolare.

Ora io non so perchè la versione per Android di Evernote debba essere più avanzata e utile di quella per iOS. Può semplicemente essere dovuto al caso, al fatto che nel team di sviluppo Android di Evernote siano capitati ingegneri più intelligenti e lungimiranti. Ma se, invece, fosse dovuto ad una maggior facilità di sviluppo su quell'ambiente? Sarebbe lecito attendersi uno sviluppo molto maggiore del sistema. Questi sono argomenti che vanno oltre le mie conoscenze di giurista – umanista che di informatica è solo appassionato, ma che appunto non è un informatico, se c'è qualcun altro che se ne intende di più naturalmente lo invito a dire la sua.

Di nuovo buona giornata a tutti.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
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ebook http://goo.gl/pUJx6

oggetto: sistemi misti?

Rileggendo i messaggi del focus, ho pensato che in fondo, oltre all'alternativa iOS/Android potrebbe anche esserci, considerando che quasi tutti hanno sia un telefonino che un tablet, una terza soluzione: uno si potrebbe prendere una periferica con iOS e un'altra con Android.

Ad esempio, uno si potrebbe prendere l'iPhone, che ha anche la funzionalità di hotspot wifi e comunque rimane sempre un prodotto leggermente più maturo dell'iPad, e un tablet Android, da utilizzare anche per l'editing dei documenti di google docs, anche solo wifi, tanto poi ci si potrebbe connettere via iPhone…

Naturalmente ci sarebbe il «fastidio» per alcuni, o il divertimento per altri (io sarei tra questi), di dover imparare due sistemi diversi, ma in questo modo, per molti profili, si avrebbe il meglio di due mondi.

Se solo ci fosse un tablet leggero, di grande design, sottile e con batteria di lunghissima durata come l'iPad 2 potrei farci un pensiero io stesso… Magari sarà il caso di parlare anche un po' di hardware, un in altro tema, dal momento che l'iPad per iOS lo conoscono tutti, mentre dal lato Android ci sono tablet anche molto diversi tra loro.

Buona giornata a tutti, buon venerdì e buon fine settimana!

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
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ebook http://goo.gl/pUJx6

Ho trovato questo articolo sulla sicurezza dei sistemi che sembrerebbe a favore di iOS ritenuto come meno aggredibile rispetto ad android

L'articolo ti sei dimenticato di allegarlo forse? Comunque è vero che generale iOS è più sicuro, del resto è ovvio è un sistema molto più chiuso, mentre Android essendo più modificabile e «liquido» di iOS è certamente più esposto. Questo non significa che gli utenti iOS siano immuni al 100%, anzi. Penso che il problema della sicurezza nei terminali mobili esploderà nel prossimo periodo comunque, man mano gli utenti si spostano dai computer tradizionali a questi.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
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ebook http://goo.gl/pUJx6

oggetto: editing di documenti google docs

Oggi introduco un altro argomento un po' dolente per me utilizzatore di iOS, la modifica dei documenti di google docs su iDevices. Noi come studio utilizziamo moltissimo google docs, è praticamente il nostro strumento di videoscrittura da alcuni anni, sia per uso interno sia per scrivere atti e documenti insieme ai nostri cliente, sfruttando il comodissimo sistema delle discussioni, così come da questa guida http://goo.gl/OBr2p. Purtroppo, nonostante diverse applicazioni promettano di consentire l'editing di documenti google docs su iDevices, in realtà non ne ho trovata neanche una soddisfacente: Office plus ad esempio funziona in modo traballante e, soprattutto, non ti consente di fare una ricerca all'interno dei tuoi documenti, così che è addirittura impossibile trovare il documento su cui devi lavorare. Ho provato qualche altra soluzione, ma non ho trovato niente di soddisfacente.

Sul versante Android, invece, ho saputo che è uscita una applicazione nativa di google per fare questo che, per esser stata rilasciata da google stesso, immagino possa funzionare bene, anche se non ho mai avuto modo di vederla in funzione.

Mi piacerebbe quindi sapere come funziona l'editing dei documenti di google docs su Android e magari se qualcuno conosce una soluzione praticabile per iOS (non credo ne esistano, ma per fortuna io non so tutto…).

Buona giornata a tutti.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

Se continui a confessare "note dolenti" dell'iOS mi tocca prendere le difese della Apple, per evitare che si offenda e ti sospenda l'account a fini precauzionali 🙂
Comunque, l'integrazione tra Android ed i servizi Google è ovviamente perfetta, e g-docs non fa eccezione.
Tra le numerose altre app di terze parti (http://goo.gl/sGpax) esiste una applicazione nativa (http://goo.gl/IaW0H), che ho avuto modo di sperimentare sin dalla prima ora: https://twitter.com/#!/rudijuri/status/6335188270
Anch'io uso molto g-docs nella predisposizione e consultazione in remoto degli atti di studio, e con Android l'edit dei file è possibile come davanti al pc (ovviamente è preferibile usare lo Xoom, o comunque uno schermo più ampio dei 4 pollici circa del Nexus).
Dimenticavo, l'app ha implementato anche un widget (do you know?), che ovviamente ho subito aggiunto ad una delle mie home: http://dl.dropbox.com/u/802417/widget.jpg
Sulle funzionalità Google non credo che ci sia storia, passiamo oltre 🙂

L'app nativa Android per google docs ti consente anche di usare la funzionalità «Discussioni», implementata recentemente per i documenti creati con l'ultima versione dell'editor?

Comunque confermo che questa è la più grossa mancanza per le iDevices a questo punto, comprendo la politica di Google di aver sviluppato una applicazione come questa solo per il «suo» sistema operativo, lasciando fuori (solo per il momento?) gli utenti Apple, perchè penso che questo possa essere un elemento molto importante per far pendere la bilancia a favore di Android per noi professionisti che abbiamo bisogno di lavorare intensamente sui documenti, anche se non tutti ancora usano strumenti avanzati come google docs ma wordprocessor più tradizionali. Non riesco neanche a capire come mai nessuno sviluppatore iOS di terze parti sia riuscito sino ad ora a creare una applicazione veramente funzionale per l'editing dei documenti google docs, perchè penso che ne venderebbe a palate a farebbe fare un salto in avanti a tutto l'ecosistema.

Per quelli che ci leggono, voglio direi che la miglior alternativa a google docs su iDevices a questo punto è usare un wordprocessor classico, come Office plus, in combinazione con dropbox, una utility chiave per il mondo iOS e su cui torneremo, che consente di lavorare sugli atti in modo «mobile», anche se – ed è questa l'importante differenza – non in contemporanea ad altri utenti, come consentito da google docs e come a me capita di fare molto spesso, e dovendo necessariamente fare ricorso al file system, cosa che a me non piace personalmente, preferendo rimanere sempre in ambito gestionale o web, perchè più comodo e in fondo intuitivo.

Quanto alle note dolenti, vado sulle differenze tra i due sistemi che conosco perchè penso che in fondo siano i punti più interessanti per noi giuristi; come dicevo all'inizio, a me piace la roba Apple ma non sono un fanboy e mi piace dare a Cesare quel che è di Cesare. Apple continua a proporre roba come Pages per la videoscrittura, che invece sono strumenti che risalgono, a mio giudizio, all'archeologia informatica, la videoscrittura oggigiorno è google docs, zoho e altre piattaforme che ti fanno scrivere sul web, in mobilità, in modo collaborativo. Anche Apple ha fatto la sua scelta commerciale, continuare a vendere la sua suite per iDevices, ma io non l'ho mai acquistata e mai lo farò, anche per motivi di principio.

Per quanto riguarda il binomio Google e funzionalità, non sono del tutto d'accordo, ci sono dei buchi e delle mancanze molto grosse anche negli strumenti messi a disposizione da google (l'esempio più eclatante la mancanza di una rubrica comune per gli utenti di Google Apps, funzionalità che misteriosamente ed incredibilmente manca da anni e trattiene moltissime aziende dal fare lo switch), inoltre google non ha la chiarezza di visioni che ha Apple, mi dispiace ma questo va riconosciuto, Google fa moltissime cose ma molte le abbandona anche (Wave, notebook, ecc.), Apple di solito fa centro, fa meno cose, più mirate e ci prende; a questo proposito ricordiamoci che tutti i bei terminali Android che ci sono in giro adesso hanno solo poco tempo fa copiato dal primo modello di iPhone, che ha cambiato per sempre la telefonia cellulare facendo adottare a tutti le tecnologie e i fattori di forma touch (anche se questo poi a noi come utenti interessa relativamente, dal momento che il nostro «focus» è quello che ci possiamo fare e non è assolutamente detto che una imitazione sia peggio dell'originale, anzi…).

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

[quote]
L’app nativa Android per google docs ti consente anche di usare la funzionalità «Discussioni», implementata recentemente per i documenti creati con l’ultima versione dell’editor?
[/quote]

Al momento, quella funzionalità non mi risulta implementata nella versione app di g-docs.
Parimenti, da mobile non è ancora possibile inviare "modelli" (http://goo.gl/Pa0MW).
E' invece possibile inviare ed editare file (testo, immagini, ecc. con relativo ocr) e, cosa ancora più interessante, effettuare il CLOUD PRINTING, ossia dare -da mobile- il comando di stampa del documento, che viene poi effettivamente stampato (subito, cioè in tempo reale) dalla stampante di studio o da qualsiasi altra stampante che si è deciso di abilitare, in qualche parte del mondo reale.

A riprova di ciò, ecco alcuni screen shot, che ho appena preso dal mio nexus:
1) editing del file: http://dl.dropbox.com/u/802417/edit.jpg
2) comando di stampa: http://dl.dropbox.com/u/802417/print2.jpg
3) risultato della mia stampante fisica: http://dl.dropbox.com/u/802417/print.jpg

Tiziano, convertiti 😛

Riprendo a partecipare al focus dopo un periodo di inattività.

Volevo tornare sul tema della stampa.

Da periferiche iOS è possibile stampare tramite il sistema, diciamo così, Airprint, sul quale si possono trovare più informazioni con una ricerca google. Per usare questo sistema, occorre disporre di una stampante compatibile Airprint. Sul mercato ci sono modelli a mio giudizio eccellenti, ad esempio della HP, che si possono comperare per qualcosa come 60-70 euro, spese di trasporto comprese, su Amazon. Io ad esempio in studio ne ho messe due, una per mia moglie e una come mia stampante personale, e scanner, visto che sono piccole multifunzione e funzionano anche da fotocopiatrice.

Un altro interessante sistema di stampa, del tutto universale e quindi utilizzabile sia con iOS che con Android, è eprint, sempre di HP, posseduto ugualmente dalle due stampanti che ho acquistato per lo studio a 60 euro da Amazon. Praticamente tu mandi ad un indirizzo riservato di posta elettronica il pdf del documento da stampare (o anche altri formati, non è supportato solo il pdf) e la stampante lo riceve e lo stampa. In questo modo, posso ad esempio stampare da casa un documento sulla stampante di studio e viceversa.

Chiaramente, l'utente ha anche a disposizione la versione «casalinga» di eprint, cioè il trucco di mandare a se stesso via mail (o anche inserendolo in una cartella di dropbox) il documento da stampare e poi stamparlo una volta che si ritrova alla macchina desktop, oppure, senza aspettare di esserci davanti, collegandocisi con programmi quali logmein. Questo è stato il sistema che mi è capitato di usare una volta con iPad, prima che uscisse Airprint, quando mi trovavo dentro ad una riunione di cui avevo scritto il verbale con l'iPad e che dovevo stampare: ho messo il documento dentro a dropbox, poi mi sono collegato al Mac con logmein e l'ho stampato.

Buona serata a tutti.

tw

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

I widget, dimenticavo. Molto bello avere a disposizione in home un widget per l'accesso ai documenti, rende la cosa ancora più funzionale. Per quanto riguarda i widget in generale, sono stati implementati anche in iOS5, con due importanti precisazioni. Non li puoi mettere in home page, ma solo nella «tendina» che puoi far apparire trascinando in giù col dito dall'alto verso il basso (una soluzione azzeccata, a mio giudizio). Soprattutto, però, non si sa ancora se gli sviluppatori di terze parti potranno crearne o se gli utenti dovranno accontentarsi di quelli messi a disposizione da mamma Apple, anche se penso che alla fine il sistema sarà aperto. Apple tentenna sempre quando deve aprire parti del sistema (se vi ricordate, iPhone nei primi progetti di Jobs non avrebbe dovuto addirittura avere alcuna applicazione, ma solo webapp via Safari, idea poi cambiata quando Apple ha capito che avrebbe potuto fare altrettanti soldi vendendo applicazioni quanti ne aveva fatti vendendo canzoni…), ma poi magari si decide.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

Allora, sempre più incuriosito e anche tormentato dall'editing dei documenti google su Android mi sono procurato in prestito una periferica Android nel fine settimana e ci ho installato la app di google in questione (a proposito, si chiama semplicemente «Google Docs») per vedere come funzionava.

Beh, io non sono riuscito a editare i documenti come dici tu «come davanti al pc», le funzioni di editing sono quelle stesse, limitate, che sono consentite tramite Safari su iDevices, tanto che mi pare che questa applicazione non abbia aggiunto nulla e sia solo una interfaccia o un minibrowser dedicato se vogliamo.

Praticamente, non hai possibilità di mettere neretto, corsivo, etc. di aggiustare la formattazione, puoi solo modificare il testo con il sistema del «riguadro» che si apre a tutta pagina in corrispondenza della parte di testo che editi… Per me una soluzione piuttosto limitata e insoddisfacente, che comunque esiste anche in iOS, ma della quale appunto non sono soddisfatto perchè in una macchina con la potenza di iPad 2 vorrei poter editare i documenti come appunto stando davanti alla macchina desktop.

Forse ho sbagliato qualcosa io e mi è sfuggita qualche funzione?

È un punto che meriterebbe di essere chiarito…

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

[quote]
io non sono riuscito a editare i documenti come dici tu «come davanti al pc», le funzioni di editing sono quelle stesse, limitate,
[quote]

Vero, sono limitate: non è possibile aggiungere formattazione, ma soltanto mantenerla nel testo sovrascritto (ad es., se in una frase in grassetto aggiungo una parola, anche questa avrà quella formattazione).

La mancanza di tale funzionalità, in effetti, si soffre in un tablet da 10 pollici, ma in uno smartphone con schermo da 4 pollici è forse meglio che non ci sia, visto che i comandi di formattazione richiederebbero probabilmente una barra di comandi ad hoc (che ridurrebbe ulteriormente la finestra operativa) oppure il ricorso ad una lunga serie di comandi (come: aprire un menu con tasto, scegliere la voce formattazione, scegliere il tipo di formattazione, scrivere il testo formattato, e poi rimodificare la formattazione per tornare a quella normale e riprendere a scrivere).

Insomma, tutto sommato è forse meglio così.
Credo.

D'accordo anche sul resto del tuo post.

Bene, allora direi di cominciare scendendo un po' più nel particolare. Inizio dalle note dolenti, che sono quelle che conosco di più, cioè le cose che le iDevices non fanno o fanno in maniera limitata.

Flash e filmati in streaming.

Può sembrare un argomento di scarso valore professionale, in realtà io ad esempio l'estate scorsa mi sono trovato a seguire alcune lezioni telematiche in adempimento degli obblighi di formazione obbligatoria e, purtroppo, non ho potuto farlo comodamente con l'iPad, che per me sarebbe stato molto più comodo, perchè non funzionavano. Le lezioni erano quelle dell'associazione nazionale forense, cui si può accedere da questo link: http://fad.unianf.it/; a suo tempo parlai con un tecnico che mi disse che forse avrebbero reso il sistema compatibile con iPad, poi non ho più avuto occasione di verificare.

Una notizia positiva, invece, è che i filmati che si trovano su molti siti, come ad esempio il classico megavideo, si riescono a vedere su iPad tramite una applicazione come videobrowser, a questo link http://goo.gl/Kyfh4, che io ho usato svariate volte con buoni risultati, o altre, come i browser alternativi, tra cui Skyfire http://goo.gl/PN8n.

Sulla qualità di flash, devo dire che, almeno a mio giudizio, Apple ha ragione, è un vero cesso, comporta una diminuzione notevole della durata della batteria anche solo navigando (a causa delle animazioni che si trovano su siti web), non solo sui terminali mobili ma anche sui portatili; naturalmente, Apple avrebbe potuto lasciare la scelta all'utente (se usarlo o no), ma la filosofia Apple non è questa, bensì quella di consegnare un prodotto finito che, in quelle magari poche cose che fa, funziona bene senza se e senza ma, anche perchè molti utenti non avrebbero probabilmente collegato certi malfunzionamenti a flash e non lo avrebbero comunque disabilitato.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

Ok, apprezzo il tuo fair play (giusto perché siamo all'inizio, però: poi mi aspetto qualche colpo basso dovuto al rispettivo bias) e comincio anch'io dalle note dolenti dell'OS Android: la c.d. frammentazione.
Che sarebbe: contemporanea presenza sul mercato di diverse versioni dell'OS Android (gli ultimi dati mi sembrano questi: http://goo.gl/cnq9W), alla quale aggiungerei anche la contemporanea presenza di diversi device (marche e modelli diversi di smartphone che montano android; gli stessi Nexus -One ed S- non sono prodotti da BigG ma da HTC e Samsung).
Molto semplificando, è l'effetto collaterale del "liberale" (o, se vuoi, meno restrittivo o comunque poco omologato ed omologabile) approccio di Google agli smartphone.
Tale frammentazione è una sorta di biodiversità (http://goo.gl/cHuaU), che personalmente non mi spaventa né disturba particolarmente, ma ha indubbiamente delle innegabili controindicazioni (abbiamo detto che, per fair play, avrei parlato di "note dolenti", quindi voglio mantenere fede all'impegno), come ben sanno ad esempio gli sviluppatori, i quali infatti devono adattare le proprie app ai vari device android in circolazione, il che non è facile e, per dirla tutta, non sempre risulta possibile. E ciò, per venire al nostro specifico ambito ("Android per i professionisti del diritto"), potrebbe infine ripercuotersi sugli utenti finali.
In teoria, però, perché in pratica non mi sono noti disguidi tra i professionisti dovuti proprio al mancato funzionamento di applicazioni android in ambito lavorativo a causa di problemi connessi alla frammentazione android. Ma sono ovviamente pronto a prendere nota delle eventuali segnalazioni di chi avesse fatto un'esperienza diversa dalla mia.

Sì quello che dici è vero, è un po' la situazione che si aveva con windows, che doveva andare su tipi di hardware sterminati e che finiva per non andare bene su nessuno di essi, anche se per Android c'è una importante differenza, che il sistema è aperto quindi ogni produttore può raffinare la sua implementazione, proprio come se fosse una distribuzione di Linux (come poi in effetti è, in fondo), creando anche delle versioni veramente stabili e ben fatte.

Io ho avuto occasione di provare diverse «implementazioni» di Android e devo dire che alcune erano veramente orribili, mentre altre estremamente raffinate, come quelle di Samsung (naturalmente il mio è un giudizio superficiale, da persona che ha visto e provato le periferiche per poco tempo).

Il problema rimane quindi a livello di applicazioni, anche se però non sarei in grado di fare esempi concreti di app Android che non funzionano su tutti i dispositivi (sicuramente acquistando una periferica Android meglio sceglierne una di un genere più diffuso, meno probabile avere sorprese).

Per il resto, la filosofia Apple è sempre stata quella di fare insieme l'hardware e il software, questo sicuramente ha dei vantaggi in termini di funzionalità ed esperienza d'uso. A questo proposito, vorrei sottolineare che il tema dell'esperienza d'uso è a mio giudizio molto importante, più delle caratteristiche hardware e del famoso «celodurismo informatico», cioè del mettere caratteristiche hardware a vanvera che poi non si traducono in un effettivo vantaggio per l'utente. Specialmente nei terminali mobili gli utenti non vogliono sapere quanta memoria c'è, che tipo di processore, ma quello che possono fare con la loro periferica, a me sembra anche giusto questo, gli aspetti tecnici non devono interessare l'utente finale.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

[quote]
"è un po’ la situazione che si aveva con windows, che doveva andare su tipi di hardware sterminati e che finiva per non andare bene su nessuno di essi, anche se per Android c’è una importante differenza…"
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Sì, che va bene su tutti.

Beh io a casa ho un tablet che avevo preso per un familiare che ha una implementazione di Android veramente schifosa e che non va per niente bene. Si tratta di questo http://goo.gl/FbQPl. Quindi il rischio di imbattersi in un produttore che mette in commercio ciofeche, anche se si può blasonare del termine «Android» credo che esista.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

Sì, ci sono device android che lasciano a desiderare.
Ma sarebbero anche peggio se su quell'hardware girasse un sistema operativo diverso.
Ho i brividi ad immaginare, ad esempio, un Olipad con su iOS.
Scherzo, ovviamente: non fa così schifo, l'Olipad.

Flash e filmati in streaming su android non sono un problema: l'attuale versione del player (http://goo.gl/uhlko) consente una perfetta usufruibilità dei contenuti, esattamente come dal pc fisso e personalmente non ho riscontrato crash o rallentamenti di sorta.
Ovviamente, le funzionalità flash hanno un costo in termini di sicurezza (l'attuale versione flash, la 10.3, è stata appunto rilasciata per rimediare ad una falla), che è difficile negare.
Vedremo quali saranno gli sviluppi nel futuro, anche in base alle app professionali per giuristi che richiederanno o meno la tecnologia flash (e molto dipenderà dal successo che avrà l'html5: http://it.wikipedia.org/wiki/HTML5).
Non ci resta che attendere. E, in questo frattempo, magari, sorridiamo un po': http://goo.gl/0J2F4

Divertente lo spot Samsung. Anche se devo precisare che io per quanto riguarda i video li vedo quasi tutti, youtube presenta tutti i suoi video (o almeno quelli che ho visto io) anche in html5 e per megavideo c'è la già citata videobrowser, il problema è per le animazioni in flash di alcuni siti, che non c'è verso di visualizzare. Di queste animazioni, almeno l'80% è inutile e sovrabbondante, ma nel restante 20% dei casi non riesci proprio a «fruire» il web.

Si vedrà, come dici tu, se html5 si affermerà o meno, data la diffusione di fatto di iPad dovrebbe, almeno chi fa contenuti adesso si preoccupa di farli anche per iDevices, ed infatti di solito sono le pagine più risalenti che danno problemi, ma non è detto visto che Android si sta diffondendo sempre di più; insomma, staremo a vedere.

Anticipo con l'occasione che sicuramente il tema della sicurezza è uno di quelli che andremo a trattare.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

Sono un utente Android sin dall'uscita del Nexus One (htc), che ho acquistato negli USA prima ancora che arrivasse in Italia.
E' stato amore a prima vista.
Temo quindi di essere un vero e proprio fanboy.
Non escludo tuttavia che un giorno potrei passare a iOS (anche perché lo sforzo di apprendimento sarebbe minimo, considerato quel sistema operativo, ma non so se ciò sia un bene).
Al momento ho un Nexus S (moddato Cyanogen) ed uno Xoom (acquistato, anche questo, in USA quindi con alcune funzionalità tuttora mancanti nei modelli messi in commercio qui in Europa).
A dire il vero, ho acquistato anche un ipad2 (bianco) che però sono riuscito a tollerare per circa una settimana, prima di regalarlo.
Sono anch'io molto curioso di confrontare empiricamente questi due mondi (o forse sarebbe meglio dire religioni), ma non so bene cosa ne verrà fuori.
Vedremo.

Inizio con una breve presentazione, in relazione col tema in esame. Sono un utente Apple da diversi anni oramai (ho avuto anche un g4), ma non sono un fanboy. I prodotti Apple mi piacciono generalmente molto, ma a volte ci sono cose che non mi aggradano e non ho alcuna difficoltà a riconoscerlo. Non credo che prenderò mai una periferica Android, che ho avuto occasione di provare ed apprezzare, perchè le differenze oramai sono troppo sottili per giustificare tutto lo sforzo di apprendimento necessario per passare da un sistema all'altro e perchè tutto sommato sono contenuto di quello che sto usando. Possiedo un iPhone 4 e un iPad2, entrambi portati a iOS 5 beta 2, in cui molte delle nuove funzioni progettate sono tuttavia ancora non attive. Sono un utente mobile me e quindi Apple mi ha già attivato alcune funzioni, anche se non tutte, di iCloud. Sono molto curioso di confrontare empiricamente questi due «mondi», cui è sottesa anche una certa concezione dell'informatica, diciamo più protesa verso la semplicità e la pulizia a tutti i costi quella di Apple, più verso l'hackerabilità o comunque la configurabilità quella di Android.

Lascio adesso la palla all'amico Juri, per qualche riga di presentazione anche su se stesso, per poi passare a qualche tema concreto. Buona giornata a tutti, stay tuned…

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

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