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Sono incinta ma lui non ne vuole sapere

Buongiorno, mi chiamo xxx ho 35 anni e sono in attesa da 27 settimane di una bimba, che il suo papà non vuole e ora per non aver accettato di abortire, come lui voleva dice anche di non amare più me. Due mesi fa, esattamente a Pasqua abbiamo litigato e non ci siamo più sentiti, lui mi ha assicurato verbalemte che avrevve riconosciuto la bambina e che mi avrebbe passato una cifra al mese per poter sostenere le spese, anche i suoi genitori mi hanno garantito questo, ma in due mesi non ho visto un euro, anzi resta il fatto che loro, tutti, sono letteralmente spariti, nel senso che non chiamano neanche per sentire come procede la gravìdanza, ora il mio interesse è tutelare me e mia figlia considerando il fatto che io non potrò più lavorare tra un pò, faccio un lavoro part-time che mi occupa solo il pomeriggio ed ho un contratto a progetto. oltretutto ho dovuto lasciare due lavori nei primi mesi di gravidanza per seguire lui che voleva avermi vicino, quindi sono stati mesi difficili e ho dovuto cercare lavoro al 4 nese di gravidanza. la mia domanda è che diritti ho? cosa devo fare e come posso agire nei suoi confronti?non ho molti soldi e non so come fare e ad agosto smetterò di lavorare. cordialmente ringrazio

Innanzitutto bisogna vedere se lui vuole o no riconoscere la bimba come sua figlia. In caso positivo avrà gli stessi obblighi (mantenimento ad esempio) che avrebbe se voi foste sposati.

In caso contrario se tu vorrai ottenere da lui quello che è giusto occorrerà iniziare un procedimento per il riconoscimento della paternità.

Finito quello con esito positivo ti spetterà il mantenimento, le spese straordinarie ecc. in base a quanto stabilirà poi il giudice. Ovviamente avrai diritto anche agli arretrati.

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Di Emanuele Roli

Sono nato nel 1975, vivo a Casalecchio di Reno (BO) e collaboro con lo studio Solignani dal 2005

9 risposte su “Sono incinta ma lui non ne vuole sapere”

Sento spesso storie di questo genere e mi chiedo: è vero che “il corpo è mio e lo gestisco io” quindi un uomo non può obbligare una donna nè ad abortire nè a tenere il figlio. Ma allora perché una donna può obbligare un uomo a mantenere un figlio che lui espressamente non vuole? non mi sembra molto paritario…

Non è paritario perchè uomo e donna sono diversi tra loro, non si può costringere una donna a uccidere una vita dentro di lei. Ovviamente il tema è molto delicato e se ne potrebbe discutere per giorni, letteralmente.

Beh certo, anche se cmq srebbe il caso che lui di prendesse le sue responsabilità cmq e se non lo fa lui, per la sua immaturità, dovrebbe pagare chi lo ha cresciuto e lo cresce ancora così!

Però se non sbaglio la Cassazione ha detto che i nonni subentrano solo e soltanto se l'altro genitore non ha assolutamente mezzi per sostenere il figlio. Se la signora in un modo o nell'altro può cavarsela non credo si possa obbligare i nonni. Non credo cioè che ci sia un automatismo e che quindi il giudice deciderà sicuramente in quel senso. Credo eh.

grazie per la esaudiente risposta, ma mi sorge un altra domanda se posso approfittare, se lui non ha reddito dimostrabile e vive a casa con i suoi, che reddito ne hanno e lo mantengono ancora, cosa succede?
Cordialmente xxx

Ti riporto il primo comma dell'art. 148 c.c.: "I coniugi devono adempiere l'obbligazione prevista nell'articolo precedente in proporzione alle rispettive sostanze e secondo la loro capacità di lavoro professionale o casalingo. Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti legittimi o naturali, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli." Quindi la risposta è sì, anche i nonni sono obbligati al mantenimento

sostanzialmente sono daccordo e sono sicuro che e' cosi'.
Faccio un po' il leguleio (pur non avendone i mezzi). Ma sto articolo parla di CONIUGI e poi genitori: sbaglio o se si prendesse alla lettera vale solo per i genitori sposati?

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