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per essere conviventi occorre avere la stessa residenza?

Sono in conflitto col mio ex e c’è un bambino di mezzo. Per essere conviventi non bisognerebbe avere la residenza nello stesso posto, nella stessa casa?

Innanzitutto va chiarito che la residenza non è necessariamente quella che risulta all’ufficio anagrafe del Comune, ma quella dove una persona effettivamente abita. Per cui, se una persona risulta residente in Comune presso una abitazione, ma di fatto non ci sta, o non ci sta più, o non c’è mai stata, mentre abita in un’altra casa, questa è la sua residenza. Lo stabilisce, molto chiaramente, il codice civile, che attribuisce prevalenza alla realtà di fatto rispetto alle risultanze anagrafiche, in caso di difformità.

Detto questo, quindi, quando due persone abitano insieme, pur avendo residenze anagrafiche diverse, sicuramente coabitano. Naturalmente, per potersi avere convivenza o famiglia di fatto occorre qualcosa in più. Anche gli studenti universitari fuori sede coabitano, ma non sono certo conviventi nel senso di cui stiamo parlando. Occorre che i due partner si siano comportati e trattati reciprocamente come marito e moglie, cioè secondo la nota formula more uxorio. Visto che, come dici, c’è un «bambino di mezzo» (espressione un po’ così!), può darsi che questo tra di voi ci sia stato.

Ad ogni modo, la residenza anagrafica non ha niente a che fare con il concetto di convivenza o famiglia di fatto, come spiego anche in questo mio precedente post.

Per il resto ti rimando alla nostra scheda pratica sulla separazione dei conviventi.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

10 risposte su “per essere conviventi occorre avere la stessa residenza?”

Si intende convivenza anche nel caso di genitore e figlio che abitano nella stessa casa ma con residenza diversa?

Scusatemi, ma mi sembra che ci siano risposte e quindi conclusioni contrastanti. Anche io ho la stessa esigenza introdotta in questa pagina: avere un’unione more uxorio con la compagna con cui convivo (sostanzialmente per poter estendere a lei la stessa assicurazione medica che ho già) ma senza per questo cambiare residenza. Nella risposta principale c’è scritto “se una persona risulta residente in Comune presso una abitazione, ma di fatto non ci sta, o non ci sta più, o non c’è mai stata, mentre abita in un’altra casa, questa è la sua residenza”, ma formalmente non è così. Quindi, se la risposta alla domanda “si può convivere more uxorio con residenze diverse?” è affermativa, quali sono PRECISAMENTE gli step da seguire per ottenere questo tipo di convivenza?

se i due decidono di lasciarsi dopo aver convissuto nella stesse casa avendo stessa residenza…lui ha l’obbligo di darle il mantenimento anche se non sposati?

Ho un problema simile. Io e la mia compagna abbiamo residenze diverse ma conviviamo da cinque anni. Ora, per motivi di lavoro, dovremmo dimostrare ala nostra convivenza, possiamo farlo senza cambiare residenza?

Vorrei essere considerato convivente con la mia ragazza con la formula more uxorio, ma abbiamo 2 residenze diverse nello stesso comune e abitiamo 6 mesi nella mia e 6 mesi in quella della mia ragazza.
Cosa devo fare per avere gli stessi diritti di una coppia convivente nella stessa residenza?
Grazie

Rispondi a Cenciotti Maria Rita Annulla risposta

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