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a 46 anni posso chiedere ai miei genitori e a mio fratello di mantenermi?

sono un uomo di 46 anni. ho studiato musica, pianoforte e composizione, e un po’ di filosofia. grazie ai pessimi consigli degli adulti che avevo intorno, mi sono accorto troppo tardi di avere poco talento per poterci vivere. ho cercato un altro mestiere. mi sono sposato. alla fine degli anni 90 mi sono ammalato di depressione e ho subito cercato aiuto. cinque anni di analisi cognitivista e cinque junghiana. mi sono trovato divorziato, con la carriera andata a a rane, sul lastrico e interiormente uno straccio. la mia famiglia ha moltissima difficoltà a stare vicino a chi soffre, quindi ho cercato di stare a opportuna distanza. mi sono cercato un lavoretto ad un call center, poi la ditta è fallita, per cause che sono tutt’oggi al vaglio della magistratura. indennità di disoccupazione. poi l’infarto, l’ictus e dissecazione della carotide. circa due anni fa, non trovando più lavoro, abbiamo chiesto alla mia famiglia se sarebbe stata disposta ad aiutarmi economicamente. ci siamo accordati per 600eur al mese. qualche mese fa mio padre ha deciso che non era più nelle possibilità di aiutarmi, ora mia madre e mio fratello hanno deciso che i rimanenti 400 euro saranno non più mensili ma ogni 5 settimane. vorrei chiedervi se e in quale misura posso ottenere che la mia famiglia mi aiuti e in particolare che mio padre contribuisca insieme gli altri sebbene in proporzione alle sue esigenze.

Il diritto di essere mantenuto, nello stretto necessario, è previsto dagli artt. 433 SS. del codice civile, appunto in tema di alimenti. Tuttavia, si tratta di un istituto di sempre più rara applicazione, dal momento che in questi casi spesso è lo Stato, o gli enti locali, che interviene con aiuti di sostegno, anche monetari.

Del resto cosa vuoi fare: una causa con un avvocato ai tuoi familiari che se va bene finisce tra quattro o cinque anni e nel frattempo non prendi un soldo?

Per questo secondo me ti conviene rivolgerti ai servizi sociali, esponendo il tuo problema e vedendo come ti possono aiutare nell immediato, saranno poi loro a valutare se e come coinvolgere i tuoi parenti.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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