Stamattina, verso l’alba, uno sconosciuto è entrato in casa mia e mi ha puntato una pistola contro la schiena. Per il caldo dormivo su un fianco, a torso nudo e senza coperte, e ad un tratto ho avvertito una canna gelida premuta contro di me. Potevo sentire anche il vapore caldo fuoriuscire dal ferro cavo a contatto con la mia pelle, come un respiro.
Ho alzato le mani, senza chiedere, in attesa di ordini, di richieste. Ho capito subito che non era venuto per uccidermi, altrimenti sarei stato già morto. In quegli istanti di puro terrore, ho pensato che senza mia moglie non avrei nemmeno potuto consegnargli gioielli, preziosi, banconote, niente di niente.
Ma l’intruso non diceva nulla. Dopo alcuni istanti, durati ore dentro al mio cuore, ho iniziato a voltare pian piano la testa, finché non ho visto che l’intruso non c’era più.
Sulla scena, era rimasto solo il mio cane, che evidentemente aveva sentito il pericolo ed era venuto in mio aiuto. Mi guardava preoccupato, ed è stato in quel momento che ho capito che era stato proprio lui a mettere in fuga il ladro. Allora, sfinito per il terrore, mi sono girato di nuovo, lasciandomi andare. Lui, come per consolarmi e per dirmi «stai tranquillo, ci sono qui io», mi è venuto vicino e ha premuto il suo naso contro la mia schiena.
2 risposte su “il guardiano”
Storia molto coinvolgente, ma……. non ho capito una cosa, e’ la prima pagina del tuo nuovo libro? Mi sarebbe piaciuto continuare a leggere.
Grazie Lilli, mi fa sinceramente molto piacere quello che hai scritto. Direi che sia quello che vorrebbe sentirsi dire ogni scrittore: «dammi più parole…» 😉 No, comunque, è solo un embrione di racconto, un racconto nemmeno sviluppato interamente per mancanza di tempo. In futuro, mi piacerebbe farne innanzitutto un racconto completo, scrivendone poi anche altri per farne un libro intero. Ma ho diversi progetti, vedremo. Grazie ancora, i tuoi commenti sono sempre graditi.