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benessere paleo

Samovar: cos’è e come funziona.

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Il Pyramid della BEEM
Come funziona il samovar.
Oggi ho ripreso fuori il samovar, per la brutta stagione. Così ho pensato di fare un post su di esso, perché credo che sia uno strumento che può essere sia molto utile, visto che dobbiamo tutti idratarci molto di più, che molto piacevole da avere in casa.
Ma che cos’è e a che cosa serve un samovar, da noi molto poco diffuso e invece presente quasi in ogni abitazione in Russia e più in generale in Oriente?
Praticamente, è una sorgente costante di acqua calda durante tutto il giorno, per fare il tè e altre bevande in infusione.
Funziona in questo modo.
Quando lo avvii, generalmente al mattino, prepari un tè o altro tipo di infuso, di tipo concentrato, nella sua parte superiore, che è paragonabile ad una classica teiera o bollitore, mettendo tre o quattro volte le quantità di tè che metteresti se dovessi berlo schietto e non diluito.
La parte inferiore contiene invece acqua che viene scaldata e mantenuta calda – oggigiorno da una resistenza elettrica, in passato da un fuoco di legna o carbone.
Così, ogni volta che qualcuno vuole una bevanda calda, va dal samovar e prende un po’ di bevanda concentrata dalla parte superiore, che poi diluisce e dunque mescola con acqua calda presa dalla parte inferiore.
Praticamente, prendi una tazza o bicchiere e ci versi due dita di tè o infuso concentrato preso da sopra, poi finisci di riempire con acqua calda presa da sotto, dove c’è un rubinetto.
A cosa serve un samovar.
In questo modo, è facile farsi un tè in ogni momento, senza dovere ogni volta mettere l’acqua a bollire, come ho fatto io adesso che, tornato dalla spesa infreddolito, mi sono versato una tazza di tè bancha.
Il samovar, poi, al di là della sua funzione concreta emana una simpatia e un «calore» emotivo paragonabili a quelli di un camino, tanto che molte case dei paesi in cui è diffuso sono organizzate in qualche modo intorno al samovar, che è anche un classico regalo di nozze, come può essere da noi da Modena la famosa macchina per fare le crescentine o cose del genere.
Nei treni russi, sin dai tempi della mitica Transiberiana, c’è un samovar ogni tot carrozze, in modo che i viaggiatori possano andare a farsi una tazza di tè caldo. In un romanzo che ho adorato tantissimo, e che è un capolavoro infinito, si parla spesso del samovar, mi riferisco a Anna Karenina.
Grande parte della letteratura russa, infatti, specialmente quella di Cechov, come sanno coloro che hanno letto questo autore, è infarcita di citazioni del samovar, concepito come una entità autonoma e quasi viva, già a partire dall’etimo (samovar significa infatti ciò che brucia da solo).
Per noi che cerchiamo di curare in modo particolare la nostra salute, è un ottimo sistema per bere molto anche nella brutta stagione, quando per ovvi motivi si tende a bere molto meno che in estate, quindi a disidratarsi un po’, e per riscaldarsi quando si è appena ritornati a casa o si è infreddoliti.
L’acqua a temperatura ambiente, infatti, quando è freddo non è molto piacevole, mentre farsi un tè ogni volta sporcando stoviglie varie è un po’ troppo laborioso perché se ne possano fare più di uno o due al giorno. Con il samovar, invece, sporchi solo quello, mentre la tazza puoi semplicemente sciacquarla dopo ogni uso.
I miei due samovar.
Io ne ho due, uno lo tengo in casa, uno in studio.
Quello in studio lo carico al mattino e lo uso finché non esco, quello di casa invece lo carico solo al fine settimana, quando sono in casa, cioè al sabato e alla domenica.
I miei samovar sono entrambi prodotti dalla BEEM, una ditta tedesca, il cui catalogo potete trovare su internet.
Quello che ho a casa è un Pyramid, da 4 litri (esiste anche un modello da 10 litri), che per le nostre esigenze familiari (due adulti e due bambini) è più che sufficiente. Io l’ho acquistato su Amazon ad un prezzo molto inferiore a quello indicato sul sito della BEEM, come potrete verificare. Purtroppo, successivamente il prezzo è un po’ aumentato.
Il modello che ho in studio è invece un Mr. Tea. Purtroppo, temo che questo modello non sia più prodotto ed è un vero peccato perché a mio giudizio era il vero uovo di Colombo per entrare nel mondo del samovar a pochissimo prezzo con un oggetto dal design straordinario (si può provare a cercare su ebay).
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Mr. Tea
Quest’ultimo modello, il Mr. Tea, poteva essere una buona idea se volete provare l’esperienza del samovar, come io vi consiglio, senza spendere molto, anche se la qualità costruttiva rispetto all’altro è oggettivamente minore; in particolare, il piccolo difetto di questo samovar è che al momento del bollore fa un po’ di rumore di sferragliamento, come se … ti arrivasse un piccolo treno a vapore nella stanza ;-). Nulla di insopportabile o particolarmente grave, ma l’altro non presenta problemi di questo genere.
I miei samovar hanno un design moderno perché è quello che preferisco, ma se vi piace di più quello tradizionale c’è addirittura ancor più scelta a disposizione, qui ad esempio ci sono tutti quelli prodotti sempre dalla BEEM, ma potete fare ovviamente una ricerca su google, anche per immagini, scoprendo samovar incredibili, decorati nei modi più curiosi o raffinati, oppure su Amazon o altri rivenditori al minuto.
Tenete ben presente che se vivete in zone in cui c’è un’acqua molto dura, e non avete installato un addolcitore, come nel mio caso, dovete essere preparati a doverlo decalcificare spesso e per spesso intendo anche una volta ogni due settimane al massimo, pena il completo intasamento del rubinetto.
Che cosa si può fare nel samovar.
Personalmente, nel samovar faccio tè senza teina come il bancha o altri infusi come il carcadè, la camomilla, che piace molto ai miei figli, il rooibos ma anche tanti altri infusi misti confezionati nella mia erboristeria di fiducia.
Ovviamente, è meglio se prendete tutto sfuso in erboristeria, anche se potete, in caso di necessità, usare anche le bustine.
Ulteriori approfondimenti.
Per ulteriori approfondimenti su questo utile ed affascinante oggetto, potete leggere la voce di wikipedia su di esso.
Lasciate, poi, magari i vostri commenti, su quello che fate o che vi piacerebbe fare in un samovar.
Magari anche nel nostro paese si potrebbe sviluppare una piccola cultura di questo oggetto favoloso, la cui utilità e «presenza» in casa va molto al di là di quello che potrebbe sembrare e della sua funzione di base 😉
Aggiornamento del 18 marzo 2018.
Torno su questo argomento dopo circa cinque anni, avendo ricevuto tantissime domande sul samovar, un elettrodomestico e una tradizione non molto diffusi da noi ma che in realtà sono interessanti e potrebbero essere introdotti favorevolmente, visto che consentono di idratarci molto meglio e, soprattutto, anche di risparmiare tempo e magari anche un po’ di energia elettrica per produrre bevande per tutta la famiglia.
Purtroppo, ho visto che il modello che, a mio modo di vedere, era quello «da comprare» per provare questa esperienza, il Mr. Tea della BEEM, non sembra essere più prodotto. Magari si può trovare su ebay o in qualche rimanenza, sia di negozi fisici che sul web. Sembra essere stato sostituito da questo modello, che gli somiglia tantissimo… ma che costa quasi il quadruplo, più o meno come il Pyramid, per cui diventa poi una questione meramente di gusto e preferenza estetica.
In alternativa, ho provato a cercare qualche prodotto di partenza per fare questa esperienza. Va da sè che chi è già intenzionato a spendere qualcosa può prendere il Pyramid che è un samovar bellissimo, con un design eccezionale, molto robusto e funzionale.
Un prodotto invece che costa abbastanza poco e che potrebbe rappresentare un buon compromesso per chi vuole cominciare ad usare un samovar senza spendere più di tanto è questo che viene venduto e spedito da Amazon, con prime (una cosa per me abbastanza importante per il servizio che offre intorno all’acquisto). Non mi piace affatto come mi piaceva il Mr. Tea, ma comunque non è brutto e ci sono vari colori. Inoltre sembra abbastanza robusto a livello costruttivo.
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Samovar Mulex

Mr. Tea di nuovo disponibile su Amazon! (23 marzo 2018)
Lo potete trovare qui, non so per quanti giorni ancora da oggi. Se riuscite approfittatene, è secondo me ancora il prodotto migliore per entrare nel mondo del samovar.

Collegare il samovar a un presa intelligente.

Aggiornamento del 11 Maggio 2020

Oggi ho collegato il mio samovar, che peraltro tra poco metterò via per l’estate, a una presa intelligente collegata via WiFi e pilotabile dal cellulare o da altri dispositivi.

Il vantaggio di questa soluzione è quello di spegnere e accendere il samovar tutti i giorni agli stessi orari, in modo che al mattino dopo il risveglio l’acqua sia già calda e quindi la bevanda prelevabile, mentre alla sera venga spento per la notte, quando si dorme ed è inutile.

La presa è inserita in una ciabatta con interruttore per ogni singola presa in modo da poter spegnere del tutto il samovar per i giorni in cui si decide di non usarlo, di solito a seconda del meteo…

La presa intelligente che uso io è questa.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

12 risposte su “Samovar: cos’è e come funziona.”

Grazie per la tua recensione, mi chiedevo consuma tanta elettricità lasciarlo sempre acceso di modo che l’acqua sia sempre calda?

Ho letto con grande piacere e attenzione le “riflessioni” e i consigli sui Samovar. Ne ho tratto una sostanziale utilità, Devo dire che la lettura di queste pagine di diario oltre che guidarmi, mi hanno rasserenato raccontandomi un mondo appartato le cui atmosfere conosco bene e con ostinazione tento di riprodurre … A parte tutto ciò vorrei capire meglio, se posso chiedere, il metodo che descrivi per la preparazione delle infusioni “…Quando lo avvii, generalmente al mattino, prepari un tè o altro tipo di infuso, di tipo concentrato, nella sua parte superiore, che è paragonabile ad una classica teiera o bollitore, mettendo (tre o quattro volte le quantità di tè che metteresti se dovessi berlo schietto) e non diluito.” … Grazie

Grazie Giuseppe per il tuo apprezzamento. Sì faccio proprio così per ottenere in qualche modo un concentrato. Tra l’altro proprio in questi giorni sto riportando in casa il samovar, inizia la stagione…

Gentilissimo, chiedo scusa per l’insistenza ma, entrando nello specifico, adottando il tuo metodo, quanti cucchiaini di thè e quanta acqua utilizzi pet preparare l’infuso concentrato? Grazie e un cordiale saluto

Ciao, ti ringrazio per le tue informazioni. Avrei una domanda da farti se posso, ho ordinato anch’io un Mulex Samovar su Amazon credevo fosse tutto in ceramica mentre quando mi è arrivato ho scoperto che soltanto la teiera/bollitore in cui inserire l’infuso era in ceramica, mente il “corpo” cioè dove inserisco l’acqua e dove bolle è in plastica.
Non farà male ?
Mi è sempre stato detto di non mangiare cose calde in piatti di plastica (per esempio) proprio per questo mi chiedevo: non sarà la stessa cosa nel far bollire acqua calda in un sostegno in plastica ?!
Hai qualche informazione in più? O ti sei documentato anche tu a riguardo?
Grazie

Grazie per il tuo commento. Non ti so aiutare su questo, puoi provare a scrivere al produttore per sapere se si tratta, come credo proprio, di plastica alimentare. Il mio è di metallo, ma secondo alcuni anche il metallo sarebbe dannoso per la salute per il rilascio di particelle pesanti. Secondo altri, anche il vetro, se contiene piombo, potrebbe essere dannoso. Certo a seguire i vari consigli che si trovano in giro non si sa mai davvero bene che cosa utilizzare per preparare le bevande o i cibi che consumiamo. Questo non vuol dire che informarsi sia sbagliato, anzi. Personalmente, vedo il Mulex come un samovar «di partenza» per vedere se è un elettrodomestico che ha un senso nella propria casa, fatto un anno o due con questo poi, se l’esperienza ha esito positivo, si può prendere un prodotto più carrozzato. Di solito si usa solo nella brutta stagione, almeno per me è così, d’estate si ripone.

GRAZIE STO PENSANDO DI REGALARLO A MIA MAMMA, OGGI HO AUMENTATO LA MIA CONOSCENZA.
GRAZIE MAURIZIO SETTEMBRE, ECONOMISTA INDIPENDENTE

GRAZIE MILLE PER LE INFORMAZIONI SUL SAMOVAR. MI SERVIRANNO A FARE UNA PICCOLA RECENZIONE IN QUANTO HO UN SAMOVAR MOLTO BELLO, ACQUISTATO A tEHERAN CHE VORREI VENDERE. COME BEN SCRITTO IN iTALIA NON è MOLTO CONOSCIUTO. lO LO DEVO VENDERE PERCHè MI RICORDA TROPPO IL TEMPO VISSUTO CON MIO MARITO E, QUINDI, DA FONTE DI AMORE ORA è FONTE DI DOLORE.
GRAZIE ANCORA E SCUSATE IL MIO SFOGO.

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