desidero un chiarimento in merito alle compravendite fra privati anche non professionisti che si svolgono sui noti siti di aste online.
Una volta aggiudicato l’oggetto si conclude un contratto, che mi risulta essere legalmente valido e vincolante.
In particolare il venditore, può, dopo l’aggiudicazione, quindi a contratto concluso, variare unilateralmente i termini contrattuali ?
La richiesta di ulteriori importi, anche se esigui, sotto minaccia di recedere dall’accordo di compravendita non ha carattere estorsivo?
L’inadempienza contrattuale infatti sarebbe solo la minaccia di omettere quanto dovuto, mediante la quale si otterrebbe il condizionamento dell’altro contraente.
L’esiguità dell’importo non dovrebbe essere a mio giudizio rilevante, un po’ come per i parcheggiatori abusivi che pretendono pochi spiccioli per “custodire” l’auto, per i quali è stato plurime volte configurato il reato di estorsione . Mi sbaglio?
Parlare di diritto, e soprattutto di figure delicate come l’estorsione, in termini generali non ha nè il minimo senso nè la minima utilità pratica.
Se vuoi sapere se nel tuo caso si è verificata o meno un’estorsione, devi dire esattamente quello che è successo in concreto, lasciando poi a noi, che siamo i giuristi, di trarre le conseguenze in diritto.
Mi piacerebbe sapere se, quando andate dal medico, vi mettere a fare disquisizioni di medicina o se vi limitate a dire «mi fa male qui»…
Quando si va dall’avvocato, bisogna fare allo stesso modo, bisogna dire: è successo questo, è successo quello… Non mettersi a fare i giuristi che non è il vostro mestiere, ma quello per svolgere il quale ci assumete e ci pagate.
Su questa premessa, ti posso confermare che una parte contraente dopo la conclusione del contratto non può ovviamente modificare unilateralmente le condizioni del negozio, salvo che non sia stato previsto da una apposita clausola, che peraltro è generalmente considerata vessatoria e quindi presenta anche dei problemi quanto alla sua validità.
Da qui a dire che la pretesa di farlo configuri estorsione però ce ne corre un bel po’.