*La dott.ssa Sabine Eck, che personalmente come noto stimo moltissimo, ha letto il resoconto del mio primo anno di esperienza con lo stile di vita paleo e mi ha mandato alcune osservazioni via mail che mi sembrano molto interessanti anche se in parte critiche e distanti dai concetti di base delle diete evolutive. Dopo averle chiesto il permesso, le metto di seguito a beneficio di tutti i lettori del blog.
Con l’occasione, voglio, anche se non è il tema di oggi, lasciarvi i link ad un bellissimo video, diviso in due parti, della dott.ssa sull’argomento «sale»: li trovate qui e qui. Dovete prendervi un po’ di tempo per vederli, ma vi assicuro che ne vale la pena.*
La Paleo-dieta fa dimagrire un bel po’… sopratutto per la rinuncia totale dei carboidrati a base di grano.
In oriente non c’è gente grassa (almeno che non siano occidentalizzati) perché mangiano riso (ha un’effetto asciugante sul corpo). Basta vedere i cinesi in italia…i vecchi (cibo tradizionale cinese) sono magri…i loro figli (cibo italiano) sono spesso grassi
Poi ci sono da considerare alcuni aspetti/contesti:
alla lunga è molto pericolosa per un eccessivo carico proteico-in mancanza di “movimento da cacciatore” soprattutto
i cacciatori non mangiavano di sicuro la carne ogni giorno-facevano dei gran digiuni!!!! e mangiavano erbe e radici,semi,frutta
i cacciatori mangiavano anche le interiora (sono alcalini)…la massa muscolare invece è acida (aminoacidi insomma)
è una alimentazione per pochi – se lo facesse l’intera umanità occidentale sarebbe un disastro ecologico
l’uomo dovrebbe evolvere…e non retrocedere… natura e cultura non sono identici
eticamente non trovo giusto uccidere tanti animali…con l’età la dieta dovrebbe essere più rispettosa verso altre forme di vita
la lunga vita rimane ancora un mistero a livello scientifico…certamente non dipende solo dal mangiare…ma sopratutto dal modus pensandi
Comunque sia…importante rendersi conto che si può cambiare, sperimentare diverse forme di alimentazione.
Un modello unico per tutti non può esistere
Importante togliere il cibo industriale!… E tornare alle stagioni e alla rotazione alimentare saluti 🙂 S Eck
4 risposte su “La dott.ssa Eck sulla mia paleo esperienza e su alcuni possibili punti critici delle diete evolutive.”
Perfettamente d’accordo con la dr.ssa Eck- Ci sono altri modi per dimagrire e stare in forma senza esagerare con le proteine – Un eccesso di proteine ed amminoacidi danneggia il rene.
Grazie Silvia, benvenuta nel blog e benritrovata. In realtà, la Eck non motiva sui danni ai reni nel suo libro, ma sul fatto che un eccesso di proteine renderebbe più dannosa la comunicazione intracellulare, con conseguente aumento della pressione arteriosa.
Ti rimetto di seguito il passaggio dal suo libro «Il sale fa bene» che, a proposito, è un libro bellissimo che ti consiglio di leggere appena puoi.
«Lo sconsiderato consumo di proteine è un aspetto tuttora trascurato. In Germania, ad esempio, molte persone mangiano il doppio del loro fabbisogno. In Italia i valori non sono ancora tanto drammatici, ma la tendenza è la medesima. Il Prof. Wendt ha chiaramente documentato che l’assunzione eccessiva di proteine si deposita soprattutto aumentando la formazione di collagene nel nostro tessuto connettivale; e, ancora più grave, è il diffuso aumento dello spessore della parete vascolare dei vasi capillari, fino a cinque volte (!). Quindi il nostro corpo deve superare questa barriera per potere nutrire le cellule. Dovete sapere che ogni singola cellula del nostro corpo riceve l’ossigeno e le sostanze nutritive dai capillari, che sono proprio le ultimissime diramazioni dei vasi arteriosi. La giusta pres- sione nel vaso capillare è indispensabile per far uscire l’ossigeno e le sostanze nutritive. Questa pressione determina la cosiddetta PRESSIONE MINIMA. In medicina la si definisce anche come “la somma delle resistenze periferiche”. Si capisce allora che la pres- sione nei capillari deve essere ottimale per servire in tempo utile le nostre cellule, le quali hanno fame, sete e voglia di ossigeno. Per essere ancora più precisi, dovete immaginare che dal capillare alla cellula da nutrire è disteso un piccolo ma importantissimo spazio: il cosiddetto spazio extracellulare che deve avere una giusta fluidità (cioè non troppo fluido e non troppo denso). Vi ho già menzionato le fibre di collagene del connettivo che aumentano in maniera sproporzionata se mangiamo troppe proteine. E sono proprio queste fibre che si depositano negli spazi extracellulari producendo così un relativo aumento della densità connettivale. Adesso provate a ragionare con semplice logica: dovete superare una parete (barriera) capillare dallo spessore aumentato, e inoltre dovete superare uno spazio extra-cellulare più denso, meno fluido, per arrivare finalmente con il vostro ossigeno e le sostanze nutritive alle cellule. Come risolvete la questione? Con quale mezzo a vostra disposizione? Nel nostro corpo esiste UNA SOLA soluzione: per superare un ostacolo bisogna spin- gere di più, quindi aumentare la pressione nei capillari. E come lo ottiene il nostro corpo? Aumentando attivamente la concentrazione di Sodio nel sangue: perché dove c’è Sodio c’è maggiore richiamo d’acqua (per l’Osmosi, appunto). quindi il sistema aumenta la pressione VOLUTAMENTE per potere nutrire finalmente le nostre cellule. Que- sta è la logica(= “bio-logica”) che applica il nostro corpo… Che poi la pressione alterata comporti dei problemi potenziali, è tutto un altro discorso: in primis il corpo deve risolvere il problema della nutrizione cellulare.»
Sabine Eck ha una visione più profonda e di lungo periodo della cosa, rispetto al paleoista medio che vuole semplicemente dimagrire, sentirsi meglio di salute e vivere la SUA vita meglio rispettoa chi segue una dieta standard occidentale non ponderata minimamente dal punto di vista della salute ( vedi SAD, standard american diet ad esempio). E anche rispetto al guru medio che ha a cuore principalmente affermarsi a livello economico e mediatico con la vendita dei suoi libri, prodotti e prestigio individuale come autore di un approccio alimentare e di vita nuovo e moderno. Anche secondo me al momento le cosidette diete evolutive come la paleodieta hanno il limite di guardare in maniera nostalgica e ingenua al passato dei cacciatori-raccoglitori e tentano di recuperare quanto più possibile di quel passato ma con scarso senso dela “cultura” e del progresso culturale , come dice la Eck. Si tende cioè a demonizzare tutto del mondo moderno e della alimentazione moderna, e forse questo è uno sbaglio in quanto ci sono delle cose buone da mantenere anche nella cucina e dieta moderna ( ad es. il fatto che la carne la si cucini anzichè mangiarla cruda come invece si auspicano certe diete evolutive. La scoperta del fuoco e del cucinare i cibi è una grande scoperta non una sciocchezza come insistono certi guru “evolutivi”. Un sacco di alimenti diventano fonte di nutrimento per l’uomo e liberano nutrienti soltanto se vengono cucinati. Certo, bisogna imparare a cucinare bene e nel modo giusto, questo si. Ed è un aspetto che ancora manca a livello del pubblico generale. ) Detto tutto ciò, per me la via da seguire è sempre una virtuosa via di mezzo, mentre credo che la Eck sia diretta verso un modo di vedere e di insegnare di stampo vegetariano, che a mio avviso è una visione anch’essa troppo particolare e non generalizzabile ( nemmeno se tutto il mondo occidentale diventasse vegetariano sarebbe un modello sostenibile a livello ecologico-ambientale )
sulla 5 6 e 7 non sono d’accordo
se l’evoluzione sono i farinacei i cereali e gli zuccheri parliamo di involuzione se non di dannosità
sull’uccisione degli animali non saprei ma dalla notte dei tempi succede e presumo succederà sempre, l’etica è personale
sul modus pensandi non sono d’accordo poichè conosco bravissime persone vegetariane o vegane o di altre amenità che hanno stile di vita ottimale ma quindi alimentazione carente se non dannosa