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Soldi incassati: può trattenerli il mio avvocato?

Circa 10 anni fa, ho presentato un mio amico ad un altro mio amico avvocato. Si trattava di rimborso per multe. L’avvocato ha preso in carico la pratica, chiedendo circa 300 euro per avviare il tutto.
Oggi a distanza di molti anni, la causa è stata vinta. Il mio amico”multato” ha ricevuto 2 assegni a suo nome di circa 600 euro.
L’avvocato dice che questi 600 euro sono suoi, l’altro amico dice che ,essendo intestati a lui, non vede perché dovrebbe renderli all’avvocato.
Scusate il messaggio contorto e non so quanto chiaro… Spero si sia capito il succo. I 600 euro sono del multato o avvocato?

Ovviamente, è impossibile dare un giudizio preciso di una vicenda come questa senza esaminare la documentazione e capire di preciso che lavoro è stato fatto e su che cosa.

In generale, si può solo dire che il compenso dell’avvocato oggigiorno si determina a libero mercato, salvo che non venga concordato nulla nel quale caso si applicano i parametri previsti dalla legge. Bisogna però vedere quando era stato conferito questo incarico che regolazione delle tariffe era prevista, infatti 10 anni fa c’era sicuramente una legislazione diversa, chiaramente bisognerebbe conoscere con esattezza la data del mandato.

Sempre su un piano generale, le somme che un assistito incassa sono di pertinenza dell’assistito stesso, sia per diritto civile che per deontologia professionale, e l’avvocato non può trattenerle. Potrebbe esserci un compenso determinato a percentuale, ma in ogni caso il legale non può trattenere le somme incassate dal cliente, si tratta solo di un metodo tariffario che parametra il compenso del legale a quanto ottenuto dal cliente, ma non è mai una quota lite per cui il legale prende direttamente una porzione di quanto ottenuto appunto dal cliente: una distinzione, per la verità, più concettuale che pratica, specialmente quando si tratta di somme di denaro.

Ciò che importa, tuttavia, è che per la stipulazione di un compenso a percentuale – per approfondimenti sul quale ti rimando alla scheda relativa – occorre un contratto scritto in mancanza del quale non si può parlare di un compenso di questo genere.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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