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Contratti di convivenza: una novità molto importante in arrivo.

Il disegno di legge Cirinnà, al momento non ancora approvato definitivamente, contiene novità molto interessanti per tutte le famiglie di fatto o convivenze, anche etero, con molte più possibilità per chi ne fa parte di tutelarsi ma anche di dare adeguata progettualità alla coppia e alla famiglia.

Ciò nel senso che chi, ad esempio, dovrà formare una famiglia avrà a disposizione un ventaglio molto più ampio di possibili modelli e scelte che, se usato oculatamente e con equità, potrebbe dare regolamentazioni molto più sensate ad ogni situazione – ricordiamoci sempre che ogni famiglia è diversa dall’altra.

Una delle novità più interessanti è la possibilità di stipulare appositi contratti di convivenza, che sarebbe stato meglio denominare accordi, visto che non sono affatto contratti, per regolare aspetti importanti della vita di coppia.

Non ne parlo più approfonditamente adesso perché il mio costume è da sempre quello di ragionare su leggi già definitive, anche per non ingenerare confusione (sono sempre molte le persone che scambiano un progetto di legge per una legge), ma tengo l’iter sotto controllo perché lo ritengo molto interessante.

Se e quando la legge venisse approvata, cosa che appare ormai probabile vista la situazione politica, faremo sul blog gli adeguati approfondimenti, probabilmente con un ciclo di post dedicati visto che le novità sono tante e molto ricche.

Un errore che faranno sicuramente in molto e che fin da adesso posso individuare è confondere gli accordi di convivenza con i contratti prematrimoniali di cui si vede nei film e telefilm soprattutto di origine statunitense. In realtà sono cose diversissime e i contratti prematrimoniali continuano ad essere vietati da noi.

Per maggiori informazioni, potete collegarvi alla scheda dedicata, dalla quale potrete anche iscrivervi per essere avvertiti via mail della definitiva approvazione della legge.

Considerata l’importanza di questa riforma, abbiamo anche attivato domini dedicati per raggiungere la pagina di cui sopra, potete ad esempio sempre richiamarla tramite l’indirizzo http://www.accordidiconvivenza.it.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

4 risposte su “Contratti di convivenza: una novità molto importante in arrivo.”

Non vi è alcuna differenza tra accordi e contratti. Il contratto ex art. 1321 c.c. percepisce l’ accordo. Ovvero l’accordo è il contenuto del contenuto del contratto, in cui si esprime la volontà delle parti.
In fatti sono definiti (giustamente) contratti di convivenza. Ciò che mi lascia perplessa è applicare ad un accordo contrattuale la disciplina del divorzio e della separazione. Un vera e propria forzatura giuridica.

Il contratto regola posizione giuridiche di natura patrimoniale, questi accordi invece obblighi e diritti di famiglia, che non hanno affatto natura patrimoniale come le comuni obbligazioni, quindi il termine è profondamente sbagliato. Per le coppie unite in matrimonio correttamente si parla di convenzioni matrimoniali.

Per intenderci, collega io sono un’avvocato come lei. Questi contratti regolano solo gli obblighi ed i diritti di natura patrimoniale in quanto i diritti derivanti dal rapporto di famiglia sono INDISPONIBILI.

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