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Recupero credito condominio in Francia: che posso fare?

vorrei querelare un amministratore di condominio francese .Premesso che possiedo un monolocale a nizza (fr) gia dal 2002 . Per miei motivi ho deciso di venderlo gia’ da qualche tempo .I canoni di affitto li ho sempre pagati ,anche in ritardo con le more che prevedono.Quest’anno perviene allo scrivente una rata condominiale di 359,00 euro a febbraio 2016. Per motivi di crisi non ho potuto adempiere nell’immediato. Mentre ad agosto 2016 perviene l’ingiunzione al tribunale di nizza da parte dell’amministrazione Foncia ….Comunque saro’ molto piu’ chiaro in seguito…….
A mio parere l’amministratore ha abusato del suo “potere” per spillare piu’ quattrini e usurpare anche il monolocale …vorrei intentare causa

Per avere informazioni di prima mano, si dovrebbe interpellare un avvocato francese, con la conoscenza della legislazione e dello stato del diritto di quel Paese.

L’Italia, tuttavia, ha un sistema legislativo di derivazione francese, in cui molte cose sono corrispondenti, a partire dalla struttura dello Stato, del codice e della procedura civile, per cui si può tentare di fare qualche ragionamento in base ai riferimenti «nazionali», anche se ovviamente ne rimane indispensabile una verifica.

Parlando in generale, l’ottenimento di un decreto ingiuntivo da parte dell’amministratore nei confronti di un condomino inadempiente non è solo un diritto dello stesso, ma anche un dovere nei confronti della comunità condominiale, tanto che se l’amministratore non agisce per il recupero dei crediti rimasti insoddisfatti può essere considerato inadempiente e non in regola con lo svolgimento del suo mandato.

Questo è tanto vero che anche in Italia chi agisce per la riscossione dei crediti dopo il primo sollecito procede solitamente con il deposito di un ricorso per ingiunzione di pagamento. È una prassi normale e quotidiana.

Dove possa essere intervenuta una truffa in una cosa del genere, purtroppo non ho modo di saperlo, anche se probabilmente potremmo saperne di più esaminando meglio i contorni e i dettagli della vicenda.

In ogni caso, a parte gli eventuali profili penali, immagino che il provvedimento di ingiunzione vada opposto entro il termine previsto dalla legge francese (solitamente i termini al riguardo sono minori che in Italia, ad esempio in Germania quando me ne sono occupato il termine era di 14 giorni, contro i 40 dell’Italia). Quindi credo che dovresti esaminare per primo questo aspetto, purtroppo necessariamente con un legale francese perché occorre un avvocato abilitato a patrocinare avanti ai tribunali francesi.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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