Il counseling è un intervento o terapia basata sulla parola.
La parola detta dal counselor, ma anche quella da lui ascoltata e detta dalla persona che si sta cercando di aiutare.
Quest’ultima serve a capire dove sono i blocchi, la prima, invece, serve per cercare di scioglierli.
Ognuno di noi è un essere perfetto, che dispone di tutte le risorse per affrontare qualsiasi cosa.
Queste risorse vanno solo sbloccate, la persona in difficoltà deve essere messa di nuovo in grado di avervi accesso o di sentire di disporne, perché si è allontanata da se stessa.
Per sapere quali sono i blocchi basta ascoltare le parole.
Per iniziare a scioglierli basta usare altre parole, spesso in forma di domande.
La scommessa di base del counseling è avere una comunicazione e un flusso avanti e indietro di parole che possa scorrere ed essere recepito in modo efficace: che le parole, insomma, siano in grado di poter sprigionare la loro magia.
«Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere». (Emily Dickinson)
«In principio era il Verbo,
Il Verbo era presso Dio
E il Verbo era Dio».
(Giovanni, 1)«Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Gesù di Nazareth)
Una risposta su “Counseling e potere delle parole.”
[…] Il potere delle parole. […]