Una delle tante tragedie dell’uomo contemporaneo é quella di vedere solo se stesso.
L’uomo di oggi, peraltro, é andato oltre l’egoismo: non sceglie consapevolmente di preferire se stesso agli altri, gli altri semplicemente non li vede, non fanno parte del suo panorama.
É come un bambino, che, con giusta ragione, quando si tratta di un bambino vero, pone al centro del mondo se stesso, sconsiderando totalmente i sentimenti degli altri.
Ognuno di noi si costruisce un trauma o, più probabilmente, una idea di trauma che lo legittima a comportarsi di merda con tutti perché lui sì che «ha subito un trauma» e quindi tutti lo devono capire e tollerare nei suoi silenzi, omissioni, cose non dette, riguardi non avuti e buona educazione non praticata.
«La mia ex fidanzata mi ha tradito, io ho un trauma, non mi fido più di nessuno e quindi é regolare che io tratti di merda anche te che non c’entri niente e magari non la conosci neppure e mi rifiuto di parlarne perché io devo elaborare il mio trauma e ti chiedo solo di lasciarmi stare che col tempo sai non è facile tu non puoi capire visto che non ci sei passata».
Questo delirio é una struttura psichica molto comune oggigiorno.
Nessuno capisce che avere, in ipotesi anche effettivamente, una ferita non obbliga affatto a sconsiderare il cuore delle altre persone che fanno parte della nostra vita.
Si possono curare le proprie ferite con rispetto e dolcezza nei confronti di chi é in relazione con noi, altrimenti non sei una persona ferita, sei solo uno stronzo.
Ma non è tutto.
La cosa più incredibile é che l’altruismo é un potentissimo strumento di cura e guarigione.
Queste persone che, con la loro miopia emotiva, restano chiuse in loro stesse, credendo che sia loro «diritto» in quanto traumatizzate o ferite, in realtà si tirano letteralmente la zappa sotto i piedi.
Sì guarisce e ci si salva molto più spesso per gli altri che per noi stessi.
Leggi la magnifica storia di Guillaumet per rendertene conto.
L’egoismo, la chiusura, non sono segni di forza, ma di involuzione e profonda crisi, di mentalizzazione e di cuore spento o emarginato.
Spessissimo il primo passo per ritrovare la propria felicità é ricominciare a darne agli altri.
2 risposte su “Quando l’uomo riesce a vedere solo se stesso.”
Chapeau…
Grazie.