Tendi troppo a giudicarti e spesso sei troppo pesante con te stesso nel dialogo interno.
Quando sbagli, al contrario, hai bisogno di ricordarti tutte le cose buone che hai fatto, tutte le cose buone che sei, per capire che non sei quell’errore, non sei solo le tue ombre, che peraltro puoi accettare come un qualcosa di necessario alla vita.
Un abbraccio.
«C’è una tribù africana che ha un costume molto bello.
Quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato e nocivo, gli abitanti prendono quella persona e la portano al centro del villaggio. Si raduna quindi tutta la tribù, lo circonda e per due giorni tutti dicono all’uomo tutte le cose buone che ha fatto.
La tribù crede che ogni essere umano viene al mondo come un bene. Ma a volte, nel perseguimento di queste cose, commettiamo degli errori. La comunità vede quegli errori come un grido di aiuto.
Essa si riunisce per sollevarlo e per ricollegarlo con la sua vera natura, fino a quando egli non ricorda pienamente la verità dalla quale era stato temporaneamente disconnesso.»(Nabajyotisaikia)