Oggi ho insegnato a mia madre a leggere sul cellulare.
Le ho installato Google Play Libri e le ho dato una copia de «Il vecchio che leggeva romanzi d’amore» di Sepulveda, che, per iniziare è ottimo: è un romanzo breve e una storia bellissima.
Le ho ingrandito i caratteri, ampliato leggermente l’interlinea e attivato il filtro luce blu per la visualizzazione serale. Lei ha un Note 9, con un display abbastanza grande.
Le si è aperto un mondo.
Anch’io preferisco il cartaceo, e vi resterò sempre legatissimo, ma credo che il digitale non sia da sottovalutare, in alcune circostanze può essere molto utile.
Alla fine, l’importante è leggere, quindi stare coi libri.
Certo l’esperienza col cartaceo è migliore, ma non per questo possiamo rinunciare alle alternative.
Ovviamente, un lettore con schermo e-ink sarebbe più riposante, ma il cellulare presenta il vantaggio di essere sempre con te…
Inoltre, l’ecosistema di Play Libri offre diversi vantaggi interessanti: tutti i libri, con i progressi di lettura, note, segnalibri, evidenziazioni, si sincronizzano. Così lei può, a seconda di come le conviene, leggere anche sul suo iPad.
Altri libri che le ho passato dopo il romanzo di Sepulveda:
- La sovrana lettrice, di Bennet
- Il ballo, della Nemirovsky
- Acque morte, di Maugham
- Miami blues, di Charles Willeford
- Tempi d’oro per i morti, dello stesso autore – sono i primi due libri della quadrilogia di Miami
È andata a finire che mi ha detto che vuole leggere Guerra e pace…
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