Giulio Cesare Giacobbe è autoreferenziale. Si cita in continuazione, nelle note c’è il costante richiamo ad altri propri testi … di cui vi saprò dire.

Inutile negare che mi ha profondamente incuriosito e che non mi esimerò dal leggere altri suoi libri.
Inoltre.Dissacrante. Immorale senza alcun dubbio. Sincero, però. E sfido chiunque a sostenere il contrario! Sarà forse che la verità vera è che è proprio l’immoralità a regnare e non ci vogliamo sul serio fare i conti, nessuno di noi?!
Non so, di certo posso affermare: non fermatevi alla prima impressione. Scorre, si legge scorrevolmente grazie alla sua struttura in frasi brevissime e lapidarie.
La parte più significativa, per quanto mi riguarda, è quella in cui l’autore spiega cos’è l’AUTOIMMAGINE. Una sorta di SPECCHIO che diventa PURA REALTÀ’ … come? Basta “agire come se”.
Lì è un po’ (almeno secondo ciò che è arrivato a questa lettrice) la chiave di tutto.Mi viene in mente “Droap Dead Diva”… avete presente la serie televisiva della splendida modella taglia 38 che si reincarna nell’avvocato taglia 54 (n.d.r. ogni riferimento a fatti e persone reali è puramente casuale ….) ? Ebbene, lì possiamo ammirare in carne e ossa in TV le movenze tipiche di un corpo felino esattamente riprodotte (e con gran successo sugli uomini!) con sicurezza chirurgica proprio dalla protagonista.
Di Istruzioni parla l’autore nel titolo…. ma sono in realtà per se stessi più che rivolte ad altri!Non posso che ringraziare chi mi ha aperto ancora un po’ di più la mente ed il cuore grazie a questo piccolo grande “manuale”, Sara S. da cui cito “faremo grandi cose con l’immoralità!”
E naturalmente chi mi ha consentito di scriverne questa breve opinione da condividere sul proprio blog, Tiziano… al quale non posso che ribadire: avresti proprio potuto scrivere tu questo libro, vi ho ritrovato idee che tu esponi e condividi in continuazione!
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