Per un giornalista italiano, che quelli di Charlie continuino a fare satira – cioè il loro lavoro – dopo essere stati letteralmente sterminati, e proprio contro chi lo ha fatto (islam radicale), deve essere inconcepibile.
Qui si fanno marchette per un prosciutto e mezza forma di parmigiano.
Naturalmente, come per tutti quelli che fanno il loro lavoro senza lamentarsi e senza piegarsi, nessuna solidarietà da nessuno e tantomeno da politica e istituzioni.