Stavolta ha solo ragione.
«Voglio riaffermare l’idea che la gente deve soffrire… rischiare, provare, correre, giocarsela”. E poi: “Se il messaggio ai giovani è ‘non vi preoccupate, state a casa, tanto lo Stato vi dà il sussidio, fate un lavoretto in nero tanto nessuno se ne accorge’, questo messaggio è diseducativo. Bisogna sudare ragazzi, i nostri nonni hanno fatto l’Italia spaccandosi la schiena, non prendendo i sussidi dallo Stato»