perchè dici sempre che non vuoi salamelecchi?

«I suoi elogi mi restarono sulla giacca come macchie d’unto»

Leo Longanesi

 

Perchè io non scrivo in questo blog, non rispondo alle persone, per sentirmi dire che sono «gentile», «disponibile», per sentirmi dare del «lei» o altre cose del genere. Capisco che chi lo scrive voglia solo essere cortese, e che sia in fondo un modo per ringraziare, e da questo punto di vista apprezzo il gesto, appunto perchè lo considero non letteralmente ma per l’intenzione che ci sta sotto.

Vorrei però che fosse sempre chiaro che non ho fondato e mantengo questo blog per pura filantropia, o per essere gentile o rendermi disponibile nei confronti di persone che, sino ad un’eventuale occasione di contatto o conoscenza concreta, sono e rimarranno sempre per me dei perfetti sconosciuti, completamente estranei alla mia vita, alla mia famiglia e ai miei problemi. Gestisco questo blog, invece, per due motivi principali molto concreti che sono:

  • a) la passione per il diritto e il confronto sul campo con i problemi concreti e le persone che ne sono portatrici, che mi fanno sempre imparare qualcosa;
  • b) la possibilità di avere occasioni di lavoro (tramite il blog infatti la gente vede cosa mi occupo, con quale mentalità affronto i problemi e qualcuno, ogni tanto, decide di incaricarmi come suo avvocato).

Tutto il resto è un po’ un’ipocrisia: voi siete sul blog perchè avete un problema legale, altrimenti sareste sul sito di un’agenzia di viaggi; io sono qui perchè mi è toccato in sorte di lavorare nel settore giuridico: nessuno di noi due è qui per scambiarsi squisitezze o per celebrare la famosa «cortesia degli sconosciuti» 😉

Per cui, scriviamoci come se ci guardassimo negli occhi. Datemi del tu, e chiedete quel che vi pare. Se potrò rispondervi, nei limiti di tempo che mi lascia il lavoro dello studio e considerando lo spirito e i motivi di cui sopra, lo farò. Se lo farò, sarà comunque sempre volentieri e un piacere prima per me che per voi. Potrete ringraziarmi, se volete, ma non incensatemi: non è il caso, non sarebbe nemmeno giusto.

per le cose legali, mi posso fidare di quel che trovo su internet?

È un problema molto attuale: ultimamente infatti, sempre più spesso capitano a studio molte persone che hanno evidentemente fatto ricerche su internet sul loro problema di tipo legale.

Il problema purtroppo, però, è che raccogliere informazioni senza avere una preparazione giuridica generale e sistematica di base, con la quale collocare e “leggere” adeguatamente ognuna di esse è quasi sempre poco utile e, in qualche caso, addirittura dannoso, perché confonde ancora di più le idee.

Inquadrare correttamente in diritto un caso concreto è una cosa che richiede almeno un decennio (e, per molti problemi, anche ben di più) di studi e di esperienza pratica e processuale, una capacità che – mi dispiace dirlo, ma più che la categoria amo dire quella che mi pare la verità – nemmeno tutti gli avvocati dimostrano sempre di padroneggiare.

Per non dire del fatto che ogni caso e ogni situazione è diversa dall’altra, mentre su internet quasi sempre si trovano solo articoli generali sui vari istituti giuridici (e non potrebbe essere diversamente), mentre in diritto anche un piccolo dettaglio o particolarità può fare una importantissima differenza o dare una opportunità.

Sulla rete si può dare un’occhiata per avere un primo orientamento, la classica infarinatura, ma quando si ha bisogno davvero bisogna interpellare un avvocato, raccontargli il problema e lasciare che sia lui a dare le indicazioni del caso. Anzi, piuttosto internet può servire magari proprio per trovare quell’avvocato che possa sembrare competente per il problema in questione.

È vero che così ci si deve necessariamente fidare, ma questo vale per ogni settore della vita: anche quando vai dal meccanico, o da qualsiasi altro artigiano o fornitore, ti devi fidare, perché nessuno può essere esperto di tutto e qualsiasi fornitore in mala fede potrebbe, per converso, approfittarsi di te e danneggiarti. La vera cosa importante è appunto il saper scegliere volta per volta le persone con cui collaborare e in cui si pensa di poter riporre con tranquillità la propria fiducia.

Una cosa che al riguardo si può fare è usare internet dopo aver avuto una consulenza da un avvocato, per informarsi sulle osservazioni ricevute dal legale, per vedere se paiono fondare, oppure, per casi particolarmente importanti, sentire il parere di un secondo avvocato. In questi casi, la consulenza on line, che è quasi sempre redatta per iscritto, può essere più comoda, perché il parere reso da un legale può essere sottoposto ad altri professionisti, per sentire che ne pensano.

qual’è il modo migliore per inviarvi una mail

Crei un nuovo messaggio, vai direttamente al punto, invii il messaggio. Taglia tutto quello che non è strettamente necessario, schiarisciti le idee prima di scrivere, chiedi a te stesso: cos’è che mi serve sapere da loro? E poi scrivi quello e solo quello.

qual’è il miglior sito italiano per la consultazione dei testi di legge?

Normattiva (con due «t»), raggiungibile al corrispondente indirizzo normattiva.it, il progetto dello Stato italiano per consentire la consultazione dei testi di legge nella loro versione vigente. Se consulti la Gazzetta Ufficiale, infatti, vedi sempre il testo storico della legge, ma potrebbero essere intervenute modifiche, anche molto importanti. Il sito normattiva (scritto, proprio per questo, con due «t») promette invece di fornire il testo vigente, con la possibilità di andare a ritroso e vedere il testo storico. A mio giudizio, a livello gratuito è il sito migliore e da tenere come riferimento, tanto che l’ho indicato anche nella mia Guida alla separazione e divorzio.

Per ulteriori approfondimenti, puoi leggere questo eccellente articolo di Daniele Marongiu per LeggiOggi

perchè per iscriversi alla newsletter del blog occorre dare conferma via mail?

Perchè qualche buontempone potrebbe usare il tuo indirizzo per iscriverlo alla newsletter, in questo modo tu riceveresti posta indesiderata e noi faremmo la figura degli spammer. Se, invece, tu sei obbligato a fare clic su un link inviato alla tua casella di posta elettronica, questa eventualità è esclusa, perchè significa che l’indirizzo è realmente di chi ha richiesto l’iscrizione. È un po’ una scocciatura in più, ma purtroppo necessaria per evitare pasticci vista la gente che circola su internet.

hai altri blog oltre a questo?

Ad oggi ne ho altri due, entrambi non giuridici:

  • tsolignani.me, squisitamente personale, con riflessioni, aforismi, battute e molto materiale che poi confluisce nella mia attività di scrittore
  • snippetti, un blog dove «ritaglio» e raccolgo parti interessanti di tutto quello che mi capita di leggere

perchè siete così fissati coi pagamenti quando vi definite «dal volto umano»?

Beh, è umanissimo desiderare di essere pagati per il proprio lavoro svolto correttamente, e avvocati dal volto umano non si riferisce a professionisti che prestano il proprio lavoro gratuitamente, ma piuttosto che lo prestano con certe modalità, più dirette e informali, di quelle cui sono abituati gli utenti quando si rivolgono ad un legale.

Alcune persone si rivolgono ad un avvocato per chiedere «un’informazione» e ci rimangono male quando l’avvocato risponde loro che per dare questa informazione è necessario pagare 100 euro e acquistare una consulenza. Alcuni, in tali casi, si convincono addirittura che gli avvocati siano dei veri e propri stronzi tali che, se li fermi per strada per chiedere ad esempio dove si trova viale Verdi, si rifiutano di risponderti perché non li paghi.

In realtà, posso assicurare che personalmente ho sempre dato tutte le indicazioni stradali che mi sono state richieste, e che così fanno tutti i colleghi che conosco.

Il fatto è che quello che gli utenti credono che sia «solo un’informazione» non è quasi mai in realtà … solo un’informazione.

Un’informazione, in questo senso, si avrebbe se un utente ad es. mi chiedesse qual’è l’articolo di legge che definisce il concetto di proprietà. In quel caso, non avrei alcuna difficoltà a dirgli che si tratta dell’art. 832 cod. civ.

Semplice, come dire dove si trova viale Verdi.

Il fatto, però, è che agli utenti «informazioni» di questo genere non servono a niente! Del resto, il codice civile c’è in tutte le librerie e si può anche leggere su internet senza problemi, il problema è che in mancanza di una adeguata preparazione giuridica leggerlo è semplicemente inutile, perchè sostanzialmente incomprensibile.

In realtà, chi ha un problema giuridico innanzitutto deve impiegare il tempo dell’avvocato che interpella per almeno mezzora, spesso di più. Quindi c’è un tempo che l’avvocato deve impiegare per stare semplicemente ad ascoltare il problema, fare domande (perché quasi sempre gli utenti non dicono le cose davvero importanti) estrarre i dati fondamentali, mettere tutto in ordine e capire il problema.

Se non siete ancora convinti, provate a fare questo esperimento.

Prendete la macchina e andate per la strada. Fermate il primo pedone che vedete e fategli questa domanda: «Buonasera signore, mi scusi solo un attimo, mi occorrerebbe un’indicazione. Io ho un problema alla bocca, mi fanno male i denti. Peraltro credo che si tratti di uno strascico di un intervento che ho subito circa 5 anni fa, quando abitavo a Genova. In quel periodo andavo da un dentista che era bravissimo, però adesso che abito qui non posso andarci, tanto più che non so nemmeno se riuscirò a dormire stanotte. Ma aspetti, dunque, dicevo che il problema è sicuramente ad un molare inferiore. Ho provato a trattarlo con gargarismi a base di tintura di iodio, ma non sono riuscito ad ottenere alcun miglioramento, si figuri che è una settimana che li faccio tutti i giorni, mattina e sera, ma non ho notato alcun cambiamento. Insomma, la faccio breve, non voglio tediarla oltremodo.Lei potrebbe indicarmi un dentista in città specializzato in problemi ai molari inferiori che non traggono giovamento nemmeno da ripetuti gargarismi, magari dandomi insieme all’indirizzo anche il suo numero di telefono?»

Poi fatemi sapere se questa persona non vi manda a quel paese.

Un conto è chiedere «dov’è viale Verdi», un altro è chiedere ad un altro di fare il lavoro necessario per capire quale è la via nella quale devi dirigerti tu.

Per questo sono spesso pignolo nei pagamenti, perché se mi devo occupare di un tuo problema di non immediata soluzione o evidenza ci devo mettere almeno un’ora, tra il capirlo e il darti delle indicazioni in un linguaggio e con uno stile che tu possa capire, e non esiste nessun lavoratore al mondo che regala ore del proprio tempo.

Io sono anche corretto: ti dico prima quali sono i costi, così tu puoi decidere, e confermare o meno l’appuntamento e la consulenza. Valuti se vale la pena investire una certa parte del tuo denaro per ottenere la mia attenzione e i miei consigli. Richiedo analoga correttezza a te, perché io per venire a fare un appuntamento con te devo organizzare la mia vita e la mia famiglia, spesso assumendo una baby sitter per la cura dei miei figli.

come mai non riesco a inviare le mie mail al gruppo ma le ricevo regolarmente?

Ciao Tiziano, quando rispondo da posta elettronica ottengo questa risposta dal sistema. Per inserire il mio contributo debbo pertanto accedere da browser. Hai qualche suggerimento ? 

—–Messaggio originale—–

Da: Mail Delivery Subsystem [mailto:mailer-daemon@google.com

Inviato: giovedì 3 gennaio 2013 18:17

A: xxx

Oggetto: Delivery Status Notification (Failure)

Gentile xxx, 

Ti scriviamo per farti sapere che il gruppo che hai cercato di contattare

(legalit) potrebbe non esistere o che potresti non disporre

dell’autorizzazione per postare messaggi a questo gruppo. Altre possibili

cause possono essere le seguenti:

* Il nome del gruppo potrebbe contenere errori ortografici o non essere

formattato correttamente.

* Il gruppo potrebbe essere stato rimosso dal proprietario.

* Potrebbe essere necessario iscriversi al gruppo prima di ricevere

l’autorizzazione per postare messaggi.

* Il gruppo potrebbe non essere aperto per il post dei messaggi.

Per domande relative a questo o ad altri gruppi Google, visita il Centro

assistenza alla pagina http://groups.google.com/support/?hl=it.

Grazie,

Google Groups

I nostri gruppi di discussione, attualmente ospitati da google, accettano mail in ingresso solo se queste provengono da indirizzi email di persone iscritte alla lista. Purtroppo alcune persone che usano diversi indirizzi di posta elettronica si «dimenticano» di usare, per scrivere alla lista, lo stesso indirizzo sul quale ricevono i messaggi, quello con il quale sono iscritti, magari perchè vedono tutti i messaggi insieme indipendentemente dall’account di provenienza. La ragione di questa limitazione è nella necessità di evitare lo spam, se tutti potessero scrivere al gruppo ci sarebbe tutti i giorni una discreta quantità di posta spazzatura. Bisogna semplicemente ricordarsi di usare lo stesso indirizzo su cui si ricevono i messaggi.

che senso ha postare lo stesso aggiornamento su diversi account?

Ho diversi account twitter e pagine facebook, a seconda dell’argomento che mi interessa. Ad oggi, ad esempio, ho i seguenti account twitter (quelli su fb più o meno corrispondono):

  • tsolignani, il mio principale, ma anche molto più «personale» rispetto agli altri
  • avvocatidvu, quello collegato al blog e in cui parlo di diritto e vita forense
  • legalegratis, per i non abbienti che hanno diritto al patrocinio a spese dello Stato
  • familiajus, sul diritto di famiglia e il mio libro in materia
  • 9storie, sul mio libro fantasy «9 storie mai raccontate»
  • supercibo, sull’alimentazione naturale
  • born2bgeek, sulla cultura geek
  • crimenjus, sul diritto penale e il mio compendio di diritto penale, parte generale

Ogni volta che pubblico un aggiornamento di stato, scelgo gli account a cui è relativo per argomento. Ad esempio, se si tratta di uno status giuridico, lo pubblico su avvocatidvu e, se riguarda il diritto di famiglia, anche su familiajus e/o anche il diritto penale anche su crimenjus.

Allora posso cancellarmi a tutti gli account e tenere solo il tuo account principale tsolignani per evitare ripetizioni? Puoi fare ovviamente quello che vuoi, tieni presente che non esiste un account in cui pubblico indistintamente tutti i miei aggiornamenti. Credo che dovresti decidere in base ai tuoi interessi, se poi qualche volta arrivano dei duplicati sempre meglio che perdere dei contenuti che potrebbero interessarti.

posso avere una consulenza gratuita?

Assolutamente no, mi dispiace. Puoi acquistare una consulenza, oppure inviare una tua domanda al blog, ma non ci sono altri modi di chiederci informazioni, perchè noi, per scelta ponderata, non facciamo consulenze gratuite. Con il blog, lasciamo aperta la porta a tutte quelle persone che o non possono permettersi un legale o non hanno un motivo così stringente per acquistare subito una consulenza, ma ci lavoriamo con il giusto grado di priorità e senza danneggiare i nostri clienti paganti, che avendo acquistato un servizio, hanno diritto ad una assistenza di prim’ordine e che il nostro tempo sia dedicato quasi esclusivamente a loro.

Un altro motivo per cui non ci va di dare consulenze gratuite è che tutto quello che comunque dice un avvocato può comportare danni per il cliente e di conseguenza responsabilità dello stesso. Quindi non ci piace il fatto che una persona possa riportare un danno in base ad un consiglio elargito sì gratuitamente, ma senza la necessaria ponderazione della materia e magari senza le ricerche che sarebbero state necessarie, con conseguente danno, di immagine per il nostro studio e concreto per l’utente.

Noi, insomma, non chiudiamo la porta in faccia a nessuno, ma la lasciamo aperta quel tanto che ci è consentito senza cagionare danni a noi e agli altri. Abbiamo semplicemente regolamentato la cosa, distinguendo tra due diversi approcci: l’acquisto di una vera e propria consulenza, che non è mai un problema, ma è il nostro lavoro di tutti i giorni, e l’utilizzo del blog, che va bene finchè è regolato come diciamo noi, cioè senza tempi certi di risposta e soprattutto senza alcuna responsabilità da parte nostra.