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Questo è il blog dello studio Solignani di Vignola, una squadra di professionisti coordinata da Tiziano Solignani e composta da avvocati, mediatori, counselor che aiutano gli individui, le coppie, le aziende a definire una strategia per affrontare i loro problemi o la loro vita. Oltre che di diritto, qui parliamo anche di cultura, tecnologia, benessere e, appunto, mediazione e counseling.

Tiziano Solignani è stato il primo avvocato ad aprire un sito web in Italia, in seguito trasfuso in questo blog che, pian piano, è arrivato ad occuparsi di tutti i problemi che interessano l’uomo contemporaneo, sia come individuo, che come lavoratore, che come membro di una famiglia o di una coppia.

Quello legale, infatti, è solo uno dei tanti fronti in cui si verifica l’alienazione, la disumanizzazione e la perdità di felicità e serenità per chi vive oggigiorno, tuttavia ci sono tanti altri pericoli meno evidenti ma non meno potenzialmente dannosi nello stile di vita che ci è stato imposto, mentre è sempre più evidente come i problemi legali abbiamo sempre profonde radici emotive.

Ecco perché è necessario occuparsi dell’uomo e dei suoi problemi a tutto tondo: serve un approccio interdisciplinare in cui il professionista, se anche parte come avvocato, sia anche in grado di mediare e, soprattutto, di ascoltare davvero il proprio assistito, agevolandone anche una evoluzione e una crescita personale, lavorando, dove occorre, anche sul cuore e non solo con gli strumenti classici per la gestione dei conflitti.

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radio Solignani: avvocati dal volto umano
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Tiziano Solignani

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5 risposte su “info”

Gentile avvocato vorrei un suo parere a riguardo un procedimento civile legge 222 del 12 /06/1985 – vinto in primo grado il mio avvocato nominato da un patronato a notificato alla sede INPS la sentenza in data 19/12/2008– l’INPS appella la sentenza di primo grado il 04/03/2009–in pratica dopo 75 gg. mentre l’articolo 325 del codice di procedura civile dice che dalla notifica ci sono 30 gg. di tempo per appellare una sentenza voi cosa ne pensate ce una violazione di legge in questo ricorso .Cordialmente saluti.

buongiorno avvocatoho bisogno di sapere gentilmente visto ke sono in difficolta economiche e ho due figli in casa uno ke lavora con un ottimo stipendio ma nn partecipa in nulla x le spese cosa posso fare x avere un aiuto da lui l altro guadagna 100euro al mese cosa posso pretendere da lui ke ha solo 22 anni mentre l altro ne ha 35 grazie

Egregio Avvocato / i

Avrei bisogno di una Vs. consulenza. Purtroppo deve anticiparVi che sono maldisposto nei confronti della Vs. categoria anche se sono consapevole che’ e’ impossibile che lavoriate tutti con lo stesso livello di etica di coloro che ho malauguratamente incontrato. Vediamo un po’ se il Vostro volto e’ veramente umano, come asserito sul Vostro interessante sito.
Saro’ brevissimo e sintetico. 5 anni fa’ vantavo un credito nei confronti di un Vs. collega di Roma, che chiamero’ B, a titolo di provvigione immobiliare. Costui, da cui avevo gia’ ricevuto il pagamento di 2 provvigioni precendenti ha deciso di non pagarmi senza tra l’altro mai contestando o motivandone la ragione.
Attraverso un avvocato di Verona B e’ stato invitato a presentarsi all’ordine degli avvocati di Verona per risolvere la questione. Ovviamente B ha rifiutato adducendo che lui risiedeva a Roma. Per questo motivo ho cercato un avvocato a Roma e giuro’ che se non vedro’ riconosciuto il mio diritto mi battero’ fino alla morte contro quella casta protetta di avvocati e giudici.
L’avvocato di Roma che chiamero M, come richiesto dalla legge, ha invitato B a presentarsi all’ordine degli avvocati, questa volta di Roma, da cui e’ stato invitato. Anche in questo caso B non si e’ presentato.
L’avvocato M di Roma ha fatto le necessarie procedure predisponendo il decreto ingiuntivo. La controparte di B ha poi fatto un atto di opposizione. Prima dell’udienza avevo chiesto il mio avvocato M (a cui avevo gia’ dato una ‘”irrisoria” somma di 2.500 Euro) di quantificarmi i costi. Nonostante diversi solleciti costui mi rispose solo 15 gg prima dell’udienza di versare altri soldi senza dare una specifica. La cosa mi ha fatto molto irritare (sara’ perche’ io mi sono sempre comportato correttamente con i miei clienti) a tal punto che il giorno successivo mi ha mandato via email una raccomandata rinunciando al mandato. Attraverso la mediazione dell’avvocato di Verona gli e’ stato chiesto di recarsi all’uidienza per chiedere una proroga proprio perche’ avesse rinunciato al mandato. Cosi ha fatto.
Non vi dico dopo. Non ho trovato alcun avvocato disposto a prendere posizione contro i colleghi.
Nel frattempo avevo scritto sia al Giudice , sia al Tribunale lamentando la difficolta’ a trovare un rappresentante, all’Ordine degli Avvocati di Roma da cui volevo capire l’iter. Attraverso una mia cliente sono stato consigliato ad un altro avvocato di Roma, che chiamero C, che e’ stato bravissimo a convincermi, sostenendo che avrebbe parlato con il giudice perche’ in realta’ io ero fuori dai termini e bla,bla, bla……
La mia insana generosita’ mi ha fatto staccare un assegno di 1.500 Euro (mai visto una fattura), l’avvocato ha preparato una comparsa ed istanza di rimessione in termini. Peccato che l’abbia preparato l’istanza il tardo pomeriggio del giorno prima dell’udienza quando in realta’ aveva oltre un mese di tempo. Inoltre mi ha consigliato di essere presente. Cosi da impeccabile cittadino mi sono svegliato alle 4 del mattino per essere a Roma in tempo per l’udienza delle ore 10.00. Arrivato al tribunale 15 minuti prima dell’udienza l’avvocato C mi viene incontro affannosamente e mi dice che il giudice ha anticipato di 30 minuti! Non vi dico la mia INCAZ… visto che la proroga era di 18 mesi ma l’Avvocato aveva permesso che il Giudice potesse procedere con 30 minuti di anticipo nonostante sapesse che sarei venuto. Tra l’altro aveva firmato per mio conto la comparsa.
Siamo rientrati in tribunale, pensavo fosse lo stanzino di qualche segretario, in realta’ c’erano 2 giudici ed una decina di avvocati, ognuno che guardava le carte dell’altro, e mentre il Giudice che aveva seguito il mio caso stava parlando con altre persone, ha risposto in malomodo al mio avvocato C asserendo tra l’altro che ero fuori dai termini. Non solo ma mancava il “monitorio” tra gli atti. Ma e’ cosi’ che si amministra la giustizia (mi chiedo)?????? Da quel momento era chiaro che la causa era gia’ decisa ed il mio avvocato ha tirato i remi in barca scusandosi per il disguido (??!!!!) . Ho ricontattato l’avvocato M precedente con il quale comunque sono ancora in comunicazione (e che ho ovviamente pagato) per vedermi restituiti i documenti consegnati poi all’attuale avvocato C. M mi ha confermato che il monitorio era tra gli atti e l’avvocato C non si e’ piu’ preoccupato di verificare o cercare. A questo punto (siamo al 10 aprile 2012 – giorno appunto dell’udienza anticipata) aveva 60 gg. per preparare le memorie. Ho deciso dopo 35 gg. di prendere in mano la situazione. Ho preparato un fascicolo, documentato su ogni punto, ed inviato allo stesso al Giudice, al Presidente del tribunale di Roma e all’Ordine degli Avvocati di Roma. Il fascicolo e’ stato recapitato il 1 di giugno. Nonostante numerosi solleciti il mio avvocato C mi comunica che ha preparato le memorie solo il giorno prima di depositarLe. Io l’ho avviso che ho inviato la documentazione al giudice. Tutto tace per mesi. Decido di andare a Roma il 5 settembre perche’ immagino che ci sia una sentenza.
Prima pero’ telefono al Tribunale e mi assicurano che posso dare un’occhiata agli atti ma di piu’ non mi dicono. Cosi in realta’ non e’. La sentenza non e’ depositata, o registrata, quindi non posso nemmeno chiedere copia. Mi mandano all’ufficio archivio, dove pero’ il mio fascicolo non c’e’. Trovo un impiegato compiacente che mi fa vedere a video la sentenza e me ne stampa una copia (allora esistono anche i miracoli). La sentenza e’ stata emessa il 17 luglio che ovviamente revoca il decreto ingiuntivo e mi condanna alla rifusione delle spese.
Nelle motivazioni addotte: manca il fascicolo monitorio per cui il decreto ingiuntivo non trova giustificazione, il diniego di rimessione in termini, e cita la mia irrituale quanto tardiva produzione documentale.
Ora, mi domando. Un Giudice pensa veramente che un cittadino preparebbe un fascicolo cosi accurato e glielo spedisce direttamente con l’idea di sapere di essere in torto?
Conclude scrivendo “L’impossibilita’ di verificare l’effettivo contenuto del rapporto sostanziale intercorso tra le parti “(aveva 45 giorni di tempo per verificare il mio fascicolo – il tutto avrebbe richiesto 60/90 minuti).
Inutile dirVi che mi sento derubato.
A tutt’oggi nonostante i solleciti non ho ricevuto risposta dall’Avvvocato C. Infatti a novembre mi e’ arrivato l’atto di precetto di B che ho dovuto pagare e mi hanno anche fornito documentazione che dovrebbe dimostrare che il mio avvocato C era stato avvisato all’inizio di agosto della sentenza.
Vi chiedo. Se io mi reco a Roma e chiedo di raccogliere dal Tribunale il mio fascicolo come posso tutelarmi sul fatto che magari da quel fascicolo siano stati infatti sottratti dei documenti?
Vengono fatte delle fotocopie? C’e’ qualcuno che puo’ prestare testimonianza di quali documenti siano depositati li’? Io voglio assolutamente oppormi a questa sentenza che e’ ingiusta.
Mi verrebbe da pensare che tutto e’ stato deciso sottobanco ma non ho le prove.
Voi avete il coraggio di opporVi ai Vostri colleghi ove ne vedete la disonesta’, ma soprattutto l’incompetenza???
Cordialmente
Leonhardt
347 8214545

Noi non abbiamo nessun problema a fare questioni contro i colleghi, c’è anche una FAQ sul sito in proposito, ma nel tuo caso c’è una confusione enorme e bisognerebbe studiare il fascicolo per capire se e che cosa di può (ancora) fare.