mediazione civile

Chi ha bisogno di fare una causa civile in materia di «diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicita’, contratti assicurativi, bancari e finanziari» (e, dal prossimo anno, anche di condominio e sinistri stradali) non può più, dal 21 marzo 2011, rivolgersi direttamente al giudice, ma deve tentare prima di accordarsi con le controparti svolgendo un procedimento di mediazione, della durata massima di 4 mesi.

La mediazione è stata introdotta nel nostro Paese dal Decreto Legislativo 28/2010 ed è stata poi regolamentata in modo più dettagliato con il regolamento 180/2010.

Molti avvocati sono estremamente critici nei confronti della mediazione, ritenendola incostituzionale e un ostacolo al raggiungimento della giustizia. Il nostro punto di vista è, invece, come al solito neutrale: crediamo che, come tutti gli strumenti, in alcuni casi possa essere utile e in altri meno e che si debba guardare caso per caso al problema specifico dell’utenet. Le nostre idee al riguardo sono esposte più diffusamente in questo precedente intervento. I critici, tuttavia, non hanno affatto tutti i torti: ci sono ancora diverse criticità da sistemare, prime tra tutte quelle relative ai costi che, in alcuni casi, sono effettivamente insostenibili, come in questo esempio che abbiamo voluto analizzare dettagliatamente.

Raccogliamo qui di seguito le cose principali che a nostro giudizio un utente dovrebbe sapere riguardo alla mediazione.

  • Per fare la mediazione si può scegliere, in teoria, qualsiasi organismo abilitato sparso sul territorio nazionale, senza doversi rivolgere per forza a quello di residenza dell’altra parte, ad esempio. L’elenco degli organismi è tenuto dal Ministero di giustizia e si trova qui. Nei primi tempi, è probabile che molte mediazioni verranno fatte dalle «vecchie» camere di conciliazione presso le camere di commercio.
  • Per andare in mediazione non è necessaria l’assistenza di un avvocato, anche se noi sconsigliamo fortemente l’utente dall’andare da solo, per i motivi che abbiamo esposto più diffusamente qui (dal quarto paragrafo in poi). L’utente, più in particolare, relativamente al servirsi o meno, ed in che misura, di un avvocato per la mediazione, può fare diverse scelte a seconda dei casi, secondo uno schema che abbiamo illustrato qui.
  • Il procedimento di mediazione ha una durata massima di 4 mesi. Non c’è alcuna garanzia che venga raggiunto un accordo, per cui, nei casi in cui questo non viene raggiunto, rimane necessario fare poi la causa civile
  • A nostro giudizio, rimane necessario giudicare caso per caso se può essere utile fare la mediazione investendoci tempo e denaro o meno, a seconda del valore della vertenza, della propensione all’accordo delle parti e di tutte le altre circostanze del caso concreto.
  • L’utente, se vuole fare la mediazione in modo serio, deve essere presente agli incontri insieme al suo avvocato (se ne ha incaricato uno).

La mediazione civile e commerciale non va assolutamente confusa con la mediazione familiare: la prima riguarda esclusivamente diritti disponibili per legge (rapporti commerciali, proprietari, contratti, ecc.), la seconda invece solitamente aiuta le parti a trovare soluzioni consensuali in materia indisponibili come i diritti e gli obblighi di famiglia.

Il nostro blog ha definito una categoria apposita con la quale sono e saranno marcati tutti i nostri interventi relativi al tema della mediazione civile, che possono dunque essere visualizzati, e seguiti via rss, cliccando qui.

Molti avvocati e altri giuristi facenti parte della nostra comunità giuridica on line Legalit sono anche mediatori: ne esiste un elenco, mantenuto a cura della comunità stessa, visibile qui.

36 risposte su “mediazione civile”

Buongiorno, volevo chiederle; in caso di successione testamentaria (testamento pubblico) in cui, seppur non vi sia lesione di legittima, c’è disaccordo tra i coeredi, cosa si può fare per far rispettare la volontà del testatore? Diamo per certa la non buona riuscita della mediazione per i cattivi rapporti che intercorrono tra gli eredi.

Dice che è inevitabile? Secondo la sua esperienza, se i lasciti espressi in un testamento pubblico non ledono la cd. legittima, la causa si potrebbe risolvere in tempi brevi? la volontà del testatore viene rispettata?

Una causa non è mai bene considerarla, almeno in prima battuta, inevitabile. Per il resto, io così non sono in grado di capire, della tua situazione, pressoché nulla e pertanto nemmeno di dire granché di sensato. Bisognerebbe approfondire ben di più.

Buongiorno volevo avere una risposta riguardo al mio caso. Mio padre, ora deceduto, aveva fatto un cambio di terreno con sua sorella, anche essa ora deceduta, verbalmente. Mio padre sulla parte di terreno scambiato costruisce una casa. Ora una stanza della casa risulta intestata a mia zia ma i figli non hanno fatto successione. Il mio avvocato mi propone di fare con i miei cugini una mediazione per intestarmi la stanza.Si puó fare la mediazione se i miei cugini non hanno fatto la successione? Grazie.

Prima della mediazione forse si potrebbe fare il ricorso per la fissazione del termine per l’accettazione dell’eredità. È una situazione piuttosto intricata, con problemi nuovi che si spalmano su problemi vecchi.

Buongiorno, avvocato Solignani. Non so se è la sezione giusta, ma ho una domanda da porle in merito a una mediazione alla quale sono stata chiamata. Ci sono stati tre incontri di mediazione nei quali io e la parte che mi ha chiamato in causa abbiamo discusso civilmente nel tentativo di trovare una soluzione. Nel quarto incontro io avevo un’ultima proposta da fare, nella quale avrei accettato di dare alla controparte quello che voleva. Il mio avvocato lo sapeva naturalmente. Ieri ci doveva essere l’incontro, ma quando arrivo in tribunale, non trovo nessuno.Telefono al mio avvocato e mi dice che si sono incontrati lui, l’altro avvocato e il mediatore il giorno prima, senza avvisarmi, redigendo verbale negativo, senza menzionare la proposta che io dovevo fare loro e di cui il mio avvocato era a conoscenza. Hanno scritto che non si è trovata la soluzione. Io non ho firmato niente e il mio avvocato non ha alcuna delega per poter decidere al posto mio. Questo è un inganno per costringermi ad andare a causa, una causa che non ha ragione d’essere. Le volevo chiedere: ma questo verbale è valido? Posso io chiedere al mediatore un nuovo incontro per chiarire la situazione? Grazie anticipatamente per la sua risposta.

Ciao Tiziano, se nella mediazione civile non si raggiunge un accordo e si va in causa vanno anticipati dei soldi oppure viene trattato tutto alla fine del procedimento?grazie

Salve,

Sono comproprietario di una casa rurale avuta in eredità 21 anni fa, io al 80 %, vorrei fare l’usucapione, ma ho dovuto urbanizzare qualche anno fa ed e saltato fuori che l’altro proprietario ha pagato Imu seconda casa per due anni prima della scadenza dei 20 anni. L’Imu dell’altro proprietario interrompe l’usucapione?

Grazie

Salve,
Mio padre è morto 22 anni fa, sua casa è rimasta per successione a me e mio fratello. Io ho abitato insieme al mio fidanzato ad uso esclusivo in questa casa (di comune accordo verbale con mio fratello), pagando ristrutturazione e bollette da sola. Da quando paga l’imu come seconda casa per la sua quota, mi chiede di pagare l’affitto arretrato x 22 anni con interessi. Ha diritto a chiedermelo?

Grazie per la risposta.

Buongiorno ,
anch’io sono in una situazione simile .
Mio fratello mi chiede arretrati di affitto per il suo 50% anche se abbiamo già fatto la divisione dell’appartamento dal notaio .
La prescrizione è di 5 anni anche se io ho abitato lì per 25 anni pagando il mio 50% di tasse ( non il 100%) .
Posso ritenere comunque usucapito il diritto di abitazione e non pagare quello che chiede mio fratello ?
grazie della risposta.

Per poter dare una risposta, bisognerebbe esaminare la situazione in tutti i suoi dettagli, a cominciare da quelli di natura temporale. Questa è una descrizione di gran lunga eccessivamente generica del problema per poter dire qualcosa di utile mi dispiace. Ti consiglio di acquistare una consulenza da un avvocato.

Gent.mo Avv.
volevo chiederle un parere:
Una Italiana residente da 40 nel Principato di Monaco dove ha tutti i suoi beni, muore in Italia. La successione si apre presso il tribunale di Monaco perche la donna fa testamento olografo, che deposita presso un notaio , escludendo alcuni nipoti in favore di altri che hanno vissuto sempre con lei.
Gli esclusi vogliono impugnare il documento e fare causa.

Quale e’il foro di competenza?
La ringrazio

Non ne ho ovviamente un’idea precisa, è una questione tecnica in punto di diritto processuale ed internazionale che andrebbe ben approfondita con – probabilmente – diverse ore di studio e ricerca…

In merito alla sua risposta, chiedo cortesemente un ultima cosa. Se noi dovessimo andare in causa dopo la mediazione (molto probabile sarà cosi), la scrittura privata non registrata (anni 1970) potrebbe prevalere su un documento registrato come il rogito fatto dopo questa scrittura senza menzionarla per omissione?

Grazie infinite x la risposta

Buonasera,

La scrittura privata firmata da tutte le parti potrebbe essere considerata come un contratto per la costituzione di un diritto di superficie o un atto di riconoscimento dell’altruita del fondo? Cosi chi ha costruito la casa potrebbe usucapire e diventare proprietario anche del suolo.
Il diritto di mantenere una costruzione (non quello di edificare) è suscettibile di usucapione: costruita la casa, opera il principio di accessione, ma l’usucapione opera in forza del possesso ventennale della costruzione accompagnato da atti di riconoscimento dell’altruità del fondo (altrimenti si avrebbe usucapione della proprietà del fondo).

Grazie tante

Salve, chiedo gentilmente se è possibile risolvere con una mediazione un eredità indivisa che ci crea molti problemi in famiglia. La situazione è questa, cercherò di essere breve, la storia inizia più di 40 anni fa.
Padre + 2 figli (E + L) coltivatori diretti e proprietari di un terreno agricolo in società.
L costruisce a sue spese una casa dove va a vivere col padre.
E costruisce una casa a sue spese dove va a vivere da solo.
Dopo 5 anni, padre e figli fanno una scrittura privata firmata da tutti, scritta a mano, in cui si dividono case e terra: E si prende la casa pagata da se + 1/3 terra, L si prende la casa pagata da se + 2/3 terra in condivisione con il padre (con la casa di L sopra). E riconosce che non vanta diritti sulla casa di L in quanto costruita interamente da L senza l’intervento del padre.
Nel rogito fatto alla fine dello stesso anno, L+padre sono intestatari della casa di L e dei 2/3 terra.
Muore il padre, la domanda è: dobbiamo dividere la terra, ma gli eredi di E ora vantano diritti anche sulla casa, cioè uno chiede la quota della terra sotto la casa, l’altro chiede la quota della casa. Come dobbiamo comportaci di seguito alle loro richieste e che valore ha la scrittura privata?
La ringrazio moltissimo x la risposta.

Direi che sia proprio il classico caso da trattare con la mediazione o in cui vale la pena fare questo tentativo, naturalmente l’esito dipenderà da tanti fattori, ma potrebbe essere anche positivo. Proprio perché è difficile delineare con precisione i problemi giuridici come quello ad es della portata che può avere la scrittura in esame è preferibile un previo tentativo negoziale.

Buongiorno!
Un tentativo di mediazione tra gli avvocati delle parti ( successione testamentaria con parenti esclusi dalla de cuius) e’ stato fatto ma non ha avuto successo: l’avvocato degli esclusi mena il can per l’aia bloccando la successione testamentaria minacciando d’intentare una causa per falsita del testamento senza farlo per mancanza di prove; il notaio si ferma per una semplice diffida( sono passati 10 mesi) pur essendo consapevole della veridicita del testamento olografo che lui stesso ha custodito per 12 anni e successivamente pubblicato in tribunale.La domanda e’ : gli eredi cosa possono fare per sbloccare la situazione? Tenga conto che sarebbe assurdo intentare una causa da parte degli eredi e non gia’ di chi contesta contesta il documento.
Grazie

Ben vengano i blog ben strutturati come questo che danno sicuramente un aiuto considerevole per sciogliere dubbi e incertezze tutt’ora presenti su un ‘istituto poco valorizzato quale credo che sia la mediazione civile.Ringrazio quindi per l importante contributo.

"Non c’è alcuna garanzia che venga raggiunto un accordo, per cui, nei casi in cui questo non viene raggiunto, rimane necessario fare poi la causa civile".
Mi chiedo: se si sà già in partenza che non si arriverà ad alcun accordo data la litigiosità di certe questioni,
non è una perdita di tempo questa mediazione? Se so, ad esempio, che in un risarcimento danni c'è una parte che non vuole arrivare a pagare, è chiaro che si dovrà fare la causa civile, no?

La tua osservazione può sembrare banale ma è molto pertinente secondo me ed è proprio quello che sostengono i contrari alla mediazione. I fautori della mediazione, invece, ritengono che, grazie all'uso di particolari tecniche argomentative e di conduzione degli incontri di mediazione, nonchè mediante il riferimento a criteri extragiuridici, vi siano più speranze di conciliare una vertenza di quelle che si avrebbero di solito. Al riguardo, personalmente, non sono ancora in grado di dire il mio parere, avendolo solo poche e sporadiche esperienze, staremo a vedere nel prossimo periodo, anche se penso che tutto dipenda sempre dal singolo caso.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
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