Il sistema di determinazione dei compensi dovuti all’avvocato in base alle tariffe forensi è quello tradizionale, che si è utilizzato da sempre in esclusiva fino alle riforme Bersani che hanno abrogato i minimi tariffari, introdotto la possibilità di stipulare compensi parametrati al risultato (patto di quota lite) e quella di accordarsi per compensi di tipo “flat” cioè per un intero procedimento o per anno o frazione di anno di durata dello stesso.
In base al sistema tariffario tradizionale, l’avvocato matura il diritto ad un compenso in base ad ogni cosa che fa in relazione alla posizione che sta seguendo. Facciamo un esempio. L’avvocato Tizio viene incaricato di seguire una causa di usucapione. Apre la relativa pratica, prendendo una banale carpetta e mettendoci dentro tutti i documenti, e già solo per questo matura una voce di compenso (che, tecnicamente, si chiama “posizione e archivio”); esamina la pratica e matura un diritto (voce “disamina”), riceve il cliente in appuntamento e anche qui, per ogni appuntamento, matura un compenso. Riceve una telefonata, analogamente, anche qui, per ogni telefonata matura un compenso. Prepara l’atto di citazione, lo notifica, esamina la relazione di notifica, partecipa alle udienze e così via: ognuno di questi momenti, conferisce il diritto ad una voce di compenso.
L’avvocato annota tutto quello che fa in relazione ad una pratica, poi, alle attività svolte, applice quanto previsto dalle tariffe forensi previste dalla legge, e presenta il conto (la famosa “parcella”) al cliente, che, se il conto è corretto, è tenuto a pagarlo indipendentemente da come sia andata la causa e dalla somma che eventualmente il giudice ha condannato controparte a rifondergli.
Il vantaggio di questo sistema tariffario è quello di essere estremamente analitico e di tenere in considerazione ogni aspetto del lavoro svolto dall’avvocato; lo svantaggio, per il cliente, è quello di non potere mai sapere con precisione, specialmente quando inizia una causa che può essere destinata a durare anche molti anni, quello che va a spendere, cosa che è invece possibile con le opzioni tariffarie di tipo flat o a quota lite.
Per questo motivo, è un sistema tariffario che si tende progressivamente ad abbandonare a favore di forme di tariffazione più gestibili da parte dei clienti. Tuttavia, se un nostro assistito vuole affidarci una pratica optando per il “vecchio” sistema di tariffazione a tariffa, per noi non c’è nessun problema ad accettarlo, anche considerando che probabilmente alla fine il nostro lavoro sarà pagato di più.
Le tariffe, naturalmente, variano a seconda del tipo di procedimento, dell’autorità giudiziaria e del valore della causa. Per chi volesse approfondire, le tariffe si trovano pubblicate su numerosi siti web, come ad esempio qui (purtroppo non è una materia facile da comprendere per gli utenti – visto che spesso anche diversi avvocati non le padroneggiano del tutto). Una volta ricevuta la parcella, la si può sempre far controllare da un altro legale o dall’Ordine cui appartiene chi l’ha emessa.
13 risposte su “a tariffa forense”
buonasera,
il mio avvocato ha ricevuto 4.500 € di acconto per causa penale, ora prescritta. Ho l’ultima udienza a dicembre e l’avvocato credo mi chiederà ancora qualcosa.
Dovrei pagare 3 udienze, nelle quali non si è discusso nulla, ma solo il rinvio ad altre successive udienze.Tempo delle udienze 10 minuti scarsi ognuna. Cosa mi può chiedere visto che non ci sono memorie difensicve, interrogatorio quant’altro?
Cordialmente
Non ne ho idea, ti conviene parlarne e fare un accordo scritto.
puo’ chiederti cio’ che vuole, questa categoria l’ha creata lo stato per fotterci tutti , peggio a chi ci capita , il 90% sono tutti delinquenti
Gomblottooooooh!
Buonasera Avvocato Solignani,
recentemente mi sono rivolto ad un avvocato per iniziare una causa amministrativa.Sin da subito l'avvocato, dopo lo studio del caso, ha ritenuto pienamente valide le mie ragioni e illegittime le soluzioni adottate dalla P.A.Per questa ragione si decide di sollevare il giudizio con un anticipo delle spese compreso il contributo di €500. Tuttavia, l'avvocato dopo aver redatto e notificato l'atto,contattato dall'ente, ritiene,improvvisamente, di bloccare il ricorso senza depositarlo. A questo punto, nel trasformare, senza alcuna comunicazione, i €500 in onorario, chiede la restante parcella contuinandola,tuttavia, a calcolarla sul valore della causa che, in realtà, non c'è mai stata.Ora mi chiedo è mai possibile? perchè nega la possibilità di calcolare il restante di quanto a lui dovuto sulla base di quanto sono riuscito ad ottenere, considerando che il valore che lui prende in considerazione non esiste?
Mi dispiace ma il tuo intervento non è per niente chiaro. Prima dici che avete rinunciato a iscrivere a ruolo così, improvvisamente, quasi senza motivo. Dopodichè parli di quanto sei «riuscito a ottenere», cosa che lascia intendere che dopo la notifica del ricorso la amministrazione sia venuta a patti con te e vi sia stata di fatto una transazione. Così, mi dispiace, ma è impossibile darti una indicazione anche solo vaga. Quando – l'ho detto e credo che lo ripeterò mille volte – esponete un problema, dovete esporre con completezza il fatto, senza tralasciare i dettagli fondamentali, lasciando a noi l'inquadramento giuridico. Qui non si capisce cosa è successo veramente, che è la prima cosa necessaria per dire che norme giuridiche, anche in tema di tariffe, si possano applicare.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6
Buona sera Tiziano,
abbiamo intrapreso una causa di usucapione verso degli eredi americani (ormai in contumacia da anni) per poter acquisire la loro proprietà delle quote e poter vendere una casa ricevuta in eredità.
La causa è stata deposita in tribunale lo scorso febbraio e l'avvocato ci ha richiesto un anticipo di € 1500 per spese varie (bolli ecc) + loro compenso. Ora a distanza di due mesi neanche ci richiede altri 1500 euro. E' questo possibile? Da notare che la prossima udienza è prevista tra un anno…..
Al momento sono stati depositati solo i nomi dei testimoni per questa prossima udienza.
Considerando che ci hanno dato una previsione di almeno 3 anni, quanto andremo a spendere??
Grazie anticipatamente per la risposta.
Nadia
Naturalmente è impossibile preventivare quanto si va a spendere con il sistema tariffario a tariffa forense, perchè dipende dalle singole attività svolte. È proprio per questo che noi consigliamo sempre il sistema di tipo «flat», che consente all'utente di avere un'idea precisa della spesa, almeno su base annuale. Circa il tuo caso, mi pare che per le cause di usucapione ci sia un contributo unificato da pagare molto alto all'inizio (credo sui 1000 euro), poi possono esserci se gli intestatari del terreno sono molti anche molte spese di notifiche, per questi motivi la tua prima anticipazione potrebbe essere in effetti andata consumata per spese documentate. Comunque puoi chiedere chiarimenti al tuo legale, anche per potervi programmare meglio.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
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Grazie Tiziano per le tua risposta, sicuramente a questo punto chiariremo bene con l'avvocato.
grz slt
Nadia
ciao ho ho chiesto risarcimento ad un ente proprietrio della strada sulla quale transitavo con la mia auto per rottura cerchio, pneumatico e varie….
un danno quantizzato dopo 13 mesi in 1000 euro.
di questi l'avvocato ne ha presi la metà come parcella.
è normale? e come faccio a controllare se dice il vero? ma cmq può essere visto che la cosa si è chiusa prima di arrivare in tribunale?
grazie attendo un suo cortese riscontro.
Ti rimando a questo altro intervento che spiega, credo, tutto: http://goo.gl/7yzQz
Comunque, se ci ha lavorato sopra oltre un anno, 500 euro compresi accessori di legge (http://goo.gl/jPUd9) mi sembrano, a occhio, normali, anche se naturalmente per saperlo con certezza bisognerebbe controllare.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
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Buonasera,averi bisogno di un chiarimento.Ho vinto la causa contro l'equitalia,che mi chiedeva di pagere l'importo di 3185 euro tra tasse multe.nella comunicazione pervenuta con una semplice lettera avevano preso l'ipoteca della casa di proprieta'.Inoltrai la pratica legale con acconto di 500 euro nel lontano 2006 dove dall'avvocato mi fu detto che se c'era vincita li avrei riavuti(nulla messo per iscritto).Oggi 2011, sono stato anche risarcito per danni morali.
E' stato emesso un assegno di 3114 euro a mio nome ma l'avvocato ha chiesto l'importo come parcella. Non mi ha restituito neanche le 500 euro.
Ma a me cosa resta?
Mi dispiace, ma è impossibile poterti dare una risposta senza vedere la sentenza che ha definito la causa, in particolare se e che cosa stabilisce in ordine alle spese legali.
Comunque, il tuo avvocato ti deve tutti i chiarimenti del caso, puoi chiedere, gentilmente, a lui di spiegarti come stanno le cose e, in seguito, solo se non ti sarà tutto chiaro, puoi valutare di sentire un altro legale.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac http://bit.ly/gdi2ZX, http://bit.ly/gwjT6c, http://bit.ly/ie8rvv