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L’amore per sé: accettazione delle ombre.

Oggi ti propongo un testo chiave da leggere con attenzione: per amare te stesso non devi guardare ai tuoi pregi, come si crede comunemente, ma tutto al contrario accettare le tue ombre.

É dall’accettazione dei tuoi difetti, e quindi dalla compassione per te stesso, che puoi iniziare ad amarti.

«Chi ha amore per Se Stesso non ha odio da spargere nel mondo. Questa meravigliosa possibilità di amare Me Stessa, che nessuno mi ha trasmesso e che ho dovuto imparare da sola, non consiste nell’amor proprio, né nell’ego, né nell’apprezzamento, né nell’autostima, e non è sufficiente neppure il rispetto di sé. Consiste nell’aver incontrato la mia parte più fragile, reietta, disgustosa, vulnerabile, debole, fallibile, intollerabile, ed averla riconosciuta, accolta, integrata, accettata come parte di me. Dall’essere stata in grado di spalancare le braccia a Me Stessa, ed aver consolato il pianto della mia bambina infelice, rifiutata ed abbandonata, è nato l’Amore che è in grado di accogliere senza più ergere difese. Da questa presa di coscienza parte la capacità di donare a Sé quello che è mancato, di riconoscere ciò che è naturale per me, che prima era negato, rimosso, sopito. Dalla capacità di SENTIRE ciò che il mio corpo mi dice, ora che la corazza si è frantumata, arriva la capacità di discernere ciò che mi corrisponde oppure no, e quindi la SCELTA di usare la mia volontà per dirigermi verso ciò che è Bene per me, anziché persistere in un sistema di Vita che ho ereditato, ma che non mi può rendere felice.
Se esercito questo mio libero arbitrio e cambio rotta alla mia Vita, smettendo di giustificarmi in mille modi, andando sempre più verso ciò che mi nutre, perdo ogni interesse nell’odiare, denigrare, sparlare o trattare male gli altri. Lungo il percorso trovo persone che hanno fatto la stessa scelta, o che hanno bisogno del mio esempio e del mio aiuto e, in questo modo, contribuisco alla trasformazione del Mondo.
L’Amore che si ha dentro si espande e si moltiplica, si amplifica e si diffonde. Senza aver compiuto questo processo al proprio interno ogni idea di salvare il Mondo attraverso l’Amore è solo un’illusione.
Puoi dare solo ciò che hai.»

(Valeria Pisano)

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diritto

Cartella INPS e successione: l’erede deve pagarla?

io non sono erede di mio padre deceduto nel 1993, sono figlio unico, sono in possesso della rinuncia all’eredità fatta a suo tempo.sono divorziato e ho due figli minori. Mia mamma è erede e dal 2004 ha sulla pensione una trattenuta dalla ufficio legale dell’inps.Ultimamente a causa dell halzeimer mia mamma se aggravata se venisse ha mancare come posso tutelarmi e tutelare i miei figli?l inps potreppe chiedermi estinzione del debito residuo?

Dipende sempre dall’accettazione o meno dell’eredità. Se non si verifica l’accettazione, non si determina la confusione tra il tuo patrimonio e quello del de cuius, cioè, in ipotesi, tua mamma.

Quando si verificherà purtroppo il decesso di tua mamma, potrai valutare di rinunciare all’eredità.

La cosa però potrebbe essere più complicata di così se hai due figli ancora minori. Infatti, in quel caso la devoluzione dell’eredità dovrebbe passare a loro, in tale ipotesi anche loro dovranno contemplare la rinuncia all’eredità, che però dovrà essere autorizzata dal giudice tutelare.

Ti consiglio, successivamente al decesso, di chiedere la consulenza di un avvocato, visti i valori in ballo e il rischio di conseguenze spiacevoli nel caso in cui non fosse gestito tutto bene.