È possibile farlo senza bisogno di rimuovere il DRM, procedura considerata da alcuni illegale (anche se io ho qualche dubbio, nel caso ovviamente in cui una persona lo faccia solo per uso personale e senza assolutamente diffondere ulteriormente la copia sprotetta): sul punto, per gli interessati, comunque c’è una discussione nella nostra Legalit.
Il procedimento da me descritto è stato utilizzato con successo per una copia di «Terra del fuoco» di Francisco Coloane, un ebook in formato epub acquistato un paio di giorni fa dalla Libreria Rizzoli on line.
Subito dopo l’acquisto, per il quale ho pagato con paypal, ho potuto scaricare dal negozio on line un file con estensione .acsm, che credo sia semplicemente un bookmark per poter scaricare il libro vero e proprio e non contenga niente di per sè. Il file ha dimensione 4k.
A questo punto, ho scaricato gratuitamente dal sito di Adobe la versione di Adobe Digital Editions per Mac. Una volta installato questo programma, il file con estensione .acsm è stato associato allo stesso, quindi facendoci doppio clic sopra è partito Adobe Digital Editions ed è iniziato lo scaricamento del libro vero e proprio. Prima di poterlo leggere, ho dovuto inserire il mio Adobe ID. Non mi ricordavo nemmeno di averlo, ma ne avevo già uno, probabilmente perchè mi ero registrato anni prima al sito, se voi non l’avete dovete fare questa registrazione, è gratuita. Dopodichè ho dovuto autorizzare il mio Mac. In questo modo, ho potuto accedere al libro tramite il Mac.
Siccome non esiste che io legga un libro davanti allo schermo di un computer, mi sono messo subito alla ricerca di un sistema per poter portare il libro sull’iPad. Grazie alla segnalazione del collega Mario Sabatino, sempre all’interno di Legalit, sono venuto a conoscenza dell’applicazione Blufire Reader per iPad, che è appunto quella che dovete installare anche voi, è gratuita. Dopo averla aperta dovete autenticarvi nuovamente con il vostro Adobe ID e autorizzare l’iPad.
Per trasferire l’epub sull’iPad ho usato dropbox, che oramai è diventato il canale più usato di comunicazione e trasferimento di materiale tra macchine tradizionali e dispositivi mobili, almeno per me, seguendo una indicazione letta sulla guida di Blufire, che appunto indicava tale possibilità (oltre a quella di usare la funzione di file sharing di iTunes). Quindi sono andato a prendere il mio file epub (che si trova nella directory Documenti dell’utente, dentro ad una cartella che Adobe chiama «Digital Editions») e l’ho copiato nella root di dropbox. Quindi ho preso l’iPad, ho aperto dropbox e ho scaricato l’epub; terminato lo scaricamento, dropbox si è «lamentato» dell’impossibilità di leggere il file, ma premendo in alto a destra ho potuto dargli il comando di aprirlo con Blufire e voilà ho avuto accesso al libro, che si legge molto comodamente con l’iPad.
Purtroppo, non credo (almeno al momento non l’ho vista) che ci sia la possibilità di fare annotazioni sincronizzabili tra i diversi dispositivi, però il fatto che gli ebook si possano passare via dropbox è veramente un plus di Blufire, una funzionalità che sarebbe comodissima e che paradossalmente non ha nemmeno iBooks, che può andare a prendere files pdf allegati alla posta elettronica di Mail per iPad ma non è in grado di fare la stessa cosa per gli epub (e io preferisco di gran lunga il formato epub, che puoi annotare, sottolineare e così via, rispetto al formato pdf, per gli ebook).
È una ottima cosa che ci sia questa applicazione, Blufire, e mi sorprende che sui blog dedicati alle iDevices non se ne sia parlato maggiormente. Ora manca solo di aspettare che anche Apple si svegli, doti di maggiori funzionalità il suo iBooks e soprattutto riesca a riempire almeno un po’ lo store. Per il momento, sicuramente il primato continua a mantenerlo Amazon con il suo sistema Kindle, che funziona perfettamente sulle iDevices, molto meglio di iBooks, peccato che in Italiano ci sia poca roba.
Tutto questo sperando che tra poco il mio editore faccia finalmente uscire anche il mio libro in formato elettronico, con un sistema che non costringa i lettori a diventare scemi per poterselo leggere comodamente…