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«Ho orrore di tutte le verità assolute, …

«Ho orrore di tutte le verità assolute, delle loro applicazioni totali, dei loro presunti detentori d’ogni risma.
Prendete una verità, portatela con cautela ad altezza umana, guardate chi colpisce, chi uccide, cosa risparmia, cosa elimina, annusatela a lungo, accertatevi che non puzzi di cadavere, assaggiatela tenendola un po’ sulla lingua, ma siate sempre pronti a sputarla immediatamente. L’essere umano libero ha questo diritto.»

(Albert Camus)

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counseling diritto

Scuola: luogo di formazione o mentalizzazione?

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La #scuola mi ha sempre lasciato perplesso.

Un luogo in cui si descrive la civiltà dei Sumeri, ma non si insegna ai bambini ad ascoltare e ad accorgersi dei sentimenti di chi hanno accanto, anzi si smorzano via via le loro capacità naturali a riguardo, non può trovarmi soddisfatto.

Ancor oggi, la scuola ha probabilmente una grande fetta di
responsabilità di una delle più grandi disgrazie dell’uomo
contemporaneo, una delle cose che maggiormente gli impediscono di vivere sereno e felice: la mentalizzazione.

Quando i nativi americani si trovarono di fronte i primi colonizzatori europei gli dissero che erano dei pazzi perché vivevano nella mente e non, come loro, nel cuore, indicando il centro del petto.

Avevano ragione da vendere, ma pensa se avessero potuto vedere l’uomo occidentale di oggi, mentalizzato ancora di più.

Quando ricomincia la scuola, i bambini e gli insegnanti sono scoglionati, le mamme perlopiù isteriche, i papà teneroni come me un po’ tristi e quelli anarchici, sempre come me, persino incazzati con lo Stato che sequestra loro pezzi di cuore per troppe (tra lezioni e compiti) ora al giorno…

Alla fine, immagino che gli unici felici di questo grande rito, che non prepara davvero a nulla e dal quale sei fortunato ad uscire indenne, siano i cartolai – e gli editori ovviamente.

Non ho soluzioni, ma cominciare a regalarti un po’ di verità può già essere un passo.

Buona scuola a tutti.

https://blog.solignani.it/2018/07/26/counseling/

#counseling #mindfulness #consapevolezza #ascolto #crescitapersonale

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Il giudizio degli altri e il tuo: quale ferisce?

Non è mai il giudizio degli altri a ferire, é sempre il tuo, quando in fondo condividi quello degli altri. Se conosci te stesso, e comunque non ti giudichi, ma riesci a guardarti con l’opposto del giudizio, che è la compassione, il giudizio degli altri non ti tocca per nulla. Un abbraccio.

«È così importante cosa gli altri pensano di noi? No, non lo è. Le opinioni degli altri si attaccano a noi quando non sappiamo davvero chi siamo e riempiono facilmente il vuoto causato dalla nostra mancata conoscenza di noi stessi. Dunque, come recitava l’iscrizione sull’immenso Tempio greco di Apollo a Delfi “Conosci te stesso”, perché quando tu per primo sai chi sei e soprattutto chi non sei, le altrui opinioni su di te scivoleranno come gocce d’acqua su una lastra di cristallo.»

(Alberto Simone)

#counseling #mindfulness #consapevolezza #ascolto #crescitapersonale

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Uomini: sono sempre del tutto buoni o cattivi?

Un testo del gigantesco Tolstoj che mi trovo spesso a leggere durante le mie sedute di counseling: una persona può essere «buona» o «cattiva» o non è forse più vero che può essere per lo più buona, ma anche cattiva, o per lo più cattiva, ma anche buona? Uno dei pregiudizi più diffusi, di cui é importante prendere consapevolezza.

«Una delle superstizioni più frequenti e diffuse è che ogni uomo abbia solo certe qualità definite, che ci sia l’uomo buono, cattivo, intelligente, stupido, energico, apatico, eccetera.
Ma gli uomini non sono così.
Possiamo dire di un uomo che è più spesso buono che cattivo, più spesso intelligente che stupido, più spesso energico che apatico, e viceversa: ma non sarebbe la verità se dicessimo di un uomo che è buono o intelligente, e di un altro che è cattivo, o stupido. E invece è sempre così che distinguiamo le persone. Ed è sbagliato. Gli uomini sono come i fiumi: l’acqua è in tutti uguale e ovunque la stessa, ma ogni fiume è ora stretto, ora rapido, ora ampio, ora tranquillo, ora limpido, ora freddo, ora torbido, ora tiepido. Così anche gli uomini.
Ogni uomo reca in sé, in germe, tutte le qualità umane, e talvolta ne manifesta alcune, talvolta altre, e spesso non è affatto simile a sé, pur restando sempre unico e sempre se stesso.»

(Lev Nikolaevi? Tolstoj)

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