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Anima e politicamente corretto.

Com’è bello e «alto» questo testo di Boris Pasternak. Ma soprattutto com’è attuale, ancora e anzi in particolar modo oggi. Il politicamente corretto si può sostenere per un po’ ma dopo un certo limite l’anima, la coscienza, reclamano la verità, la devozione alla verità, come predicava Gandhi, come mezzo per uscire dai disturbi e dal disagio. Un abbraccio.

«E’ una malattia di questi ultimi tempi.
Alla gran maggioranza di noi si richiede un’ipocrisia costante, eretta a sistema.
Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi di ciò che ci rende infelici.
Il sistema nervoso non è un vuoto suono o un’invenzione.
La nostra anima occupa un posto nello spazio e sta dentro di noi come i denti nella bocca. Non si può impunemente violentarla all’infinito.»

(Boris Pasternak)

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Quello che non sappiamo é sempre di più…

Mi piace molto questo testo di Andrea Panatta, per tutti coloro che si occupano di crescita personale o spiritualità.

Da sempre penso che chiunque possa essere un maestro, persino un povero di spirito, e per contro una persona generalmente considerata un maestro in alcuni casi possa non essere di aiuto, per mille motivi.

Occorre sempre estrema prudenza, misura e consapevolezza dei nostri limiti, come pratici ad esempio del counseling, non dimenticando inoltre che come é stato detto «i malati sono lo strumento di Dio per guarire i sani».

«Per non dimenticare. Se insegni, pubblichi libri, fai conferenze, se fai il coach, il counselor, o il terapeuta e in generale sei esposto a un pubblico anche minimo sei a rischio. Sei molto più a rischio degli altri. Rischi di convincerti del personaggio che stai interpretando e di far credere agli altri che ciò che gli stai vendendo è vero. Ma sai benissimo in cuor tuo che al massimo possiedi un millimetro di conoscenza, quel millimetro che ha funzionato a meraviglia a te ma che potrebbe Non essere funzionale per altri. Perciò non vendere verità assolute, non vendere a caro prezzo il prossimo corso che ‘ti cambierà la vita’ , ‘ti porterà la pace mentale’, ‘ti renderà ricco e felice’. Non mentire agli altri e a te stesso appropriandoti del potere invisibile e silenzioso che non è tuo ma che al massimo ti è stato dato in prestito. E ricordati che se ti guardi onestamente devi ammettere che non sei nessuno, e non sai nulla davvero. Sei uno strumento. Solo quello.» (Andrea Panatta)