Oggi ti propongo questo testo meraviglioso, che ultimamente risuona molto in me. Nei giorni scorsi, con un altro testo di Epicoco, ti avevo parlato dei segni che ci manda l’universo, o Dio per chi come me é credente, che spesso sono ritenuti troppo flebili, mentre invece vanno ascoltati. Se sappiamo ascoltare questi segni, che fanno parte della nostra vita, capiremo dove siamo destinati ad andare. Un abbraccio.
«Una cosa che ho impiegato anni a capire è che la vita, se la ascolti bene bene al netto delle tempeste, alla fine ti porta sempre sulla tua isola, precisamente nel luogo in cui devi trovarti. La scelta che hai a quel punto è se restarci e costruire una capanna con i tronchi, oppure usarli per fare una zattera su cui ti imbarcherai alla ricerca di un’altra costa. Che non è detto troverai, perchè magari la tua isola è proprio il mare.»
(Matteo Bussola, “La vita fino a te”)