La paziente che è stata lasciata fuori dal pronto soccorso del
policlinico di Modena, quando aveva non solo diritto ma anche bisogno
di entrare, e il grande Claudio Risé che, nonostante avesse il diritto
di starci in quanto munito di esito di tampone recente come previsto
dalla legge, é stato sbattuto giù da un treno che cosa rappresentano?
Innanzitutto degli illeciti, poi sicuramente anche degli atti
vergognosi, perché non si lascia una paziente che ha bisogno urgente
fuori da un ospedale né si abbandona un uomo di ottantadue anni
facendolo scendere da un treno.
Ma oltre a questi, che già sono aspetti importanti, ce n’è un altro
fondamentale su cui riflettere in dipendenza di questi fatti e di
tanti altri analoghi sicuramente accaduti anche se, per mille motivi,
non assunti all’onore delle cronache.
Quando si costruisce un sistema di limitazione delle libertà, del
celebre habeas corpus, e poi ai varchi di accesso o ai posti di
controllo si mettono persone con la terza elementare o non in grado
comunque di capire come funziona il sistema relativo, cosa prevede
esattamente la legge, poi finisce che delle persone, che pur avevano
diritto di passare, possano illegittimamente essere tenute fuori o
riportate fuori.
Di questo non ha parlato mai nessuno, ma col sistema del greenpass la
libertà di ognuno di noi, ma anche la salute, visto che le persone
vengono tenute fuori dagli ospedali, é stata messa in mano a
lavoratori non adeguati a gestire il green pass stesso, perché –
questa è l’evidenza dei due fatti sopra richiamati – non in grado di
capirne né il funzionamento né la disciplina di legge.
Credevi che a controllare sui treni o alle portinerie degli ospedali
avrebbero messo dei costituzionalisti?
Di solito, alle funzioni di controllo vengono messe persone che non
sono in grado di svolgere altre mansioni.
Quindi nelle mani di chi, alla fine della fiera, é stata messa non
solo la nostra libertà, ma anche la nostra salute – ed è questo un bel
paradosso perché il green pass vorrebbe essere proprio uno strumento
di tutela della salute.
Io so solo che se stanotte avessi, ad esempio, una forte reazione
allergica, o la avessero uno dei miei figli, andando all’Ospedale
potrei trovare un idiota che mi tiene fuori e non mi consente di
accedere alle cure di cui abbiamo bisogno e per le quali pago le
tasse.
Certo, il giorno dopo l’ospedale potrebbe tranquillizzare tutti
dicendo che é stato un «malinteso», potrebbe presentare le sue scuse,
persino risarcirmi l’eventuale danno, ma sai cosa?
A me non frega un cazzo e non mi sento affatto tranquillizzato.
Io voglio sapere che se mi succede qualcosa posso prendere la macchina
e andare all’ospedale. Che se mi sottopongo a un tampone e prendo un
treno, o vado al ristorante, non trovo un coglione che mi sbatte fuori
perché non ha capito un cazzo di quel che dicono davvero i decreti del
governo.
Questo oggi purtroppo non lo può garantire nessuno, anzi è più
probabile l’esatto contrario, cioè che ai controlli vengano per lo più
adibite persone non adeguatamente preparate.
Il green pass é un istituto che incide su diritti innegabilmente
fondamentali della persona, come quello dell’accesso al pronto
soccorso.
Sulla carta, il sistema ha una sua logica, che io non condivido
affatto, ma che, finché é legge, tutti devono rispettare, neo bene e
nel male.
Purtroppo, nella realtà di tutti i giorni gli abusi stanno saltando
fuori, anche per chi é in regola.
Questo è quello che succede quando si attribuiscono poteri eccessivi a
persone non in grado di gestirli.
Da grandi poteri derivano grandi responsabilità ??
Rock n’ roll
Conclusioni
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