In questa puntata di radio solignani podcast, ti parlo, a partire dalla domanda di una ascoltatrice, anzi in realtà all’interno di un dialogo con la stessa, sviluppatosi a partire da una domanda iniziale, della dieta e dello stile di vita paleo, nell’ottica del suo utilizzo per il dimagrimento, la perdita di peso e la ricomposizione corporea, toccando aspetti quali:
É meglio farsi sempre seguire da un professionista?
Nel caso, che tipo di professionista cercare?
Che obiettivo porsi?
Come misurare i progressi?
Il protocollo autoimmune
La paleo per chi ha la fibromialgia
La paleo deve essere osservata rigidamente o si possono fare sgarri?
Il protocollo autoimmune
I polimorfismi MTHFR
La semplicità di preparazione dei pasti in paleo
Altri accenni ad allenamento, allenamento a digiuno, digiuno intermittente, paleo idioti, ecc.
Ascolta la puntata perché é venuta davvero bene ed è davvero ricca.
Oggi ti voglio parlare di un libro molto interessante, uscito da poco, per tutti coloro che si interessano di stili di vita evolutivi.
Si tratta di «Il nuovo vivere secondo natura», di Angeleri e Rossiello.
Come probabilmente sai, seguo da alcuni anni uno stile alimentare e, più in generale, di vita di tipo evolutivo, conosciuto nel mainstream anche come dieta «paleo», grazie al quale ho potuto migliorare molti aspetti della mia vita e della mia salute.
Tradizionalmente, la «paleo» viene intesa come una dieta, cioè una specie di regime alimentare, anche se molto diversa dalle diete grammate tradizionali.
In realtà, il concetto «paleo» è molto più ampio e riguarda più o meno tutti gli ambiti della vita dell’uomo, ai quali si può, con uguale profitto, applicare l’intuizione evolutiva, che consiste nel far riferimento a ciò che l’uomo ha fatto per milioni di anni, prima delle tre grandi rivoluzioni (agricola, industriale, digitale), e a cui si è adattato.
Pur essendo la paleo sbertucciata da diversi esponenti del mondo della salute, a volte in buona fede, a volte in mala fede, l’approccio evolutivo è utilizzato in ogni ambito, basta aprire un qualsiasi libro di psicologia, anatomia, medicina, ortopedia e altro per rendersene conto.
La dieta elaborata dal medesimo Panzironi, la «Life 120», che scriveva la prefazione a «Vivere secondo natura», mentre quella del nuovo è scritta da Gambacciani, non è altro che un rebranding di una versione low carb della paleo, che però, con questo nuovo marchio che si è inventato, «vende» e convince molto di più.
La realtà però non sempre coincide con il marketing.
La cosa più bella di questo libro, comunque, è di non essere il solito libro di diete, di cui onestamente non si sarebbe sentito il bisogno, ma di affrontare tutti gli ambiti in cui l’uomo contemporaneo può beneficiare dell’approccio evolutivo, ambiti che per il suo benessere sono importanti tanto quanto l’alimentazione se non di più e che comunque devono essere curati insieme all’alimentazione, compresi la qualità del sonno e la gestione della luce cui siamo sottoposti, due aspetti che peraltro sono intimamente legati tra di loro.
Proprio perché gli autori, tra l’altro, ritengono la luce blu degli schermi dei computer e cellulari dannosa per la salute umana, il libro esiste solo in formato cartaceo. Ciò rende purtroppo più scomoda la consultazione, ma sotto certi versi anche più piacevole.
«Vivere secondo natura» è oggigiorno forse un titolo un po’ fuorviante, perché attualmente quando si parla di «ritorno alla natura» – un concetto su cui tutti sono in linea di principio d’accordo – il pensiero corre all’immagine di una donna, probabilmente vegana, che si mangia un gambo di sedano o una bella insalata…
In realtà, la vera natura dell’uomo è molto diversa e si può vedere benissimo osservando quello che fanno i cacciatori raccoglitori ancora esistenti sul pianeta, cioè gli uomini che – beati loro – a differenza mia e tua vivono ancora allo stato libero, anziché inquadrati in una civiltà che li ingabbia e li costringe a vivere in modo innaturale.
Per un esempio tra tanti, si può vedere questo video con un servizio sugli Hadzabe. Costoro si procurano il cibo cacciando altri animali, macellandoli sul posto, riportandone le carni al villaggio, ma non prima di averne mangiato il fegato crudo – questo molto giustamente dal momento che la carne d’organo a differenza di quella di muscolo è molto più deperibile.
Orbene, che ci crediate o no, questo è lo stato naturale della nostra specie. La vegana che, in una città italiana, si nutre, o meglio tenta di nutrirsi, di tofu, ceci, fagioli, insalate, è, invece, un portato dell’agricoltura, dell’industria, dell’urbanizzazione.
Questo, comunque, è il modello cui fa riferimento il «Vivere secondo natura» dei tre autori già menzionati. Ovviamente, è impossibile vivere in questo modo all’interno di una civiltà come la nostra e, più in generale, come quella occidentale, però è possibile, e molto utile per la salute e il benessere, cercare di rendere il più possibile compatibile il nostro stile di vita con le modalità naturali di vivere, per quanto riguarda alimentazione, luce, sonno, movimento e così via.
Se ti interessa lo stile di vita paleo, sei invitato al nostro gruppo facebook «la tribù della paleo». Se invece vuoi una consulenza da un nostro naturopata, puoi chiedercela compilando il modulo di contatto.
In questo contesto, qualche tempo fa, ho fatto un ordine da carnissima.it e mi sono trovato molto bene.
Ho contattato il fornitore come admin del gruppo «la tribù della paleo» e ho ottenuto un codice sconto ben del 10% che vi metto a disposizione.
Ma prima, un avvertimento importante: io mi sono limitato a provare la carne una volta, a trovarla di qualità, almeno per i miei standard, quindi non mi scassate la minchia chiedendo certificazioni, rassicurazioni, cazzi del genere. Se pensate che vi possa piacere, compratela e viceversa. Se, quando l’avrete presa, non vi sarà piaciuta, saranno ugualmente cazzi vostri. Non mi contattate in privato per chiarimenti o, ancora peggio, lamentele.
Io, ripeto, mi sono limitato a testarla per me e la mia famiglia, trovarla molto buona, instaurare un rapporto più stretto col fornitore, ottenendo questo codice per voi, che vi giro con la celebre formula AS IS.
Ciò detto, se volete chiarimenti sulla mia esperienza quanto a qualità, tagli, consegna, lasciatemi un commento, risponderò per quel che potrò dirne e per quel che può valere.
A me la carne piace molto, e proprio in questi giorni farò il mio secondo ordine. Tra l’altro, rispetto al precedente «catalogo», adesso hanno anche a disposizione costate, fiorentine e roast-beef che non ho alcuna intenzione di perdermi.
La strada del ritorno è il libro che sto scrivendo adesso, un progetto nato pressoché spontaneamente a forza di accumulare e soprattutto condividere appunti, spunti e materiali, seguendo alcuni miei interessi.
Si tratta, grossomodo (il progetto si delinea man mano che procede, come succede spesso), di una serie di riflessioni e materiali sullo stato attuale della specie umana, specialmente nel cosiddetto mondo occidentale, e sulle cose che si possono fare per avere o riconquistare il benessere e ritrovare la nostra identità, in termini di cambiamento sia di nutrizione che di stile di vita.
Un libro non tecnico, visto che io non sono un esperto della materia, ma un lavoro che sta a metà tra l’inchiesta giornalistica e miei personali percorsi intuitivi che, per quel che possono valere, mi sento di condividere.
Ad oggi, 5 maggio 2014, il progetto è ancora decisamente acerbo e occorreranno ancora molti mesi per la chiusura del libro, ma sto lavorando in modo molto fluido e scorrevole, sostenuto dalla mia persistente e profonda curiosità per questi temi e agevolato da un software eccezionale che ho recentemente adottato sulle mie iDevices, Trunk Notes, che, tra i tanti vantaggi, mi consente di lavorare, e da periferica mobile, contemporaneamente sia sulla struttura complessiva dell’opera, per così dire dall’alto, sia sulla stesura delle singole parti, cioè dal basso, variando man mano i primi aspetti in base agli altri e viceversa.
Questa applicazione mi consente di essere molto efficiente nel prendere appunti su parti da sviluppare man mano che trovo articoli interessanti in rete e di sviluppare parti di testo quando ho dei tempi morti.
Incredibilmente, oggigiorno si scrive più agevolmente con l’iPhone che seduti alla scrivania.
Questo telefono che oramai fa sia da blocco degli appunti e degli spunti sia da macchina da scrivere.
Ma del resto lo sapevo già, perché già 9 storie lo avevi scritto con l’iPhone, con una mano sola mentre con l’altra tenevo uno dei miei figli per farlo addormentare.
Come è destinata a cambiare l’immagine dello scrittore! Che uno se lo immagina sempre al tavolo, con una macchina da scrivere…
Ad ogni modo, la strada del ritorno è un progetto collaborativo, come pressoché tutte le cose che faccio. Se volete, potete collaborare alla redazione del testo, suggerendo approfondimenti, chiedendo chiarimenti, sollevando dubbi, segnalando veri e propri errori e così via.
La collaborazione funziona cosi:
Quando ho finito una parte del libro (capitolo, paragrafo, ecc.) la condivido nel gruppo segreto su facebook la strada del ritorno
Chi vuole può leggere e fare le sue osservazioni, direttamente come commento nel post del gruppo, così sulle osservazioni si potrà sviluppare una discussione col mio intervento o con quello di altri
In seguito, provvederò a modificare il testo inegrandolo è arricchendolo con gli spunti e le osservazioni ricevute.
chi riceve il testo lo fa per soli scopi di revisione ed è tenuto a non distribuirlo a terzi per nessun motivo senza autorizzazione dell’autore, essendo il testo soggetto a diritto d’autore e divieto di riproduzione non consentita.
Il libro conterrà naturalmente una pagina speciale per tutti i contributori con nome e cognome eventualmente professione, sito web e recapiti, sia a mo’ di ringraziamento che di riconoscimento del loro contributo.
Il libro viene portato avanti, come tutti i miei progetti extra, nei miei ritagli di tempo, quelli che mi lascia la professione forense che è ancora la mia occupazione principale (e di cui parlerò anche nel libro, ci sarà una parte sulla gestione dei conflitti).
Il libro non è neutrale, parte da un approccio di tipo evolutivo, con un angolo visuale piuttosto determinato da quello, ma con la consueta ampiezza di vedute, elasticità ed apertura che chi mi conosce sa che comunque metto in qualsiasi cosa. Però ugualmente potrebbe non piacere o interessare ad alcune persone che hanno fatto scelte che si pongono in contrasto, ovviamente per me non ci sarà nessun problema a confrontarsi su tutto, l’avvertenza è solo per loro.
L’hashtag ufficiale del libro, da usare nei social network per fare riferimento al progetto, è #lastradadelritorno.
Il libro, se non si farà avanti un editore con proposte sconvolgenti in termini di distribuzione, fruibilita, ecc., cioe un editore disposto a credere fortemente nel progetto, cosa che io vedo molto poco probabile per tanti motivi, sarà pubblicato con il mio marchio parole sotto vetro e quindi solo in formato ebook, in vendita su tutti gli stores on line al prezzo accessibilissimo di 1,99€, come da mia politica dei prezzi.
Grazie a tutti per il vostro interesse.
Se volete partecipare al gruppo dei contributori, cliccate qui. Se non ci conosciamo, mandatemi due righe prima però, mi riservo di inserire solo persone che conosco o della cui partecipazione posso valutare l’opportunità.
Oggi è un buon giorno per disintossicarsi – esattamente come lo sono tutti i giorni della vita.
Ma cosa vuol dire disintossicarsi?
Semplicemente, significa iniziare a dire «no» a tutta la merda che qualcuno ci vuole far mangiare, pensare, vivere, quindi entrare nel nostro stomaco, nella nostra testa o più in generale nella nostra vita.
Smettete di far decidere al Mulino bianco la vostra spesa e la vostra alimentazione. Mandate affanculo le autorità almeno finché sono costituite da un illegittimo sistema partitocratico che ha come unico scopo quello di rubare e arricchire raccontando demenziali menzogne a tutti.
Riprendete a leggere libri e rimettete al suo posto anche facebook.
Se avete un “amico” che posta solo stronzate, non siete obbligati a sorbirvelo, toglietelo: siete voi che vi costruite il vostro facebook, se seguite solo coglioni poi non vi potete lamentare.
Seguite i blog che vale la pena di seguire, tramite un aggregatore feed che ve li rende un flusso comodamente consultabile, e smettete di leggere Corriere, Repubblica e gli altri giornali che, pagati coi nostri soldi, fanno gli interessi di industriali privati come De Benedetti, Berlusconi, gli Agnelli o di altri soggetti meno identificabili.
Mandate affanculo la partita o il film in tv su Sky, vestitevi e andate su un prato con vostra moglie, marito o i vostri figli e restate lì anche a non fare un cazzo, con un filo d’erba in bocca, oppure giocate coi vostri figli, fatevi una passeggiata, conversate con i vostri cari dal vivo e non tramite facebook.
Buttate nel cesso tutte le ossessioni che il sistema ci martella addosso in continuazione: devi essere bello, magro, sempre lucido, sempre sul pezzo, intelligente, corretto, amante degli animali, buon genitore, non sessista, politicamente corretto nelle azioni e nel linguaggio, buon elettore, buono, caritatevole, devoto, fiducioso, rispettoso… Iniziate a essere voi stessi e a vivere con leggerezza, che è l’unica cosa veramente indispensabile per la nostra specie, e sarete ancora meglio di questo. Le volte che sbaglierete chiederete scusa e non sarà morto nessuno. E se per qualcuno le scuse non dovessero bastare lo dovrete mandare affanculo, senza passare dal via, perché noi non sano perfetti e solo un presuntuoso idiota può pretenderlo dagli altri e mai da se stesso.
Non vivete la vita di qualcun altro, come ha detto una persona straordinaria che, da quando è scomparsa, sentiamo tutti ancora di più dentro di noi. Iniziare ad usare la vostra testa, ricordatevi che siamo animali sociali e le relazioni sono importantissime per noi ma nel nostro paese c’è una persona valida su 50 o 100 in qualsiasi categoria: avvocati, commercialisti, funzionari pubblici, insegnanti, idraulici, elettricisti, personal trainer, assicuratori, poliziotti, scrittori, quel che vi pare. Imparate a capire quali sono le persone di cui vi potete fidare, che vi possono arricchire, quelle coltivatele per bene come la cosa rara che sono e mandate affanculo tutte le altre senza il minimo rimpianto.
Non date mai spiegazioni, che sono sempre inutili perché alle persone intelligenti non servono mentre gli idioti non le capiscono, ma preoccupatevi di capire qual è la vostra strada e di seguirla.
Imparare a dire «no», e a dire «basta»: che siano il vostro mantra per il 2014.
Oggi è un bel giorno per far morire il vostro vecchio modo di vivere, e per inghiottire finalmente la pillola rossa.