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Stefano Cucchi: di chi é la colpa?

Cucchi.

Provo a darvi alcuni fatti «neutri», che sui giornali non potreste mai leggere, da avvocato che ha fatto e fa anche un po’ di penale e che è stato diverse volte anche in carcere.

Una certa parte di quelli che vengono arrestati vengono, di fatto, menati dalle forze dell’ordine. Alcuni, pochi, lo dicono ai giudici in udienza e i giudici, che si devono spicciare la giornata, generalmente li sbertucciano – «Hai le prove?» «Chi lo dice?». O addirittura li sfanculano: ho sentito io personalmente un giudice rispondere «Se é vero, hanno fatto bene».

Per la maggior parte di costoro, peraltro, quella rullata clandestina resterà l’unica conseguenza negativa del loro arresto, visto che verranno rimessi in libertà il giorno dopo, per essere poi in teoria successivamente processati, ma poi c’è la prescrizione, le amnistie, gli indulti, i riti alternativi, quindi quasi sempre non succede un cazzo.

Cucchi era uno spacciatore, a casa sua hanno trovato quantità di stupefacenti di cui non è in alcun modo sostenibile un uso personale.

Il primo che si è fatto male é stato Cucchi stesso, abusando di sostanze e debilitandosi, tanto che probabilmente il decesso é dovuto a concause e cioè sia alle percosse sia al precario stato di salute in cui si era ridotto lui stesso.

Ed e così appunto che è nato un caso da quello che avviene in realtà non così di rado nell’amministrazione dell’ordine pubblico e della giustizia penale nel nostro paese.

Ognuno tragga le conclusioni che preferisce sulla base di questi dati di fatto.