Sono tornato, o quasi.
Oggi voglio parlarti di come può essere utile il counseling per la perdita di peso, un tema sempre gettonatissimo da parte dei miei clienti, che va però inquadrato e compreso correttamente.
Sono tornato, infatti, ieri da Rapallo, dove ho fatto le mie ferie per un paio di settimane.
Qui sotto, la mia faccia nel momento in cui a Paraggi, per darmi tre ore di ombrellone, mi avevano appena chiesto 175 euro… Forse pensavano che volessi acquistarlo per sempre.
Comunque, dopo quindici giorni in cui ho mangiato ben oltre la sufficienza, sfondandomi in particolare di farinate di ceci, stamattina sono salito sulla bilancia.
Farinata, mon amour.
La farinata di ceci è uno dei miei sgarri più sistematici alla paleo, il tipo di alimentazione che seguo come riferimento, anche se non integralmente e che escluderebbe i legumi. Mangio spesso farinate come strumento di ricarica dei carboidrati i giorni di allenamento, insieme al riso bianco (altro «sgarro» paleo), quindi nel momento in cui mi sono trovato in Liguria, che è la capitale mondiale della farinata, non potevo non sfondarmene!
Là sostanzialmente quasi ogni pizzeria ti offre, accanto alle pizze classiche con farina di grano, un tipo di alimento che io ritengo molto poco funzionale e se possibile da evitare, anche la possibilità di una farinata, che si può mangiare con sopra niente, semplicemente, oppure condita, ma non come una pizza, bensì in modo più semplice, perché la base, non avendo la colla del glutine, non regge tutti gli ingredienti che regge una pizza di grano – questa cosa è poi quella che, dopo che mangi una pizza, ti tiene alzato tutta notte: hai mangiato un pastone colloso di roba poco digeribile.
Questa, ad esempio, è una farinata «coi funghi», assolutamente strepitosa, che ho mangiato il giorno prima della partenza in un ristorante pizzeria a Rapallo lungo il mare.
La farinata, se la vuoi provare, la trovi comunque un po’ dappertutto, anche se è un prodotto, ovviamente, industriale e non artigianale come questa. Io la trovo al PAM e alla Coop. Quella della Coop personalmente mi piace di più.
Come ricarica per i carbo, la farinata mi piace molto perché il contenuto di carbo ogni 100 grammi è molto basso – di solito 15% – inoltre mi ricorda il sapore di cose che mangiavo prima della paleo e cui sono in qualche modo affezionato – è la fame del cuore, innanzitutto, come ti spiegherò tra poco – come le varie preparazioni con la farina di grano e i prodotti da forno.
Il counseling per il peso funziona?
Chiusa questa parentesi, torniamo alla bilancia.
Ebbene, dopo 15 giorni così, mangiando spesso un po’ oltre la sazietà, senza pesare mai, se non a occhio, gli alimenti (a casa lo faccio, ma mi sembrava una crudeltà portarmi la bilancia in ferie), senza avere mai fame, essendo pieno di energia di giorno e ben rilassato durante la notte, ho perso un altro mezzo chilo, continuando con la mia tabella di marcia che mi ha consentito di perdere circa 10 chili negli ultimi mesi.
Naturalmente, sono molto contento di questo risultato, che conferma che ormai le mie abitudini alimentari sono piuttosto funzionali, tanto da consentirmi di mantenermi in forma anche fuori casa e mangiando quello che per i miei gusti è comunque molto.
Preciso che durante queste due settimane ho comunque continuato ad allenarmi, non sono andato in palestra ma, armato di un tappetino, ho fatto, sempre a giorni alterni, una routine a corpo libero di circa 45 minuti. Mi sono mosso molto di più, sia per i bagni in mare con i miei figli, sia per le passeggiate, e anche questo credo che abbia contribuito.
Chiudo adesso la mia parentesi personale per parlare più in generale di come il counseling può essere utile per chi vuole perdere peso, allargando il discorso a tutti quelli che vogliono approfittarne per loro stessi
Da questo punto di vista, il counseling può essere utile sotto due profili grossomodo, che sono:
- a) quello della compliance rispetto ad un determinato stile nutrizionale e
- b) quello della ingegnerizzazione del cibo, verso prodotti che, più o meno a parità di gusto e palatabilità, sono molto più funzionali.
La compliance.
Comincio a descriverti la compliance. Che cos’è?
Sai perfettamente che se tu mangiassi meno, se tu evitassi certi cibi, perderesti peso e acquisteresti più salute. Quante volte, tuttavia, hai fatto una dieta senza però riuscire, nel medio e lungo termine, a tenertici aderente, iniziando col perdere qualche chilo e finendo poi per riacquistarli, spesso con gli interessi. O addirittura non sei riuscito nemmeno a seguirla più di tanto…
La compliance è il vero problema di chi vuol fare un percorso di salute oggigiorno.
La compliance è la capacità da parte tua di fare effettivamente quello che sai già che serve per poter raggiungere i tuoi obiettivi di salute e composizione corporea, ma che – per qualche ragione, che è ben radicata nel tuo profondo – in questo momento non vuoi o non puoi fare.
La strada della compliance è fatta di acquisizione di maggior consapevolezza del tuo rapporto col cibo, cosa per la quale utilizzo lo strumento della mindfulness e, in particolare, del mindful eating, e di lavoro su tutti quei nodi interiori – come ad esempio tipicamente la mancanza di amore per te stesso, l’eccesso di giudizio tossico, ma anche tanti altri – che ti impediscono di fare questo percorso.
La gente a volte mi dice che andare da un counselor per la perdita di peso non serve.
All’esatto opposto, io penso invece che un counselor sia nella maggior parte dei casi molto più importante di un nutrizionista e di un personal trainer.
Voglio essere completamente chiaro con te.
Il nutrizionista e il personal trainer servono.
Io ce li ho entrambi e li «uso» con soddisfazione.
Però nella maggior parte dei casi, e se ti parlo di «maggior parte» lo faccio calibrando esattamente le mie parole, gli ostacoli non sono la mancanza di cultura alimentare o del movimento, perché ormai la gente sa che cosa bisogna mangiare o non mangiare e che, o come, bisogna muoversi (grossomodo), il problema è solo che non riesce a farlo e non ci riesce perché non può o non vuole farlo per via di alcuni aspetti interiori che, se si vuole procedere, bisogna sistemare o rendere oggetto di lavoro e crescita spirituale o quantomeno di riacquisto di consapevolezza.
Ingegnerizzare il cibo.
Significa semplicemente che i piatti che hai sempre mangiato e che ti hanno sempre fatto ingrassare, e tolto una parte di salute, li puoi reinventare e sostituire con cibi analoghi che però sono molto più funzionali.
Ti faccio un esempio, credo sia il modo migliore per spiegartelo. Questa è una vecchia foto di una colazione che però ho fatto anche poco fa.
È composta da zabaione fatto con due tuorli d’uovo crudi, due fette di cracker di riso con una crema gianduia speciale, costituita solo da nocciole, cacao ed eritritolo, ed un infuso con collagene, di cui ho parlato già qui, e magnesio.
Dal punto di vista, della palatabilità, per me è gustosissima e mi soddisfa come la vecchia «pastarella» che mangiano tutti quelli che non seguono diete particolari.
Però, anziché togliere salute e far ingrassare, come farebbe una pastarella, promuove la salute e consente di perdere peso (questa è la colazione che ho fatto regolarmente anche a Rapallo), perché:
- non c’è glutine, essendo i cracker di riso;
- non ci sono grassi o altri ingredienti nocivi, come ci sarebbero se si usassero le creme gianduia industriali;
- lo zucchero è sostituito dappertutto (crema gianduia, zabaione, infuso) con l’eritritolo, un dolcificante privo di calorie ed innocuo che non viene metabolizzato dall’organismo;
- ci sono tutti i benefici del tuorlo d’uovo crudo, che sono davvero infiniti.
Questo, naturalmente, è solo un esempio per far vedere come si può ingegnerizzare il cibo, cioè scomporlo, andandone a realizzare una versione più funzionale, con poca fatica, per inserire nella tua vita abitudini alimentari molto più funzionali e promotrici della salute.
Conclusioni.
Questi sono solo alcuni primi spunti, per farti capire la potenzialità del counseling per la ricomposizione corporea e più in generale per l’incremento della salute e dell’energia delle persone.
Tornerò presto a parlarti di questi argomenti, in particolare mi sta molto a cuore, perché lo ritengo uno strumento potentissimo, il mindful eating.
Se vuoi iniziare un percorso di counseling con me, o se vuoi anche semplicemente maggiori informazioni senza impegno, contattami compilando il modulo apposito nel menu principale del blog.
Stammi bene, benritrovato!