Chiusa la prima bozza del libro «La via del cuore con i tarocchi», si avvicina la data di pubblicazione ?.
Clicca per essere avvisato quando sarà disponibile o fare il beta reader.
Chiusa la prima bozza del libro «La via del cuore con i tarocchi», si avvicina la data di pubblicazione ?.
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Nei giorni scorsi, ho chiuso la prima bozza del libro «La via del cuore con i tarocchi», un manuale di auto aiuto per tornare a vivere nel cuore con lo strumento straordinario degli arcani maggiori, che insegna a leggerli sia per gli altri che per pratiche individuali.
Ora, le fasi successive sono appunto la correzione di questa prima bozza, l’editing e quindi la preparazione per la pubblicazione, che, come ti avevo detto, avverrà sia in formato digitale, che in formato cartaceo – peraltro, come dico anche all’interno del libro, consiglio di procurarsi entrambi i formati, perché ognuno presenta dei vantaggi esclusivi rispetto all’altro.
Sarà possibile, in via eccezionale, che venga inserito qualche nuovo contenuto, ma la struttura e comunque anche i contenuti dovrebbero già essere quelli della versione definitiva del libro.
I beta reader con cui ho già allacciato rapporti di collaborazione sono già al lavoro. Stanno leggendo una copia del libro esportata da Scrivener su Google Documenti e mi stanno lasciando i loro commenti. Questo sistema offre il vantaggio di poter aggiungere man mano altri beta reader, facendoli «puntare» tutti alla stessa versione del documento e consentendo ad ognuno di lasciare un commento e, al contempo, vedere quelli lasciati dagli altri.
Voglio darti adesso un po’ di statistiche, che saranno curiose in particolare per tutti gli amici scrittori che seguono il blog. Avendo utilizzato Scrivener, è facile tenere traccia del modo in cui ha avuto luogo la «lavorazione» del libro.
Scrivener, infatti, è un software fantastico che consente di tenere traccia di tutto il lavoro che fai, a livello estremamente granulare, dando modo a noi scrittori di valutare il modo in cui lavoriamo e le «dimensioni» dei nostri lavori e del nostro impegno.
A proposito, se ti interessa imparare ad utilizzare questo software, tieni d’occhio il blog: ho già pubblicato qualcosa a riguardo, che trovi qui, e altre cose pubblicherò in futuro, man mano che ne approfondirò il funzionamento.
Ecco un po’ di dati della lavorazione del libro.
Il libro è, al momento, lungo 159 pagine. Per scrivere il libro ci ho messo 69 giorni, compilando una media di poco meno di 4000 battute al giorno, sabato e domenica compresi.
La parola «tarocchi» viene utilizzata 361 volte.
Il libro uscirà comunque, nel senso che se non riuscirò a trovare un accordo editoriale adeguato con una casa editrice, lo pubblicherò in auto-editoria.
Preferirei infatti collaborare, per la pubblicazione, con un editore, ma bisogna vedere se riesco a trovare una casa editrice con cui concludere un accordo soddisfacente sotto i vari profili che interessano ad un autore, tra cui la distribuzione e la possibilità per i miei lettori di acquistare agevolmente copie in qualsiasi formato.
Se sei un editore, agente letterario o puoi indicarmi qualcuno che può essere interessato a lavorare su questo progetto, contattami in privato.
Il beta reader legge la prima bozza, segnala le parti che sono magari da integrare, da chiarire, gli errori, le ripetizioni e così via, avendo accesso sia alla prima bozza sia naturalmente ad una copia gratuita nel momento in cui il libro sarà poi pubblicato.
Se vuoi proporti come beta reader anche tu volentieri, registrati dalla pagina ufficiale del libro scrivendo nelle note che sei disponibile a fare il beta reader. Oppure contattami dal modulo di contatto del blog.
Evviva noi e grazie sempre di tutto.
Una delle funzioni che mi è piaciuta di più di Unitarot è la possibilità di importare un mazzo fisico.
Questo è interessante sia per chi dispone di una collezione interessante di mazzi, sia per chi è solito utilizzare carte particolari, diverse dai tarocchi di Marsiglia, o anche dai tarocchi in generale, e può, almeno in determinati casi, volerle utilizzare per scopi specifici.
Tutti i mazzi possono essere importati in Unitarot, basta farne la scansione e trasformare ogni lama in un file, in questo caso in formato jpg.
Il cartomante vorrebbe farti conoscere il tuo futuro, il tarologo il tuo presente più profondo e vero ????
Promo. Alla prima persona che si registra al mio libro sui tarocchi una stesa gratuita via chat / mail. Vediamo se riesci ad arrivare primo, come quella volta da spermatozoo ?
«è vero che tutte le volte in cui è possibile è bene seguire le modalità tradizionali per le letture, sedendosi ad un tavolo ed utilizzando un mazzo di carte vere, dopo averle mescolate bene.
Come, tuttavia, ci sono occasioni in cui un libro elettronico può essere utile, a dispetto del fatto che quello di carta resta preferito e fondamentale, come ad esempio per i motivi di cui ti ho già parlato a proposito delle edizioni di questo libro, è ugualmente vero che, in determinate circostanze, un mazzo virtuale o un’app possono essere utili per praticare i tarocchi senza dover per forza ricorrere ad un mazzo fisico.»
«Chi è dunque la donna rappresentata nell’Arcano del Mondo?»
Carlo Bozzelli – I Tarocchi – Il Vangelo segreto
“Il «consultante», detto a volte anche «interrogante» o, più semplicemente «cliente», è la persona che si rivolge ad un tarologo per ottenere una lettera e una interpretazione, quindi la persona oggetto della lettura, cui spetta il compito, con l’aiuto del tarologo, di formulare la domanda.
Come ti illustrerò meglio in seguito, la formulazione della domanda iniziale è la prima fase importante della lettura dei tarocchi, non va assolutamente trascurata o svolta frettolosamente, ma curata come si deve. Il counseling non è, infatti, tanto l’arte di ottenere delle soluzioni, quanto quella di farsi, o farsi fare, le domande più giuste, più funzionali.
Nella lettura dei tarocchi, come ugualmente ti spiegherò meglio in seguito, si ha una forte collaborazione tra consultante e tarologo e l’esito finale dipende da entrambi. Il tarologo non deve concepire se stesso come un oracolo che cala soluzioni dall’alto, ma come un «amico» che si cala, tutto al contrario, sulla situazione e spesso nella sofferenza di una persona per aiutarla a capire meglio come stanno le cose. Perché ciò avvenga, è fondamentale l’innesco del consultante che quindi, nonostante il nome, si può dire che sia il «primo tarologo» di se stesso e non un «consumatore passivo» della pratica.
In tutto il libro, i termini consultante, interrogante e cliente verranno utilizzati indifferentemente come sinonimi, anche al fine di evitare ripetizioni, indicando sempre la persona che si rivolge al tarologo o pone in essere pratiche individuali.”
«Il termine «lame» origina invece probabilmente dal fatto che un tempo le carte dei tarocchi, allora chiamate trionfi, venivano prodotte su tavole di grande formato, quasi dieci per venti centimetri, miniate su carta e ricoperte da una – appunto – lamina d’oro lavorata a bulino. Erano mazzi di altissimo valore, secondo Giordano Berti un mazzo poteva avere un costo pari a quello di un appartamento oggigiorno (Storia dei tarocchi).
Per questo motivo, il gioco dei tarocchi era ritenuto un gioco «da Signori» e veniva chiamato anche gioco «degli honori», in quanto accessibile solo a persone di censo elevato.»
Lo schema che si adatta meglio, a mio giudizio, per tenere un diario con i tarocchi è quello delle due carte.
Ciò per la sua semplicità, e conseguente velocità (cosa importante per un gesto da ripetere periodicamente, magari anche una volta al giorno), e per il fatto di partire subito, con la prima carta estratta e disposta sul piano, con la disamina della situazione attuale dell’interrogante, che in questo caso coincide con la persona che tiene il diario.
Lo scopo del diario consiste infatti per lo più nel prendere una coscienza più approfondita della propria situazione, anche nel caso classico in cui una persona si siede e, senza usare carte o altri strumenti, «racconta» al proprio diario la sua giornata, i suoi pensieri, le sue riflessioni…
Per questi motivi, dunque, a mio modo di vedere lo schema più adatto per tenere il diario è quello delle due carte.