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Da oggi il blog si moltiplica.

Ti chiedo un po’ di pazienza, le novità che ti comunico oggi sono fondamentali per tutto quello che faccio in rete e, di conseguenza, per te che sei interessato a seguirmi.

A seguito di alcuni problemi manifestati nell’ultimo periodo su questo blog, ho deciso, con la consulenza dei miei tecnici, di specializzare questo blog sull’area giuridica, creando altri blog diversi per quanto riguarda le altre mie attività ed i miei interessi.

Al momento, i nuovi blog sono i seguenti, ma é possibile che ne vengano creati altri, di cui ti darò poi notizia man mano su questo blog, che, nonostante la specializzazione, resterà in qualche modo il principale:

  • terre dell’anima: dedicato al counseling e ai vari strumenti con cui lo pratico, tra cui mindfulness, ascolto, arcani, lettura dei sogni e così via;
  • le perle di tiz: dedicato, in questo caso, all’analisi dell’attualità, tramite commenti alle notizie, ma anche approfondimenti sui “mali” della società occidentale di oggi, sempre contro il politicamente corretto;
  • noi non vaccinati: costruito dopo la soppressione del gruppo Facebook omonimo, con 27.000 iscritti, per tutti coloro che sono interessati a sviluppare idonee strategie di vita in un mondo sempre più a favore del vaccino;
  • solignani law academy: per gli avvocati che seguo nel mio coaching per migliorare la loro pratica professionale, di interesse peraltro quasi sempre anche per chiunque abbia un’attività di lavoro autonomo;
  • vignolaperme: blog di interesse locale per chi vive a Vignola e dintorni

Collegati appena puoi a questi blog e iscriviti a tutti quelli che ti interessano, in modo da ricevere via mail ogni nuovo post pubblicato.

È fondamentale restare connesso con i blog che ti interessano, google potrebbe nasconderteli da un momento all’altro.

Un’altra novità significativa, di cui magari ti sarai già accorto, é che ho iniziato a fare molti più video, vincendo la ritrosia che ho sempre nutrito verso questo mezzo.

Mi sono accorto infatti che molte persone ormai si trovano poco a loro agio coi testi scritti, preferendo i video, che, per contro, offrono possibilità espressive in alcun caso maggiori dei testi, che pure continuo a preferire e ad amare.

Per questo motivo, troverai sempre più video sul mio canale YouTube, la quale ti invito ad iscriverti, canale che potrà moltiplicarsi in futuro in base alle aree di competenza: anche in quel caso, ovviamente, te ne darò notizia puntualmente.

Naturalmente, continua l’attività di radio solignani podcast, che, tuttavia, essendo collegato al blog principale, diventerà ormai di contenuto più che altro giuridico – divulgativo, mentre cercherò di creare altri podcast e/o canali video per quanto riguarda le altre competenze.

Molto probabilmente i contenuti già pubblicati verranno trasferiti ciascuno nel proprio blog di competenza, ovviamente ci sarà un meccanismo di redirect automatico.

Se questo cambiamento é fonte di confusione e appesantimento per te, ebbene me ne dispiace molto e ti chiedo di nuovo di avere pazienza. Nemmeno io avrei voluto uscire dal mio blog, purtroppo l’esigenza fondamentale di farlo andare d’accordo con Google, che consente alle persone di trovarmi, ha sostanzialmente imposto questa scelta, ormai non più rimandabile.

Da tale nuova impostazione, poi, come sempre quando si investe su qualcosa, verranno ulteriori vantaggi.

Resta sintonizzato, evviva noi.

Cosa puoi fare.

– entra in ognuno dei blog che ti interessano ed iscriviti per ricevere ogni nuovo post;

– iscriviti al mio canale youtube

– condividi il presente post

– per qualsiasi cosa, contattami su whatsapp al mio numero 059 761926

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counseling

Asterisco e schwa: perché deturpare una bellissima lingua?

Se uno commette errori grammaticali é perché ha studiato troppo poco.

Se uno, invece, usa lo schwa, sostituisce le vocali al termine delle parole con l’asterisc* oppure usa parole quali «assessora», «presidenta» e simili é perché ha studiato troppo e, soprattutto, male.

Sono tutte e due forme di ignoranza, anche se di due sottotipi diversi: la prima dovuta ad incuria, la seconda invece frutto di un impegno preciso e protratto non di rado per diversi anni.

Ma sono sicuramente entrambe forme di ignoranza.

Quella più difficile da sconfiggere é sempre la seconda, perché mentre
la prima forma di ignoranza é accompagnata dalla consapevolezza di sé, con conseguente apertura a possibili miglioramenti, la seconda forma é
accompagnata dalla consapevolezza del contrario di sé.

Chi ne é portatore, infatti, non solo non si sente affatto ignorante, ma, esattamente all’opposto, si sente più evoluto e preparato di tutti gli altri.

L’evoluzione della conoscenza pubblica degli ultimi decenni in realtà ha consistito semplicemente nel passare dalla prima forma di ignoranza
alla seconda, il ché per molti aspetti é un netto peggioramento.

Quello che si è ottenuto é infatti che la persone esprimono i propri pensieri senza errori grammaticali veri e propri ma con queste molestie e abbruttimenti, che non va dimenticato sono completamente gratuiti, del linguaggio.

É come se si fosse passato da errori incolpevoli a veri e propri atti di vandalismo dolosi: sul nostro linguaggio poteva un tempo insomma capitare che qualcuno facesse cadere qualche goccia di caffè o di olio, mentre oggi molti vi tirano a bella posta pomodori marci sentendosi, nel farlo, di essere estremamente intelligenti, evoluti e, soprattutto, etici, quando in realtà nello stuprare una bellissima lingua usando
ridicole cacofonie come «assessora» non c’è davvero nulla di etico o di cui essere minimamente orgogliosi, anzi.

Se possibile, rivorrei gli ignoranti di una volta che almeno avevano il pregio di non considerarsi dotti, intelligenti, etici, evoluti: commettevano semplicemente degli errori, ma erano così molto più
autentici.

Evviva noi.

Conclusioni

  • Iscriviti al blog per non perdere il fondamentale post del giorno
    tutti i giorni, dal lunedì al venerdì

  • Prova il counseling; per info contattami su whatsapp al numero 059 761926

  • Se pensi che questo post possa essere utile a qualcun altro condividilo.

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counseling

Questo non è salutare

«Questo é salutare»

Ecco la nuova perversione del mainstream: farvi diventare una mandria di ciccioni sfondati, obesi, letargici, diabetici, dipendenti da farmaci di loro gentile produzione e prescrizione.

Gente che non vive, si limita ad esistere fino all’hot dog maio e ketchup di troppo che determina il game over.

Prendono una donna, nera e te la sbattono in copertina.

É obesa ma non lo puoi dire perché poi tutti ti abbaiano contro che fai body shaming, violenza contro la donna, violenza contro i neri.

Insomma alla fine il cattivo sei tu, non lei la troia che vuole indurre milioni di persone, tra cui moltissimi adolescenti, a ingozzarsi liberamente di ogni schifezza e poi chi se ne frega cazzi loro lei il servizio fotografico l’ha avuto pagato.

La verità è solo un dettaglio ma la verità è che questo, all’esatto opposto, NON é per niente salutare.

Ovviamente, quelli che propagandano queste merdate sono gli stessi che ti difendono dal covid.

Guai se muori per un’influenza, devi restare vivo per ammazzarti giorno dopo giorno col loro cibo spazzatura e coi loro farmaci di merda necessari per le patologie che ti sei procurato col cibo andare avanti ottant’anni a forza di puntelli passando dal letto al divano alla bara.

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counseling

Il mainstream e i suoi compitini.

Quanti che, come perfetti mentecatti, svolgono diligentemente tutti i giorni i compitini assegnati dal mainstream.

Ma come ci siamo ridotti così in Occidente?

Quando eravamo in miseria eravamo molto più intelligenti, molto più liberi…

Oggi ci crediamo liberi, e siamo schiavi, ci crediamo forti e abbiamo paura di tutto, a partire dalla normalità e da una vita con un minimo di impegno.

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cultura

Politicamente corretto: vicenda Melegatti.

Vicenda meravigliosa, ormai un po’ risalente, ma vale la pensa ricordarla per tenere sempre bene a mente i danni del politicamente corretto, specialmente quando declinato nel nazismo gay, che naturalmente non è condiviso da tutti i gay, ma solo da alcuni.

Negli stati islamici gli omosessuali vengono mandati a morte, qui da noi invece governano tante cose importanti, compreso il linguaggio, che, poveretto, oramai dovrà estinguersi come facoltà di comunicazione, considerato che non potremo più parlare di tumore perché qualcuno potrebbe avere, aver avuto o aver avuto un parente che ha avuto un tumore, omosessualità, religione, nemmeno del tempo perchè magari c’è qualche meteoropatico in ascolto…

Alla fine, per comunicare, dovremo mimare i concetti, stando sempre attenti a non offendere la sensibilità di qualcuno.

Ma vediamo di approfondire ancora un po’: Melegatti produce e diffonde un cibo industriale falso, inadatto alla nostra specie, gravemente dannoso in tutti i suoi ingredienti, dal grano transgenico allo zucchero, propinandolo a tutti, compresi anziani e bambini, ma la dovremmo amare perché, nel danneggiare la salute e la qualità di vita di tutti solo per arricchire le proprie tasche, ha l’accortezza di tutelare la sensibilità di coloro che, essendo omosessuali, avrebbero potuto risentirsi da una reclame vagamente etero.

Che poi se a me che sono etero non danno fastidio gli omosessuali, perché a loro, agli omosessuali, dovrebbero dare fastidio gli etero? In questa reclame non c’era nessuna fobia, solo il riferimento al modello più consueto di sessualità, ma nessun disprezzo necessariamente per tutti gli altri…

Adesso vorrei che qualcuno mi spiegasse perché il mondo deve dividersi tra stati islamici, dove l’omosessualità è addirittura punita con la morte, e un occidente completamente rincretinito come questo in cui viviamo noi, che non mi sentirei onestamente mai di difendere (che cos’è il valore principe occidentale? L’ipocrisia e il mercato?), dove la sola cosa importante è la correttezza formale mentre la sostanza è solo un dettaglio trascurabile…

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cultura diritto

Uguaglianza uomo e donna? Una gigantesca, vergognosa, dannosa bugia.

Qui al blog degli avvocati dal volto umano ci piace avere opinioni precise, e dichiararle pubblicamente, anche quando sono controcorrente e anche quando rischiano di renderci impopolari e farci perdere occasioni di lavoro, perché davvero non si vive di solo pane, ma si vive, tutto al contrario, della coscienza di aver sempre cercato di fare, e dire, la cosa giusta.

Ecco una riflessione che ho fatto nei giorni scorsi sui social network, prendendo spunto da un recente studio, riflessione che ha avuto molto successo e che quindi condivido anche qui sul blog.

Lo studio sarebbe questo, secondo cui gli uomini non amano le donne più intelligenti e preferiscono loro quelle un po’ meno acute. Ed ecco, di seguito, le mie considerazioni al riguardo.


 

Questa cosa è verissima, ma come al solito verrà letta nel modo sbagliato.

Non è facile parlarne, perché si entra nel detestabile e odioso territorio del politicamente corretto, ma mi va comunque di farlo.

Una delle bugie più grandi e dannose che ci hanno raccontato è quella dell’uguaglianza tra uomini e donne. La pretesa uguaglianza faceva comodo alle grandi famiglie che governavano e tuttora governano il mondo per creare nuova manodopera per le fabbriche, così come stanno facendo adesso con i grandi movimenti migratori, senza curarsi del fatto che così avrebbero sventrato la struttura tradizionale della famiglia.

Uomini e donne sono, sono sempre stati e sempre saranno profondamente diversi tra loro. So che questo va contro tutto quello che vi hanno insegnato, tutto quello che «è bello pensare», sed magis amica veritas e vaffanculo tutto il resto.

Voglio precisare di non essere uno di quegli uomini che credono che le donne siano inferiori, Onestamente, non lo credo. Se lo pensassi, nelle forme giuste, lo direi, ma non lo penso. Alcune delle persone che seguo con più interesse sono donne: Sabine Eck, Marguerite Yourcenar, Silvana de Mari, tanto per fare alcuni esempi.

La forma mentis maschile è più razionale, pragmatica, logica, quella femminile più analogica, intuitiva. Credo sia un fatto. La Eck un giorno mi ha detto che un uomo che porta un passeggino sembra che stia tirando una motozappa e probabilmente ha ragione. Ugualmente, un uomo fa fatica a stare tutto il giorno con un bambino di due anni, che è completamente analogico, mentre una donna ci va spesso a nozze. Diamo un motore o una macchina del caffè da riparare ad una donna e viceversa… Chiaramente, sono discorsi tendenziali, ci sono sempre le dovute eccezioni, uomini che hanno una parte femminile molto sviluppata, donne che viceversa e così via.

Personalmente, trovo che la mente analogica delle donne sia il loro profumo migliore, adoro parlare con le donne perché mi dicono quasi sempre cose alle quali io non penserei mai. Questo per me è una conferma che la diversità non è il male, come vogliono i coglioni alfieri dell’uguaglianza a tutti i costi, anche a quello di denegare la realtà, ma è una profonda ricchezza.

E trovo anche che parlare con una donna sia utile. Mi piace confrontarmi con loro, lo dico davvero, non per rimediare un invito a cena…

Però resto un maschio. Questo significa che, per quanto io possa ammirare una donna, e ce ne sono alcune che io ritengo vere e proprie sciamane, come la Yourcenar, ho sempre bisogno, per relazionarmi in modo intimo con lei, che questa donna abbia bisogno di me, che la mia presenza accanto a lei abbia un senso e un’utilità concreta, pragmatica, che io abbia sempre qualcosa da offrirle, cibo, acqua, conforto, idee, ascolto, qualsiasi cosa posso venire solo o meglio da un uomo.

Ogni uomo, ogni maschio è rimasto come quel cavaliere medioevale dalla lucente armatura, che si sente realizzato quando può salvare una donna, aiutarla, servirla. Se non può fare questo, si sente senza senso, inutile, non accettato. Un uomo vuole servire la sua donna, in modo concreto, esserle davvero utile, se la donna lo accoglie può fare di tutto, sino a sacrificarsi davvero per lei e per i suoi figli.

La donna più intelligente della media trasmette all’uomo il messaggio di essere autonoma, tanto da non avere bisogno di lui, con la conseguenza che l’uomo perde interesse perché non può dare, gli sembra di non poter dare nulla, e lui vuole dare più di tutto.

In realtà è solo una illusione che deriva dalla eccessiva confusione dei ruoli che c’è oggi, complici ancora una volta quegli idioti o farabutti che ci hanno inculcato idee di uguaglianza che non hanno corrispondenza nella biologia e nella realtà. La realtà è che sono proprio le donne più intelligenti che più hanno bisogno di un uomo, un uomo vero ovviamente, quelle alle quali un uomo avrebbe più cose da dare.

C’è ancora tanta strada da fare per tornare a noi stessi, oggi abbiamo fatto qualche riflessione e un piccolissimo passettino.

Evviva gli uomini e le donne veri.