In una chat sul web,un individuo di sesso maschile che si atteggia (utilizzando nickname,fornendo informazioni) figurando in definitiva come un individuo di sesso femminile o viceversa,incorre nel reato di sostituzione di persona qualora non non vi sia intenzionalità di creare danno ne di ottenere particolare in una chat sul web,un individuo di sesso maschile che si atteggia (utilizzando nickname,fornendo informazioni) figurando in definitiva come un individuo di sesso femminile o viceversa,incorre nel reato di sostituzione di persona qualora non non vi sia intenzionalità di creare danno ne di ottenere particolare vantaggio? Il semplice atteggiarsi figurando di un genere che non è il proprio può essere oggettivamente letto come una possibilità di ottenere vantaggio?
Io sarei per la negativa, anche se con prudenza. Sicuramente il reato c’è quando, come nel caso giudicato da Cassazione Penale, Sez. V, 8 Novembre 2007, n. 46674 , una persona crea un account intestandolo ad un’altra persona, in modo da sostituirsi ad essa ingenerando nel pubblico la convinzione che quell’account sia della persona colà configurata. In questo caso, oltre al reato, si possono avere violazioni gravi di diritti della personalità, come quello semplicemente all’immagine e ciò, si noti, anche quando tramite quell’account non si propaghino convinzioni negative in sè e per sè, ma anche semplicemente opinioni contrarie a quelle della persona cui l’account è riferito.
Se invece viene celato solo il sesso, mi sembra un fatto meno grave e non tale da dar luogo ad un reato, anche se bisogna sempre vedere le particolarità del caso concreto. Resta vero, comunque, che nei social networks sarebbe bene sempre presentarsi con le proprie generalità.