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Persecuzione della ex moglie: come si può rimediare?

Convivo con il mio compagno la cui ex moglie (sono separati legalmente da due anni e mezzo) continua ad inviare a me e a lui messaggi e email gravemente offensivi e talora anche minacciosi. Ci siamo rivolti alla Polizia portando documentazione, la signora è stata richiamata ma non ha smesso affatto. Il nostro avvocato ha inviato più lettere di richiamo con zero risultati e ci dice che legalmente non c’è null’altro da fare. Chiedo: è davvero impossibile difendersi legalmente dai continui attacchi di questa persona?

Il tema, in situazioni come queste, è quello dello stalking o atti persecutori. Non so se il richiamo cui ti riferisci è l’ammonimento del Questore, previsto in questi casi, o un altro tipo di intervento. Il primo punto da chiarire sarebbe questo.

Se ci fosse l’ammonimento del Questore, sarebbe una cosa positiva perché costituirebbe un piccolo «precedente» che agevolerebbe qualsiasi ulteriore iniziativa da parte vostra.

Comunque, non è vero a rigore che dopo le intimazioni stragiudiziali non si possa fare più niente.

Ci sono diverse cose che si possono valutare, anche se appunto non solo soluzioni «magiche» e «pronte», ma vanno approfondite e considerate per vedere se ce ne sono i presupposti.

Un esempio sono gli ordini di protezione introdotti recentemente nel nostro sistema legislativo, di cui ho parlato ampiamente nel mio libro «Come dirsi addio nel modo migliore», al quale rimando per ulteriori approfondimenti.

Ma ci sono diverse norme che si potrebbero invocare in un caso del genere, bisogna solo approfondirlo per capire quale può essere la strategia migliore da mettere in atto.