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10 cose sulla denuncia querela.

1) Una querela può essere presentata anche senza avvocato, basta andare dai Carabinieri, dalla Polizia di Stato, dalla Guardia di Finanza o dalle altre autorità di polizia.

2) Non ha molta importanza la scelta dell’autorità di polizia presso cui una persona va a presentare una denuncia, salvo casi particolari di cui ti dirò subito dopo, perché ogni querela finisce poi in Procura.

3) I casi particolari possono ad esempio essere quelli in cui si denuncia un carabiniere: in questi casi, meglio andare alla polizia di Stato – e viceversa ovviamente.

4) Pur essendo possibile fare una denuncia personalmente, é altamente sconsigliato farlo ed è, per contro, consigliabile farsi seguire sin dall’inizio da un avvocato, per due ragioni in particolare.

5) Il primo motivo é la formulazione stessa della denuncia che, redatta da un avvocato, é di qualità molto più alta – a volte, in modo determinante – rispetto a quella «dettata» dalla persona ad un membro delle forze di polizia.

6) La seconda ragione é che, ogni volta che si presenta una denuncia, si rischia potenzialmente una denuncia per calunnia, un reato molto grave: già per questo solo aspetto é bene fare supervisionare l’intera operazione ad un bravo avvocato.

7) Chi rimane vittima di un reato, dunque, deve per prima cosa valutare se presentare la denuncia da solo o avvalendosi di un avvocato: premesso che è nettamente preferibile servirsi di un avvocato, la primissima cosa da fare diventa dunque quella di chiedere un preventivo ad un legale per poter valutare il relativo
investimento.

8) Dopo la querela inizialmente presentata, puoi sempre depositare una integrazione: in questo modo puoi anche eventualmente rimediare a errori ed omissioni che hai fatto presentandola da solo, facendoti seguire questa volta da un avvocato.

9) Come in tutti gli atti legali, é assolutamente fondamentale il tema delle prove: i documenti devono essere pertinenti, ordinati, ben leggibili e, dunque, allegati rigorosamente sin da subito; devi inoltre indicare i nomi delle persone informate sui fatti, tramite un avvocato, poi, puoi anche fare indagini difensive.

10) Se la tua querela non è convincente, il pubblico ministero chiederà l’archiviazione, senza nemmeno comunicartelo, se non avrai avuto l’accortezza di chiedere appunto di essere, in tale ipotesi, avvisato.

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diritto

1300€ per una querela: non sono troppi?

Nel 2017 ho incaricato un avvocato per la redazione di una querela a causa di alcune minacce via web da me subite.
Durante questi anni non mi ha quasi mai risposto e le poche volte che replicava mi ripeteva sempre la stessa cosa e poi scompariva nuovamente : “Richiederò in procura”.
Dopo molte mie recenti sollecitazioni è venuto fuori che è stata archiviata nel 2020 (2 anni fa)
Ora io vorrei capire se è possibile chiedere un rimborso all’avvocato per questi motivi:
– Ho scoperto da solo che in caso di omesso avviso il decreto di archiviazione è nullo e lui non mi risponde e non sta facendo nulla.
– Secondo me non ha mai chiesto in procura, a parte l’ultima volta dopo le mie sollecitazioni, vorrei le prove ma non me le da.
– Gli ho pagato 1300€ per la redazione dell’esposto…. Mi sono informato che dovrebbe costare sui 250, se n’è approfittato?
Vorrei scrivere molto altro su di lui ma c’è troppo poco spazio purtroppo.
Come posso agire?

Non sono in grado di fare una valutazione sulla congruità del corrispettivo richiesto dal tuo avvocato senza vedere il fascicolo, leggere la querela e considerare il lavoro che è stato prodigato per la raccolta documentazione e la compilazione della stessa.

Direi che ti sei informato e che «dovrebbe costare sui 250» ha tanto senso come dire che «un’auto dovrebbe costare sui 10.000»: bisogna vedere quanto lavoro è stato fatto nel caso in questione, quanto lavoro era richiesto (ci sono situazioni molto intricate dove purtroppo sono necessarie molte ore di applicazione).

Oltre a tutto ciò, va comunque segnalato che i compensi degli avvocati sono ormai soggetti al libero mercato, per cui se un avvocato decide ad esempio di lavorare a 500€ all’ora ed ai clienti sta bene…

Un altro aspetto che sarebbe da chiarire prima di tutto è anche vedere se nella querela era stata fatta la richiesta di avviso in caso di richiesta di archiviazione e, ulteriormente, se questo avviso è stato fatto – e magari non comunicato – o meno.

Insomma, potrebbe anche esserci elementi di responsabilità del legale che ha fatto la querela, ma la cosa, come sempre, va esaminata in concreto e non si può desumere solo in generale.

Se vuoi approfondire professionalmente la situazione con la mia assistenza, chiama lo studio al numero 059 761926 oppure acquista direttamente da questa pagina un’ora di consulenza.

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informatica tecnologia tutorial

Archiviazione messaggi mail: nuovo add-on.

Se sei un avvocato, o un altro libero professionista che usa la pec, sai che questo tipo di posta, in particolare, è bene archiviarla nel suo formato originale, o nativo, seguendo il metodo che ti ho già spiegato in questo precedente tutorial.

mailUltimamente, il componente aggiuntivo da utilizzare era diventato incompatibile con le versioni più recenti di Thunderbird, così ti avevo scritto un altro post indicando come fare il «downgrade» della versione di Thunderbird, in modo da poterlo utilizzare ugualmente, disattivando gli aggiornamenti automatici.

Ora per fortuna non c’è più bisogno di fare il downgrade, è possibile installare l’ultima versione di Thunderbird con un nuovo add-on, o componente aggiuntivo, sviluppato sulla base di quello precedente.

Si tratta di ImportExportTools NG, dove NG sta per next gen, sviluppato in Germania, appunto sulla base del plugin originario, scritto invece in Italia.

Il nuovo plugin puoi trovarlo qui.

Non mi dilungo a spiegare come funziona, perché è sostanzialmente una rifinitura, resa appunto compatibile con le versioni più recenti, del plugin precedente.

Una funzione interessante è quella che ti consente di realizzare un backup automatico dei tuoi messaggi di pec, che non credo sfrutterò in quanto non utilizzo Mozilla come client di posta principale, ma solo per il backup, e che può essere utile a chi invece appunto usa TB anche come client.

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Lap dance e denuncia per molestie: che fare?

mi sono lasciato convincere da una ragazza rumena che prima mi confessa di aver subito sequestro amministrativo vettura, ad appartarmi,per 20 minuti previo pagamento di 100 euro in nero,nella zona prive di un locale lap dance che frequento nel weekend(abitudine che sto tentando di perdere) dove di solito mi limito a bere una Bibita. Nel privé ci siamo scambiati dei baci sulla bocca in modo consenziente ma non oltre, nonostante lei volesse spogliarsi. Prima di congedarci ci scambiamo il numero (sono single) Lasciato il locale, la ballerina mi manda un messaggio WhatsApp nel quale mi ringrazia e mi augura buona domenica. Ricambio.
Durante la settimana successiva,non avendo più sue notizie cancello il suo numero e i suoi messaggi . Il weekend dopo, torno al locale e la ragazza torna alla carica invitandomi a bere. Di fronte al mio rifiuto mi risponde che me l’avrebbe fatta pagare. Ora io temo di essere querelato per molestie: le mie paure sono fondate?

Se anche le troie, in questo paese, smettono di comportarsi seriamente, mi domando dove andremo a finire.

A parte questo, va innanzitutto considerato che una querela può essere sempre presentata, a prescindere dal suo fondamento nel merito, che è una cosa che si può accertare, appunto, solo in seguito.

Quindi è inutile interrogarsi sul fondamento o meno di una ipotesi di reato in relazione ad una querela che, come tale, può essere presentata da chiunque anche quando non c’è nessun reato, tant’è vero che spesso le querele finiscono archiviate o con provvedimenti di assoluzione.

Tutto ciò significa anche che una persona può, con una querela, darti fastidio e danno anche se non c’è nessuno reato, questo è uno degli effetti collaterali di un sistema giudiziario, purtroppo ineliminabile. È pur vero che chi denuncia una persona, sapendola innocente, può essere a sua volta denunciato per un reato piuttosto grave, che è la calunnia, procedibile anzi d’ufficio perché reato contro l’amministrazione della giustizia, ma molte persone, e specialmente gli stranieri, tendono a non considerare tale eventualità.

Su queste premesse, a mio modo di vedere, nei fatti che hai raccontato tu non c’è nessun reato, tantomeno di molestie, che è comunque un reato minore.

Se proprio vuoi lavorare sulla situazione si potrebbe pensare ad una diffida, che sarebbe utile sia per scoraggiare eventuali iniziative sia come principio di prova scritta nel caso in cui poi queste iniziative dovessero malauguratamente essere portate avanti.

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