sono stata querelata dalla mia ex nuora per il reato di cui all’art. 612 c.p. con l’accusa di averla minacciata di un male ingiusto contattando al telefono il padre della medesima, alla cui telefonata rispondeva il fratello, dicendole ” sbrigati a venire a riprenderti tua figlia prima che finisce male ..se ne deve andare perchè altrimenti la riempiamo di botte”.
Ma io ho parlato veramente col padre in modo civile, senza minacce, pregandolo di incontrarci per cercare di capire e calmare la figlia, invece si è messo in mezzo il fratello sostenendo di aver risposto lui alla telefonata e riferendo alle autorità le minacce suddette per potermi denunciare.
A seguito di ciò Le pongo due domande:
1) Perchè il suo legale ha presentato una DENUNCIA-QUERELA nei miei confronti.
2) I fatti si sono svolti il 24-8-2016 e la denuncia è stata presentata il 24-11-2016. Ma non è fuori dai termini di un giorno?
Non bisogna confondere la possibilità di presentare una denuncia querela con il fondamento della stessa, che sono due cose completamente diverse.
Ognuno di noi può denunciare all’Autorità i fatti che ritiene penalmente rilevanti, indicando i responsabili.
Sarà poi l’Autorità stessa, dapprima tramite la Procura e in seguito, qualora l’accusa venisse portata avanti, la magistratura, a valutare il fondamento della querela presentata.
La querela può essere ritenuta così infondata da determinare una responsabilità per chi l’ha presentata per il reato, abbastanza grave, ad esempio di calunnia.
Al momento, è impossibile prevedere quale potrà essere l’esito del procedimento penale che è divenuto pendente a seguito del deposito di questa querela. L’unica cosa sicura è che devi incaricare un legale di definire una apposita ed adeguata strategia difensiva.
Ti conviene farlo prima possibile. Se vuoi un preventivo da parte del nostro studio, puoi compilare il modulo apposito che trovi nel menu del blog.
Per quanto riguarda i termini di presentazione della querela, credo che sia tempestiva perché i tre mesi si computano non come «90 giorni» ma secondo il calendario comune, quindi andava rispettata la data del 24 «tre mesi dopo».