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Controricorso per cassazione: che cos’è?

Oggi parliamo del controricorso in cassazione, dal momento che ricevo sempre molte domande al riguardo sia dai miei cliente che dai lettori del blog.

Il controricorso è l’atto con il quale chi ha ricevuto la notifica di un ricorso per cassazione può svolgere le proprie difese ed opporsi all’accoglimento del ricorso, presentando anche eventualmente un suo proprio ricorso (ricorso incidentale).

Con il controricorso, chi ha ricevuto il ricorso (chiamato resistente), si limita a chiedere il rigetto del ricorso. Con il ricorso incidentale, che, in pratica, viene quasi sempre contenuto, nei casi in cui viene presentato, nello stesso atto, si chiede che la sentenza venga cassata ma per motivi diversi da quelli richiesti nel ricorso dall’altra parte.

Il controricorso per cassazione, come il ricorso, non può essere presentato direttamente dal resistente, ma può essere presentato attraverso un avvocato munito di procura speciale e iscritto nell’apposito albo dei difensori presso la cassazione (avvocato cassazionista).

Il termine per presentare il controricorso è di venti giorni, decorrenti dal giorno in cui scade il termine per il deposito del ricorso principale.

Esso si presenta, come il ricorso principale, notificandolo all’altra parte e cioè al ricorrente «originario». Poi, entro ulteriori venti giorni successivi alla notifica, va depositato con i documenti e la procura speciale presso la cancelleria della cassazione.

Chi non presenta il controricorso, non potrà più presentare alcun altro atto a sua difesa e avrà solo il diritto a partecipare all’udienza.

Il controricorso, insomma, è lo «spazio» messo a disposizione dal codice di procedura civile per chi riceve un ricorso per cassazione e intende dire la sua a riguardo. Se non lo fa nei termini consentiti, in seguito non può depositare altri documenti, può solo intervenire all’udienza di discussione.

Il ricorso incidentale si presenta, sempre all’interno del controricorso, quando la sentenza impugnata contiene parti sfavorevoli anche al resistente, nei casi di soccombenza reciproca.

Il ricorso incidentale potrà essere proposto separatamente dal controricorso o può essere inserito nel controricorso stesso, che è la cosa più comoda. Infatti i termini per presentare il ricorso incidentale sono gli stessi previsti per il controricorso.

L’introduzione del giudizio davanti alla cassazione dunque passa attraverso le seguenti fasi:

  • notifica del ricorso da parte del ricorrente originario
  • deposito del ricorso presso la cancelleria della cassazione
  • eventuale controricorso e/o ricorso incidentale da parte del resistente
  • deposito di eventuale controricorso e/o ricorso incidentale da parte del resistente
  • fissazione dell’udienza da parte della corte
  • udienza
  • decisione
  • comunicazione della sentenza
  • eventuale giudizio di rinvio

Per altre informazioni, rimando alla scheda relativa al ricorso per cassazione.