Mio padre decedito nel 2010 aveva un debito con Equitalia l’importo supera € 20.000 (multe, bolli auto, spese tribunale con vari interessi passivi ). Attualmente abbiamo rinunciato all’eredità (siamo 3 figli e la moglie, nostra mamma). Alla sua morte nel 1980, nostro nonno aveva lasciato 1/8 della sua abitazione a mio padre in eredità per la quale è già stata fatta successione. LA DOMANDA E’: il debito passa alle 7 sorelle di mio padre, avendo anche loro accettato l’eredità mio nonno?
Ogni chiamato ad una eredità è libero di accettare o meno la stessa, e di decidere la forma di accettazione, cioè se pura e semplice, con beneficio d’inventario e così via.
In caso di mancata accettazione da parte di uno dei chiamati, si verifica eventualmente l’accrescimento della quota devoluta agli altri chiamati interessati dalla delazione ereditaria.
Qui parliamo di un debito che aveva uno dei chiamati all’eredità, tuo padre, che non ha nessun motivo giuridico per trasmettersi agli altri chiamati all’eredità stessa, salvo che questi ultimi non diventino in seguito, per qualche motivo, a loro volta eredi dello stesso, in una diversa vicenda successoria.
Insomma, le tue zie assumerebbero la responsabilità dei debiti di tuo padre solo se ne assumessero l’eredità, diventando eredi universali dello stesso, mentre non possono assumerli per il solo ed irrilevante fatto di essere state chiamate insieme a lui ad una eredità priva di quei debiti.
Equitalia potrà tuttavia pignorare la quota di abitazione che era di vostro padre, determinando la vendita dell’intero immobile, in base alle norme del codice di procedura civile dettate in tema di espropriazione di beni indivisi, soddisfacendosi sul ricavato corrispondente alla quota, mentre agli altri comproprietari verrà ripartito il restante ricavato, sempre pro quota.