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a che mi serve chiedere il riconoscimento di paternità se poi mio padre imbosca tutto?

Mio padre non mi ha riconosciuto alla nascita, i miei genitori dovevano sposarsi ma lui ha cambiato idea a pubblicazioni avvenute quindi ha risarcito mia madre per rottura contratto (siamo nel 1960), siamo entrambi a conoscenza dell’altrui identità ma lui non si è mai interessato a me e non ha mai provveduto economicamente al mio mantenimento, sapendo da fonti certe di una sua buona posizione economica, vorrei sapere se facendo una domanda di riconoscimento di paternità lui potrebbe far sparire o intestare tutto alla figlia avuta in seguito da regolare matrimonio e io non avrei possibilità di ereditare ciò che mi spetta come figlio naturale

Potrebbe sicuramente provarci, come sempre accade non solo in queste situazioni ma più in generale in tutti i rapporti umani dove qualcuno tenta di fare il furbo, ma bisogna vedere se lo fa, in quali termini, con che modalità. Nel momento in cui gli notifichi l’atto introduttivo del giudizio diretto al riconoscimento giudiziale della paternità, tutti gli atti di disposizione dei suoi beni eventualmente compiuti successivamente sarebbero un po’ in partenza «sospetti» già solo per questo fatto.
Per cui, io ti suggerirei di provarci e poi vedere che cosa succede. Se vuoi un preventivo, ovviamente puoi compilare come sempre l’apposito modello.
Piuttosto, io allargherei un po’ il campo di azione e oltre all’aspetto economico cercherei di recuperare anche quello umano, che può avere importanti riflessi anche sul primo. Hai una sorella, a quanto ho capito, consanguinea, hai un padre biologico, perché non valutare anche qualche seduta di mediazione familiare parallelamente al discorso giudiziario, che, comunque, è giusto portare avanti? È chiaro che io parlo in generale e senza conoscere la tua situazione e storia particolari, devi poi essere tu a valutare e decidere.

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posso chiedere il mantenimento al vero padre dei figli riconosciuti da mio marito credendo fossero suoi?

Per 12 anni ho avuto una relazione extra coniugale con un uomo sposato da cui sono nati 2 figli una di 10 e l’altro di 4 anni che però sono stati riconosciuti da mio marito ovviamente credendo fossero figli suoi. Non ho mai ricevuto alcun aiuto economico dal vero padre dei 2 bambini e ora che sono in difficoltà economica alla mia richiesta di aiuto lui non ne vuole sapere. Tra noi è finita da qualche mese. Vorrei sapere cosa fare, come intraprendere un’azione legale e quali rischi corro oltre ha far scoprire a mio marito tutto.

Questi due bambini adesso hanno lo stato di figli «legittimi» (un termine destinato a finire prima o poi in disuso, in considerazione della nuova legge sullo stato dei figli entrata in vigore il 1° gennaio 2013) di tuo marito, quindi non esiste alcun titolo giuridico per cui tu possa chiederne il mantenimento al padre biologico. Per promuovere un’azione di dichiarazione giudiziale della paternità, devi prima togliere, e sempre che ce ne siano le condizioni, lo stato di figlio legittimo che questi due bambini hanno nei confronti di tuo marito, dal momento che un figlio può avere solo uno status e non può essere contemporaneamente figlio legittimo di una persona e naturale di un’altra.

È ovvio che si tratta di una decisione che non puoi affatto prendere considerando solo il vantaggio che ne deriverebbe dalla percezione di un mantenimento per i tuoi figli, mentre dovresti considerare l’effetto che una scoperta del genere ingenererebbe sia su tuo marito che sui tuoi figli, specialmente la femmina che è già piuttosto grande e ha sempre considerato tuo marito come il suo vero padre.

Quanto agli effetti che la cosa potrebbe avere sul tuo matrimonio, ovviamente tuo marito potrebbe chiederti la separazione con addebito perchè sicuramente fare due figli con un’altra persona e tenerlo nascosto al marito facendoglieli crescere come se fossero figli suoi, con tutto ciò che comporta affettivamente ed economicamente, concreta una gravissima e dimostrata violazione dei doveri derivanti dal matrimonio.