Categorie
diritto

Ausiliari del traffico: non possono fare multe per sosta sul marciapiede.

La Corte interviene per far chiarezza e limitare le competenze dei tanto temuti ausiliari del traffico: raggio d’azione limitato alle sole aree di sosta a pagamento!

La decisione, che si prefigge lo scopo di dare interpretazione uniforme su un tema spesso oggetto di pareri discordi della Cassazione stessa, non deve essere piaciuta a molti sindaci, i quali, sempre alla ricerca di soldi facili dalle multe, auspicano ad estendere a dismisura i poteri degli ausiliari, fino ad equipararli a quelli degli agenti della Polizia Municipale.

Stante la non uniformità dei pareri, e la prassi diffusa tra gli ausiliari del traffico, soliti elevare multe oltre il perimetro delle strisce blu, la seconda sezione civile ha ritenuto di «dover dare continuità e prevalenza all’orientamento di cui alla sentenza n. 551 del 2009».

Nel 2009 la Corte aveva dava ragione ad un motociclista bolognese multato dall’ausiliare per aver parcheggiato sul marciapiede.

Dagli Ermellini viene stabilito che gli ausiliari della sosta (figura inesistente prima dell’introduzione nel nuovo codice della strada) devono limitare la propria azione alle aree di sosta in concessione e relativamente agli spazi delimitati dalle strisce blu.

Decisione estesa anche agli «ispettori» alle dipendenze  di aziende di trasporto pubblico locale, a sanzionare solo le auto parcheggiate nelle corsie di pullman o autobus.

In caso contrario il verbale è da considerarsi nullo indipendentemente da eventuali delibere comunali che amplino i poteri dei suddetti.

In questo caso i giudici decidono di annullare la sanzione,«poiché la violazione concerneva la sosta su un marciapiede non funzionale al posteggio o alla manovra in un’area in concessione e neppure alla circolazione in corsie riservate ai mezzi pubblici, si è ritenuto che l’accertamento potesse essere compiuto esclusivamente dagli agenti di cui all’art. 12 del codice della strada e non anche dagli ausiliari del traffico», irrogata per divieto di sosta, ed elevata a Torino da un ispettore della società di trasporti GTT, il quale benché espressamente autorizzato con delibera comunale«ad accertare le violazioni in materia di sosta su tutto il territorio comunale».