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Cause civili: come sapere se ce ne hanno fatta una?

nell’incasinamento generale della mia vita negli ultimi anni ho dovuto cambiare recapito molto (troppo) spesso, e ho la certezza che, nonostante le varie attenzioni, sicuramente c’è corrispondenza che non mi è arrivata.
Da qualche giorno mi è venuta la psicosi che qualcuno possa avermi fatto una causa civile, e mi chiedo: c’è modo di sapere se ci sono cause civili contro di me? A chi devo rivolgermi?

Ogni procedimento civile deve iniziare con una notifica, un atto con cui si porta a conoscenza delle parti interessate in modo molto rigoroso appunto il fatto che c’è un procedimento che le riguarda.

Le notifiche vanno fatte nei luoghi o sedi della persona che ne è destinataria e cioè nella residenza, dove la persona abita, oppure nel domicilio, cioè il luogo di lavoro.

Se una notifica viene fatta in un luogo dove una persona aveva ma non ha più la sua residenza perché l’ha trasferita altrove, l’intero procedimento ne risulta viziato.

Quindi ogni avvocato con un minimo di serietà è attentissimo alle notifiche, che sono una delle pochissime cose davvero fondamentali ed imprescindibili di ogni causa civile.

È chiaro che non si fanno controlli sempre ed in ogni caso, ma se la notifica non viene ricevuta personalmente dal destinatario o da un suo familiare, prima di lasciar andare avanti una causa per magari oltre dieci anni un avvocato si premura di controllare che non ci sia qualcosa di storto.

Per questo, credo che se qualcuno ti avesse fatto causa, avresti ricevuto la notifica nei luoghi in cui volta per volta hai spostato la residenza. Se la notifica fosse stata fatta in luoghi diversi, immagino che il procedente se ne sarebbe accorto e l’avrebbe ripetuta nel luogo corretto.

Detto questo, non esiste comunque un sistema generale per vedere se c’è un procedimento civile pendente nei propri confronti presso qualsiasi tribunale della Repubblica. Tutt’al più si potrebbe provare a chiedere informazioni sui procedimenti pendenti presso un determinato tribunale, giudice di pace, corte d’appello, tribunale dei minorenni… ma ovviamente in questo modo c’è da perdersi.

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il conto corrente può essere pignorato senza che il titolare sia avvertito?

Ho una controversia col mio ex padrone di casa (anzi di negozio). Dopo 30 anni ho disdetto il contratto nei tempi (visto l’aumento assurdo) ma dopo la lettera di un’avvocato mi sono trovato il doppio del contendere bloccato sul mio conto, senza che la banca o altri mi avvisassero. Tutto ciò e’ legale?

Non ha senso parlarne in astratto. La prima cosa che devi fare è andare a recuperare l’atto di pignoramento. Questo atto dovrebbe essere stato notificato sia a te che alla banca. Se non l’hai ricevuto, dovresti controllare per prima cosa di non avere residenze in posti che non frequenti più, ad esempio perché ti sei dimenticato di fare il cambiamento, oppure perché nel contratto di locazione hai eletto domicilio in un posto che adesso non ti appartiene più: l’atto potrebbe esserti stato notificato là. Se non riesci a recuperare l’atto in questo modo, puoi chiedere alla tua banca di dartene copia, oppure, se incarichi un avvocato, questi può chiederne una copia, a titolo di cortesia, al legale del creditore (per conoscere il nome del quale, se già non lo sai, puoi chiedere sempre alla banca).
Prima ancora della notifica dell’atto di pignoramento, dovresti aver ricevuto la notifica di altri atti, tra cui l’atto introduttivo del giudizio che ha condotto alla formazione del titolo e il titolo stesso, cioè il provvedimento del giudice che dice che devi pagare, insieme all’atto di precetto. Ma qui ci sono tante possibilità che è davvero inutile parlarne in generale, bisogna fare un lavoro di ricerca per capire che cosa è successo e se la notifica che di fatto non hai ricevuto è valida o no. Se è invalida, forse puoi fare opposizione tardiva e far annullare il titolo formato nei tuoi confronti, se è valida invece non c’è niente da fare sotto quel versante e l’unica è gestire la situazione.