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Modifica condizioni affido in tribunale: cosa può succedere?

Il padre di mio figlio si è rivolto al Tribunale civile per chiedere riduzione dell’assegno di mantenimento e modifica degli orari e dei tempi di visita del minore.
Puo ottenere qualcosa?
Ad oggi c’è un provvedimento del tribunale dei minori che tutela ampiamnete i diritti di visita padre figlio
inoltre a seguito di un percorso di mediazione familiare sono stati già modificati in senso ampliativo orari e giorni

Grazie per la stima, ma purtroppo non sono in grado di prevedere cosa possa decidere un giudice, specialmente senza aver nemmeno letto il ricorso introduttivo e aver visto il fascicolo del procedimento.

Messe da parte le utopie, l’unica cosa che ha senso fare in una situazione come questa è cercare di preparare la miglior difesa possibile, con l’assistenza di un bravo avvocato, per cercare di ottenere le migliori condizioni di affido nell’interesse di tuo figlio, che può essere siano quelle attuali, quindi il loro mantenimento, oppure condizioni in parte diverse da quelle attuali.

Ovviamente, anche un compromesso con il padre potrebbe essere una buona soluzione, per evitare di trascinare la lite per molto tempo e con molte spese.

È un peccato che sia stato abbandonato il percorso della mediazione familiare, dove forse si sarebbero potuti concordare cambiamenti accettati da entrambe le parti, senza bisogno di andare davanti ad un giudice.

Se vuoi un preventivo per la fase di assistenza nel procedimento di modifica condizioni, puoi richiedercelo compilando il modulo apposito nel menu principale del blog.

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Perché la gente ancor oggi parla agli avvocati come Renzo dei Promessi Sposi?

Gentile Avvocato, non vorrei rubarle il suo prezioso tempo, ma ho bisogno di 1 sola risposta che la pregherei se volesse rispondermi , le sarei molto grato, poiché nessuno mi risponde per cui confido in Lei.
chiedevo:
CHIEDERE AL PROPRIO AVVOCATO O EX AVVOCATO ATTI E DOCUMENTAZIONE RIGUARDANTI LA PROPRIA PERSONA INDICANDO CHE QUALORA NON INVIASSE TALI DOCUMENTI MI RIVOLGERO’ ALL’ORDINE PROFESSIONALE , PER LA SOLLECITUDINE ALLA RESTITUZIONE DI TUTTI I DOCUMENTI O ATTI IN SUO POSSEESSO …… COSTITUISCE MINACCIA??
LE SAREI GRATO SE MI RISPONDESSE, E LA RINGRAZIO INFINITAMENTE QUALORA MI DEDICASSE ANCHE SOLO 1 MINUTO A RISPONDERMI

Volentieri ti dedico un po’ di tempo ed attenzione, come faccio con quasi tutti, ma la domanda è ovviamente, come spesso succede, sbagliata.

Mi chiedo quand’è che le persone smetteranno di rivolgersi agli avvocati con inutili domande preconfezionate – da loro, e quindi senza arte né parte – e capiranno che invece dovrebbero limitarsi ad esporre il loro problema, lasciando al professionista quello di individuare gli eventuali nodi rilevanti ma soprattutto il modo di trattare il problema.

Come ho spiegato peraltro in un post molto importante di poco fa, che invito tutti a leggere con attenzione, non ha quasi mai alcuna importanza chiedersi cosa prevede, in ipotesi, il diritto su una determinata questione, la vera domanda da farsi è come si può trattare il problema in cui si è incappati.

Nel tuo caso hai un problema consistente nel fatto che un avvocato non ti sta restituendo la tua documentazione e magari ti minaccia di qualche denuncia per il modo in cui gliel’hai richiesta, quello che ti serve capire è solo come puoi trattare questo problema, che a questo punto è duplice. La duplicazione, peraltro, è dovuta al fatto che, anziché far richiedere la documentazione al tuo nuovo legale, l’hai richiesta tu, con modalità che ora temi non siano state congrue, quando invece sarebbe stato preferibile incaricare subito un altro avvocato di gestire la cosa.

Comunque, e in realtà, non c’è molto da capire, più che altro si tratta, come ho spiegato nel post già richiamato, di passare all’azione, alla fase del fare, scrivendo una richiesta di documentazione corretta, o meglio facendosela scrivere da un avvocato bravo e degno di fiducia.

Non è possibile che nel 2018 le persone si rivolgano ancora agli avvocati come fece Renzo con Azzeccagarbugli.

Vale la pena di riportare il passaggio (il soggetto della prima frase è ovviamente Azzeccagarbugli stesso):

Chiuse l’uscio, e fece animo al giovine, con queste parole: “figliuolo, ditemi il vostro caso.”
“Vorrei dirle una parola in confidenza.”

“Son qui,” rispose il dottore: “parlate.” E s’accomodò sul seggiolone. Renzo, ritto davanti alla tavola, con una mano nel cocuzzolo del cappello, che faceva girar con l’altra, ricominciò: “vorrei sapere da lei che ha studiato…”

“Ditemi il fatto come sta.” interruppe il dottore.

“Lei m’ha da scusare: noi altri poveri non sappiamo parlar bene. Vorrei dunque sapere…”

Benedetta gente! siete tutti così: in vece di raccontar il fatto, volete interrogare, perché avete già i vostri disegni in testa.”

“Mi scusi, signor dottore. Vorrei sapere se, a minacciare un curato, perché non faccia un matrimonio, c’è penale.”

Il neretto è mio. Il punto è che ha proprio ragione l’avvocato, che, infatti, a seguire lo sconclusionato discorso di Renzo, poi capisce il contrario riguardo ai fatti.

E la domanda di Renzo – se a minacciare un sacerdote si commette un illecito penale – è la classica domanda priva di qualsiasi utilità che ancora oggi noi avvocati ci sentiamo rivolgere quotidianamente da gente che, anziché esporre i fatti, vuole «interrogare» per soddisfare disegni che si è costruita nella sua testa…

E qui si tocca con mano la grandezza assoluta di Manzoni e degli altri grandi scrittori classici, che hanno saputo dipingere la realtà, anche quella dell’animo umano, in modi che scienze nate in seguito, e oggi ritenute molto pù prestigiose, come ad esempio la psicanalisi, non sono ancora riusciti a raggiungere, né mai potranno.

Chiudo comunque la parentesi.

Quello che ti conviene fare, molto semplicemente, è scegliere un nuovo avvocato che possa curare sia la tua pratica sia la gestione del passaggio di consegne presso il precedente avvocato. Se non vuoi nominare un nuovo avvocato, perché magari la pratica è chiusa, forse puoi chiedere consiglio allo sportello per il cittadino, se esistente, presso l’ordine territoriale.

Rivolgiti a loro e segui le loro indicazioni.

 

Renzo e Azzeccagarbugli